UNA MOSTRA CHIUSA AL PUBBLICO MA APERTA A TUTTI GLI ABITANTI DEL CONDOMINIO-MUSEO viadellafucina16 a TORINO, CHE LA OSPITA E COVATA DA UNA GALLINA.
Un arazzo ricamato con le storie degli abitanti del palazzo, un tappeto dove ci si può sedere per ascoltare storie, pregare o mangiare, una finestra immaginaria sul passato, un percorso visivo nella vita quotidiana del quartiere, un dispositivo per misurare l’energia positiva e un bassorilievo composto dai fregi dei palazzi torinesi: con la mostra gentilivicini, a cura di Piera Valentina Gallov, viadellafucina16 Condominio – Museo presenta le opere degli artisti che hanno preso parte al programma di residenza 2020 dedicato a giovani artisti italiani e realizzato con il sostegno di MiBACT e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa Per chi crea.
Le regole imposte dal Dpcm appena varato dal Governo rendono impossibile aprire la mostra al pubblico, ma gli artisti hanno deciso di allestirla ugualmente, pensandola esclusivamente per i circa 200 condomini che abitano lo stabile di Via S. Giovanni Battista La Salle 16 a Torino.
“Pensare una mostra chiusa al pubblico esterno, ma fruibile soltanto da chi abita gli stessi spazi espositivi, è un gesto simbolico che vuole testimoniare quanto l’arte possa creare vicinanza, identità e offrire rifugio nei momenti di maggiore incertezza – sottolinea Brice Coniglio, artista e ideatore del progetto viadellafucina16 Condominio-Museo. gentilivicini è un progetto espositivo innovativo, non a caso il primo a cura di una gallina, che si inserisce in un format artistico come quello del condominio – museo, a sua volta unico e innovativo a livello internazionale”.
Scelte dalla comunità dei condomini dello stabile e dal comitato scientifico (composto da a.titolo, Guido Costa Galleria Guido Costa, Emilio Fantin artista, Beatrice Merz Fondazione Merz, Alessandra Pioselli Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo, Pier Luigi Sacco IULM/IUAV/Harvard University, Anna Pironti Castello di Rivoli, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Catterina Seia Fondazione FitzCarraldo) le opere sono il frutto di residenze che si sono svolte quasi tutte durante i mesi di lockdown o in quelli successivi, caratterizzati comunque dalle restrizioni portate dalla pandemia, che hanno reso difficile instaurare un contatto diretto con la comunità del condominio e del quartiere.
Le difficoltà hanno tuttavia reso ancora più evidente il desiderio di trovare alternative per esprimere, attraverso l’arte, un senso di vicinanza e di identità collettiva.
Gli artisti Raffaele Cirianni (Torino, 1994), Daniele Costa (Castefranco Veneto, 1992), Genuardi/Ruta (Antonella Genuardi, Sciacca, 1986 e Leonardo Ruta, Ragusa, 1990), Simona Anna Gentile (Taranto, 1993), Diego Miguel Mirabella (Enna, 1988) e Matteo Vettorello (Venezia, 1986) hanno pensato opere che mettono in discussione i tradizionali canoni della “produzione artistica” per essere al servizio di una committenza collettiva ed eterogenea, nel nome di sentimenti come gentilezza e vicinanza, capaci di mettere in dialogo percorsi e poetiche diverse.
gentilivicini è anche l’occasione per presentare i primi esiti del lavoro del collettivo SezioneAurora – “comunità di pratica” composta da giovani artisti torinesi, nata grazie al sostegno del Premio Creative Living Lab – che si interroga su come la pratica artistica possa attivare la comunità del quartiere. Agli artisti del collettivo è stato chiesto di progettare nuove forme di utopia locale, di immaginare come trasformare l’habitat di appartenenza a partire dal modello del condominio-museo, esempio felice di trasformazione di un luogo trascurato in contesto di socialità aperta.
Con questa mostra, viadellafucina16 Condominio – Museo – primo esperimento internazionale di questo genere, nato da un’idea dell’artista Brice Coniglio (parte del duo ConiglioViola) – apre una nuova fase di riflessione che, dopo quattro anni di attività, si interroga sul futuro del progetto evidenziandone non solo il carattere innovativo e i risultati ottenuti dal punto di vista artistico, ma anche il suo valore sociale e politico.
viadellafucina16 è uno dei pochi progetti che è stato capace di conciliare istanze di rigenerazione sociale con una proposta artistica di alta qualità: oggetto di studio in contesti nazionali e internazionali, il progetto ha dimostrato di produrre vantaggi, materiali e immateriali, per lo stabile che lo ospita.
Solo negli ultimi mesi, più di 70 inquilini di condomìni italiani ed esteri hanno contattato l’associazione Kaninchen-Haus con l’intento di adottare il format condominio-museo nel proprio stabile.
viadellafucina16 Condominio – Museo, si trova tuttavia a fronteggiare una situazione paradossale: da un lato il crescente interesse di istituzioni, artisti internazionali, enti pubblici e investitori privati che consentirebbe a quella che finora è stata una spericolata sperimentazione di trasformarsi in una vera istituzione e di contribuire concretamente alla rinascita dello stabile, dall’altro le tante difficoltà, soprattutto di ordine burocratico e di mediazione, che l’associazione e i suoi volontari hanno incontrato in questi anni, e che richiederanno, dopo questa esposizione, una pausa di riflessione e una sospensionedelle attività per ripensare al futuro del progetto.
LA CURATRICE
Piera Valentina Gallov
Dopo gli anni di studio a L’aia, il master in chickens development, la lunga militanza per i diritti dei diversamente volatili, Piera Valentina Gallov è – al mondo – la prima gallina ad assumere la direzione di un’istituzione museale. Con la circolare n° 211 del 4.08.2020 a firma del Ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, il Mibact ha ufficializzato la sua nomina a nuova direttrice di ViadellaFucina16 Condominio – Museo di Torino. https://Instagram.com/divapiera
viadellafucina16
un progetto di rigenerazione urbana e trasformazione collettiva attraverso l’arte
viadellafucina16 è il primo esperimento internazionale di condominio – museo, creato da Kaninchen-Haus nel 2016 da un’idea dell’artista Brice Coniglio. Cuore del progetto è un innovativo programma di residenza per artisti nel condominio di via La Salle 16 (già “via della Fucina”), nel quartiere torinese di Porta Palazzo, sede del più grande mercato all’aperto d’Europa.
Tramite open call internazionale, la cui prima edizione ha ricevuto oltre 400 candidature da tutto il mondo, gli artisti sono stati invitati a trascorrere periodi di residenza nello stabile, durante i quali realizzare interventi e opere negli spazi comuni al fine di attivare il dialogo tra le diverse comunità che lo abitano e favorire la riqualificazione del maestoso edificio ottocentesco, oggi in stato di trentennale degrado e abbandono. I progetti vincitori sono selezionati dagli stessi abitanti del condominio (circa 200 persone di ogni nazionalità distribuiti in 53 appartamenti) con la mediazione di un board di curatori e addetti ai lavori, sulla base della capacità di coinvolgere la comunità, di interpretarne i desideri, di attivare nuove forme di socialità attraverso percorsi di co-creazione e cura degli spazi.
Il condominio – punto di intersezione tra dominio pubblico e privato – si apre alla pratica artistica come fattore di rigenerazione estetica, sociale e culturale, divenendo così un luogo simbolico attraverso cui la comunità rappresenta sé stessa, così come un tempo i palazzi signorili – decorati dagli artisti – rappresentavano il prestigio delle singole casate. Il condominio-museo è diventato oggi una straordinaria fabbrica di produzione culturale e innovazione sociale ospitando opere e performance di giovani artisti così come contributi di grandi maestri come Giorgio Griffa o Michelangelo Pistoletto.
viadellafucina16 rappresenta un inedito innesto della pratica artistica nel tessuto vitale di una comunità circoscritta che intende dimostrare, attraverso un esperimento condotto in un contesto ridotto, come l’arte e la cultura possano diventare strumenti efficaci nella risoluzione dei conflitti e per una trasformazione collettiva. Nell’ultimo anno, grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando OPEN, Kaninchen-Haus ha elaborato un modello che permetterà di replicare il progetto all’interno di nuovi stabili.