Il Distretto Culturale del Nuorese Atene della Sardegna continuerà il suo percorso di elaborazione culturale cercando di stare al fianco di tutte queste realtà che operano nella promozione del territorio.
In questo periodo complesso determinato dalla terribile emergenza sanitaria assistiamo ad importanti cambiamenti nella vita delle persone, nello stile di vita e nelle relazioni. Purtroppo, il cambiamento in atto non appare transitorio e vi è la possibilità che, non solo nei prossimi mesi ma anche nel 2021, permangano difficoltà nella mobilità delle persone che dovranno ancora confrontarsi con paure e limiti del post “Covid 19”.
Cambiamenti che avranno conseguenze importanti anche nella vita e nello sviluppo delle imprese culturali che operano in Sardegna. Nei giorni scorsi si sono riuniti gli organi interni del Distretto per avviare una riflessione e aprire un dibattito fra tutti gli “attori” impegnati sul fronte della cultura.
In merito, il presidente del comitato Tecnico – Scientifico del Distretto Culturale del Nuorese prof. Antonello Menne ha affermato: “nell’attuale, inaspettato “tempo sospeso” che stiamo vivendo sarà importante individuare contenuti, dedicarlo allo studio e alla progettazione delle azioni da realizzare per poter dare un contributo concreto al territorio. L’emergenza Covid ci sta proponendo nuovi insegnamenti che dobbiamo saper cogliere e tradurre in percorsi operativi: la forza e l’efficacia della tecnologia digitale, una nuova idea della mobilità delle persone, un nuovo senso dello “stare in famiglia”, una rinnovata carica creativa, una diversa forma di fare formazione, una migliore possibilità di fruire a distanza di tanti, importanti contenuti culturali. Le istituzioni locali dovranno rafforzare, proprio a causa delle limitazioni imposte dal Covid, la loro capacità di fare rete, intessendo nuove alleanze e facendo da leva a favore delle realtà periferiche”.
In questa situazione di grande trasformazione, sottolinea il Presidente dell’Associazione del Distretto Culturale del Nuorese Agostino Cicalò, “dovremmo provare anche a pensare a nuove strategie ed attività di promozione e dare spazio a nuove idee. È un duro momento, ma questo grande cambiamento che ci troviamo a vivere potrà portare anche elementi di novità che potrebbero essere positivi. Ad ogni modo, la Camera di Commercio di Nuoro per iniziare ha messo a disposizione per le imprese della sua circoscrizione contributi a fondo perduto alle MPMI per l’abbattimento dei tassi di interesse sui finanziamenti pari a 1.800.000 euro e un avviso pubblico relativo alla concessione agevolata di mascherine con un finanziamento pari a 200.000 euro”.
Nei diversi incontri tematici del Distretto si è sviluppato un confronto proficuo dove è emerso l’impegno a voler reagire, affrontare e superare la paura che è il sentimento che domina questa epoca e sulla quale bisogna intervenire con un “cambio di passo” come illustrato da Fabrizio Mureddu– Commissario Straordinario del Consorzio Universitario Nuorese– Uninuoro – ed è necessario proporre iniziative ed azioni congiunte. D’altronde, ricorda Salvatore Soru, direttore del Gal Nuorese e Baronia: “queste grandi crisi che coinvolgono il pianeta porteranno inevitabilmente a nuovi standard. Pertanto, si deve cercare di guardare anche ai segni positivi e alle opportunità per il nostro sistema produttivo in un contesto nel quale la mobilità umana sarà ridotta o comunque cambierà”. Certo il comparto museale sta vivendo un perido terribile con la chiusura delle strutture e le poche prospettive future.
Mario Paffi che oltre ad essere componente del Comitato Tecnico del Distretto e del Tavolo dei Musei è anche coordinatore del Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, sottolinea l’importanza di lavorare insieme, creare sinergie positive come la realizzazione della Mappa Turistica dei Luoghi della Cultura, che sarà stampata anche nel 2020 in 50.000 copie, grazie al contributo della Camera di Commercio di Nuoro e della Fondazione di Sardegna. Infatti, “è uno strumento molto importante per i visitatori e per i musei che possono far conoscere e proporre un’offerta turistica integrata, sarà necessario individuare precise strategie di promozione della mappa perché probabilmente quest’anno non ci saranno turisti stranieri, ma il bacino di utenza sarà composto prevalentemente da sardi”.
Certamente, il Distretto Culturale del Nuorese sarà a fianco dei musei e dei luoghi della cultura, sfruttando le opportunità offerte dal web e dalle tecnologie digitali, in modo da contribuire alla promozione del territorio e del nostro patrimonio culturale, storico e artistico. In linea con quanto emerso dal confronto anche i componenti del Comitato Tecnico – Scientifico Luigi Ledda ha evidenziato l’importanza di “instaurare collaborazioni con i rappresentanti dei distretti culturali presenti nel territorio nazionale, così da sviluppare nuove sinergie e collaborare al rilancio dell’offerta culturale a livello nazione”, in merito Valeria Lai, Simone Carta e Simone Tatti hanno ritenuto di proporre di lavorare maggiormente sulla promozione degli attrattori del distretto, partendo dalla selezione dei personaggi da presentare attraverso i social network, sperimentando format adatti a attrarre nuovi pubblici.
Il dibattito sul tema, approfondito anche durante l’ultima riunione del Consiglio Direttivo, si focalizza sul ruolo del distretto esplicitato in particolar modo da Gianluca Secci rappresentante di Confcooperative Nuoro – Ogliastra e componente del Tavolo dei Musei in qualità di referente del Parco Museo S’Abba Frisca: il Distretto, quale luogo di aggregazione degli attrattori culturali del nuorese, avrà il ruolo fondamentale di coordinare l’azione dei vari attori, per favorire la ricerca di una nuova normalità in termini di fruizione del patrimonio storico e culturale.
Trovare una formula innovativa sarà fondamentale anche per rilanciare il settore turistico, in un’epoca dove bisognerà modellare l’offerta in base alle esigenze dei vari profili di utenza. In questo senso, i musei del Distretto potrebbero ad esempio candidarsi in futuro, alla creazione di spazi e contenuti alternativi per affiancare il mondo della didattica nella ripresa delle attività.
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