Articolo di Madlen Namro
Il Sahara è indimenticabile. E’ un deserto caldo che ricopre il territorio di undici stati e quando lo si visita una volta, viene voglia di ritornarci. La notte cala senza essere preceduta dal crepuscolo e l’orizzonte lontano scompare immerso nelle tenebre. Il Sahara è formato da una decina di deserti. Situato a sud-ovest del Cairo, il Deserto El Fayum è uno dei posti più interessanti. Questo “Cancello del Deserto Orientale”, come si è soliti chiamarlo, nasconde molti paesaggi incredibili e avvenimenti storici ancora sconosciuti. Proprio qui 40 milioni di anni fa si estendeva il mare poco profondo detto Tethys che, ritirandosi mano a mano verso nord, ha lasciato dietro di sé scheletri di balene, tartarughe e di altri esseri marini preistorici. Il fondale di questo mare preistorico ora fa parte del deserto egiziano dove il vento scopre sempre più tesori e misteri riguardanti il passato molto remoto della vita sulla Terra.
Fin’ora si credeva che l’unico passaggio fluviale fosse il Nilo, il quale permetteva ai progenitori africani di arrivare sulle coste del Mar Mediterraneo. Invece le scoperte più recenti stanno dimostrando che per il trasporto venivano usati dei larghi fiumi, i quali una volta scorrevano sul territorio dell’attuale Sahara. Inoltre gli studi sulla storia climatica dimostrano che questa superficie dell’Africa poteva essere umidificata da piogge abbondanti portate dai monsoni dall’Oceano Indiano. Le immagini satellitari del Sahara confermano la tesi che una volta nel deserto era presente un enorme sistema fluviale. La lunghezza di alcuni fiumi preistorici ammontava persino a più di 800 km e la loro larghezza a più di 5 km.
Un gruppo di geochimici della University of Bristol hanno deciso di accertarsi che questi canali preistorici anni addietro fossero stati dei fiumi. Tra varie cose hanno trovato i resti di lumache di acqua dolce e in seguito le hanno comparate alle specie simili dei terreni mediterranei. Molto probabilmente queste lumache erano trasportate dalla corrente dei fiumi che sgorgavano dal massiccio montuoso del Tibesti, il quale si trova al centro stesso del deserto. Gli autori della ricerca affermano che i fiumi che portavano dal Sahara al Mar Mediterraneo attraverso il territorio dell’attuale Libia, potevano rappresentare anche le ramificazioni principali dei trasporti delle popolazioni preistoriche.
Il Sahara nasconde anche altro. Oltre ai fiumi antichi e al Mare Egiziano Tethys, la presenza di bacini d’acqua è stata rilevata anche nella regione dell’attuale Ciad, Sudan e Libia. Il corso delle linee antiche delle rive di questi laghi giganti è testimoniato da alcuni ritrovamenti paleobiologici, come per esempio resti di pesci fossilizzati.
Immagini interessanti sono state fornite anche dalla missione internazionale Shuttle Radar Topography Mission (SRTM), a cui tra gli altri ha preso parte la NASA. Lo scopo della missione era raccogliere (da a bordo della navicella spaziale Endeavour) dati per l’elaborazione numerica dei terreni delle parti della Terra. Si è trattato della prima missione che abbia fornito dati dettagliati e univoci per quasi l’80 per cento della superficie del globo terrestre. Durante questa missione il radar ha identificato un’area nord- occidentale del Sudan dove 10 mila anni fa si trovava un lago così grande da coprire l’intera Sardegna.
Eman Ghoneim dell’Università di Boston, analizzando le immagini prodotte da questo radar, ha notato una linea scura di circa 250 chilometri e larga un chilometro che si distingueva dallo sfondo più chiaro. Si tratta di una linea tipica degli strati di ghiaia e sabbia che si accumulano sulle rive dei laghi. Ha ricavato le dimensioni di questo lago analizzando la conformazione del terreno. Ha identificato anche otto affluenti nei quali scorreva l’acqua dai colli circostanti. Tre di loro erano una volta grandi fiumi. Questa scoperta della studiosa americana permette di chiarire da dove proviene in questa zona del Sahara l’enorme bacino d’acqua sotterraneo.
Contempliamo il nostro Mar Mediterraneo passeggiando sulla spiaggia senza pensare che con il tempo potrebbe venir ricoperto dalla sabbia. Vale la pena di rendersene conto specialmente quando la tempesta di sabbia infierisce perbene, ricoprendo con tonnellate di sabbia gialla tutti i paesi marittimi, da Israele al Libano, dalla Turchia a Cipro, che migliaia di anni fa sotto il Sahara si trovavano enormi laghi che costituivano il meraviglioso mare sahariano.
Madlen Namro
www.madlennamro.pl
Member Of Women’s Writers and Journalists Society in London