E’ il Parco dei Castelli Romani il capofila del partenariato mediterraneo per la promozione vitivinicola sostenibile e di qualità nelle aree protette.Il Parco ha recentemente presentato il progetto europeo OENOMED dal titolo Sviluppo sostenibile delle filiere vitivinicole nelle Aree Protette del Mediterraneo in qualità di capofila di un partenariato mediterraneo al quale partecipano 8 istituzioni pubbliche di cui 2 italiane (Parco Regionale dei Castelli Romani e Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – CREA di Velletri), 2 francesi (Unione dei Comuni di Thau – Agglopole Sète e l’Institut national de recherche en sciences et technologies pour l’environnement et l’agriculture – IRSTEA) , 2 tunisine ( Union tunisienne de l’industrie, du commerce et de l’artisanat – UTICA e Centre de Recherche et des Technologies des Eaux- CERTE) e 2 libanesi (ONG Almidan e Université Libanaise – Faculté d’Agronomie).La proposta presentata dal Parco: una sinergia tra aree protette e vitivinicoltura di qualità, è stata accolta con entusiasmo da tutti i partner. Il progetto mette in evidenza il grande potenziale per lo sviluppo sostenibile di questo settore agricolo che è oggi di grande prestigio per diverse realtà mediterranee ed in particolare per i Castelli Romani.Il progetto si inserisce nel programma di cooperazione transfrontaliera che riguarda le regioni che si affacciano sul Mediterraneo, sia dal lato UE sia dal lato del Nord-Afrca (ENI CBC MED 2014-2020) ed è finalizzato a promuovere uno sviluppo economico, sociale e territoriale giusto, equo e sostenibile, favorevole all’integrazione transfrontaliera e che valorizzi i territori e i valori dei paesi partecipanti.Sono previsti 2,3 milioni di euro di finanziamento, di cui oltre 600.000 € destinati al Parco ed al Crea di Velletri in tre anni di attività e per tre azioni specifiche:1. Lo studio di nuovi protocolli e nuove zonizzazioni della viticoltura per aumentarne la sostenibilità ambientale e la qualità della produzione2. La proposta di nuovi marchi di qualità nell’ambito della normativa di settore e di pacchetti eno-ecoturistici per promuovere le aree protette e le aziende produttrici3. La promozione commerciale della vitivinicoltura di qualità nelle aree protette in occasione di eventi nazionali ed internazionali.Per le buone pratiche relative a tecnologie pulite, nuove strategie aziendali e turismo sostenibile verranno dedicati circa 360.000 €.Fra i partner associati figurano 14 istituzioni del Mediterraneo tra cui, per l’Italia, l’ISPRA, l’ARSIAL e le Strade del vino dei Castelli Romani. Hanno aderito anche il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani e l’Università di Macerata da cui è atteso un importante contributo per lo sviluppo di iniziative eno-ecoturistiche e per l’implementazione del modello concertativo Living-Lab (progetto WineLab) per la creazione di relazioni virtuose tra università e piccoli produttori delle aziende vitivinicole.