E’ stato inaugurato il ‘Nuovo’ Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, tra le maggiori istituzioni dedicate all’archeologia romana,in occasione del 136° anniversario. Il nuovo allestimento mette in risalto la ricchezza delle sue collezioni e nuovi reperti restaurati grazie al sostegno economico di privati.
All’inaugurazione hanno partecipato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, l’Assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, il Sindaco di Aquileia Gabriele Spanghero, il Presidente della Fondazione Aquileia Antonio Zanardi Landi insieme al Direttore del Polo Museale regionale Luca Caburlotto e al Direttore del Museo Marta Novello.
Con il rinnovamento degli spazi della villa Cassis Faraone dal tempo del radicale restauro del 1955, il Museo raggiunge infatti un fondamentale traguardo dell’ampio progetto avviato nel 2016 grazie al finanziamento straordinario di 4,5 milioni di euro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali destinato al Polo museale del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del Piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” finalizzato al restauro e alla valorizzazione di musei, aree archeologiche, grandi biblioteche, archivi, poli e attrattori culturali del Paese. Al centro della nuova impostazione di visita è la riscoperta e valorizzazione dell’antica città di Aquileia – dalla quale proviene la miriade di oggetti e testimonianze di età romana che il museo custodisce – nel rapporto con il suo territorio.
Il criterio espositivo, per decenni improntato sulla classificazione tipologica dei reperti, è stato completamente ripensato nell’intento di offrire un percorso più coinvolgente, che consenta una maggior comprensione dell’area archeologica, iscritta al Patrimonio mondiale dell’umanità (Unesco) dal 1998. Accanto ai materiali più noti, i visitatori potranno ammirare reperti fino ad oggi conservati nei depositi e restaurati grazie a un’attenta politica di crowdfunding. Tra questi vi sono i corredi funerari restaurati dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e preziosi oggetti d’arredo provenienti dalle ricche domus aquileiesi, già ampiamente conosciute per la varietà e raffinatezza dei loro mosaici pavimentali. Proprio ai mosaici, uno dei fiori all’occhiello del sito archeologico di Aquileia, vengono riservate nuove forme di valorizzazione all’interno del progetto di allestimento. Alcuni dei pavimenti più importanti della collezione – prima conservati nei portici delle gallerie esterne e ora restaurati con il sostegno di Intesa San Paolo e di Coop Allenza 3.0. – vengono presentati in associazione con affreschi e suppellettili in ceramica, vetro e metalli preziosi, utilizzate nel corso dei banchetti, per offrire un quadro della vita quotidiana dei ceti più agiati.
Come previsto dal Piano Grandi Progetti Culturali, il Museo potrà contare sull’adeguamento ai moderni standard museali internazionali, attraverso l’incremento dei servizi accessori, nuovi spazi espositivi per mostre temporanee, apparati di comunicazione e didattici totalmente ripensati per una fruizione adeguata ad ogni tipo di pubblico, la riqualificazione dei magazzini e la sistemazione delle aree verdi. Il progetto di riallestimento è frutto di un lavoro di squadra che affianca professionalità interne al Ministero per i Beni e le Attività Culturali – quali Luca Caburlotto, direttore del Polo museale del Friuli Venezia Giulia, Marta Novello, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Anna Chiarelli, Responsabile unico del procedimento, Stefania Casucci per la progettazione, Elena Braidotti e Annalisa De Franzoni per il supporto tecnico-scientifico – a professionisti come Giovanni Tortelli per l’allestimento museografico, a un comitato scientifico composto da esperti del settore – Gemma Sena Chiesa, Francesca Ghedini, Franca Maselli Scotti, Francesca Morandini, Matteo Ceriana.
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