Si rinnova a Cagliari l’appuntamento con il Karel Music Expo, il festival delle culture resistenti ideato e organizzato nel capoluogo sardo dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua edizione numero quattordici. In programma tre lunghe serate, da giovedì 10 settembre a sabato 12, al Lazzaretto, il Centro polifunzionale d’Arte e Cultura in via dei Navigatori, nel quartiere di Sant’Elia, dove la manifestazione fa base per la prima volta.
Il Karel Music Expo è un format multidisciplinare che promuove tutte le forme espressive estranee ai meccanismi della grande distribuzione; una vetrina all’insegna della musica, soprattutto, spaziando tra i generi e gli stili. Ecco dunque in arrivo dalla Penisola i friulani Davide Toffolo e The Sleeping Tree, il progetto London 69 dedicato ai Beatles, e il power trio Guano Padano, mentre rappresenta la Sardegna il bluesman Francesco Piu.
Musica, ma non solo: il cartellone propone infatti anche due performance in collaborazione con la rete artistica Home Network di Urban Center: “Messaggi e traduzioni da un isolamento imperfetto”, di Paola Corrias e Stefano Marcia, e “Convergenze ritmiche in dattilotessitura”, con Giacomo Salis e Davide Tocco e le musiche di Menion; spazio anche ai reading, con “Scorcio di Città – Scorriu de Tzitadi”, con Lia Careddu e Ivana Busu, e “Rìding Tristocomico” di Arianna Porcelli Safonov. E poi spazio anche agli incontri con Nicoz Balboa e Giacomo Pisano, Francesco Accardo e Kevin Ben Alì Zinati.
Tanti appuntamenti diversi per un’edizione del Karel Music Expo che si riconosce sotto il titolo “Invisibili”. Spiega il direttore artistico Davide Catinari: “Il genere umano ha attraversato diverse fasi storiche, tra rivoluzioni, guerre o epidemie, ma la conservazione dello spirito di libertà e di sopravvivenza ha generato gli anticorpi necessari per mantenere intatto l’avvicendamento generazionale, principale testimonianza del passaggio di esseri senzienti su questo pianeta. Mai come oggi, in presenza di una profilassi sanitaria che impone il distanziamento sociale e una diversa consapevolezza al riguardo di gesti, affetti, comportamenti e abitudini, è essenziale conservare la lucidità con cui affrontare questa e ogni altra emergenza senza dimenticare le battaglie affrontate dai nostri antenati per il raggiungimento di diritti che non possono essere rinnegati o dismessi, perché parte di un patrimonio culturale e genetico appartenente a tutti gli esseri umani. Il tema della quattordicesima edizione del KME, gli Invisibili, è ispirato da questo percorso attraverso la storia, fatta da personaggi illustri ma anche, e soprattutto, da innumerevoli e anonimi volti che hanno combattuto silenziosamente in nome della libertà e del diritto a esistere e a esprimersi, oggi come in passato”.
È dunque un programma ancora una volta vasto e assortito quello allestito dalla cooperativa Vox Day con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Informazione Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, artigianato e Commercio), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura) e della Fondazione di Sardegna, con la collaborazione di Cooperativa Sant’Elia 2003, Lazzaretto di Cagliari, Sonicbids, Gigmit, Le Officine, Fondazione Siotto, Home Network, Teatro del Sale, Factory, Associazione Project Trieste, MusicArtService, Skepto, Rete dei festival, Rockfestival del Mediterraneo, Esibirsi, Ajò in Pullman, I Love Sardegna, Accademia del buon gusto, Buenavista Apartments, Maison Savoia, Hostel Marina, Unica Radio, Radio Tweet Italia, Freeurope Channel, Sardex.
- La musica
Come sempre, la musica tiene banco, spaziando tra i generi e gli stili e tra proposte della scena nazionale e locale. Ecco dunque in arrivo dalla Penisola il folk acustico di The Sleeping Tree (giovedì 10), progetto solista del friulano Giulio Frausin, chitarra e voce, che quando non calca i palchi dei festival reggae come bassista del gruppo Mellow Mood, si dedica al suo alter-ego cantautorale, una dimensione più intima, semplice e diretta, portando sui palchi canzoni nude e vulnerabili, che fanno della propria semplicità ed emotività un sorprendente punto di forza.
Il suo conterraneo, Davide Toffolo, cantante dei Tre allegri ragazzi morti nonché fumettista di successo, è di scena la sera dopo (venerdì 11) con “Andrà tutto benino live”, uno spettacolo di musica, parole e immagini, che traspone dal vivo le tavole da lui disegnate durante la quarantena per contrastare il Covid-19, in cui racconta la sua esperienza.
Sempre dal nord, approdano sull’Isola i Guano Padano (giovedì 10), con Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra, Danilo Gallo al basso e Zeno de Rossi alla batteria; forte di collaborazioni con personaggi come Mike Patton, Calexico e Bill Frisell, il power trio si cimenta stavolta con “The movie soundtracks concert”, un nuovo spettacolo che omaggia, rivisitandole, le musiche di alcuni grandi pellicole della storia del cinema, dalle colonne sonore per western di Ennio Morricone a quelle dei film di Tarantino, passando per le composizioni di Nino Rota e Bob Dylan.
Nomi eccellenti della scena rock e alternativa nazionale, riuniti nella formazione London 69, saranno i protagonisti (sabato 12) di un altro omaggio, quello all’album “Abbey Road”, pietra miliare della discografia dei Beatles e della storia del rock, che sarà eseguito integralmente nella prima parte dello show, intitolato “All good children go to heaven”, per poi passare, nella seconda parte, a altre perle delle rispettive carriere soliste dei quattro di Liverpool, in un avvincente viaggio nel tempo. Alla formazione base dei London 69, con Roberto Dellera (Afterhours) al basso e voce, Andrea Pesce (Tiromancino) alle tastiere, Lino Gitto (The Winstons) alla batteria e Sebastiano Forte (Baustelle) alla chitarra e voce, si uniscono per il concerto a Cagliari Federico Poggipollini (Ligabue, Litfiba) alla chitarra e Rachele Bastreghi (Baustelle) alla voce.
A Francesco Piu spetta infine il compito di rappresentare il panorama musicale sardo (sabato 12): classe 1981, il cantante e chitarrista isolano si è ritagliato negli ultimi anni uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano e internazionale, partecipando ad alcuni tra i più importanti festival del genere (tra cui IBC Memphis, Cognac Blues Passions, Blues To Bop, Blues Sur Seine, Pistoia Blues) e collaborando con artisti del calibro di Tommy Emmanuel, Eric Bibb, Roy Rogers, Andy J.Forest, Sugar Blue, Watermelon Slim e molti altri. Il suo album più recente, “Crossing” è del 2019, mentre è di quest’anno il suo nuovo singolo “We shall not be moved” in cui duetta col grande Eric Bibb.
- Non solo musica
Come sempre il Karel Music Expo è una vetrina multidisciplinare che promuove tutte le forme espressive estranee ai meccanismi della grande distribuzione: spazio dunque anche a eventi in cui le diverse forme d’arte si incontrano e si fondono, generando originali esiti.
Ecco allora due performance in collaborazione con la rete artistica Home Network di Urban Center: la prima (giovedì 10), “Messaggi e traduzioni da un isolamento imperfetto”, evidenzia come durante l’esperienza dell’isolamento e del distanziamento sociale vissuto in quarantena siano nate nuove e creative forme di interazione e comunicazione interpersonale; Paola Corrias e Stefano Marcia interagiscono a distanza, separati da un telo bianco a rappresentare il muro delle abitazioni, diventate celle di reclusione. Suono, immagine, gesto passano attraverso la membrana permeabile, generando un’intensa comunicazione capace di liberare i due artisti.
L’interazione tra le percussioni e la macchina da scrivere è invece alla base della performance “Convergenze ritmiche in dattilotessitura”, portata in scena (venerdì 11) dal percussionista Giacomo Salis (fondatore dei Lady Radiator, con all’attivo collaborazioni con John Butcher, Luca Venitucci, Martin Mayes, Dalila Kayros) e dall’artista Davide Tocco: un dialogo sonoro teso alla realizzazione di un’opera visuale generata dall’interazione tra tasti e tamburi, impreziosito dalla partecipazione di Menion, il progetto del chitarrista e compositore Stefano Ferrari, che spazia tra elettronica visionaria, influenze ambient-drone, glitch e post-rock.
Attraversa letteratura, teatro e musica “Scorcio di Città (Scòrriu de Tzidadi)” (venerdì 11), lo spettacolo ideato e scritto da Boucar Wade (senegalese, ma da oltre vent’anni di base in Sardegna), in lingua sarda–campidanese, con traduzione di Cristian Urru: una produzione del Teatro del Sale, in cui la voce narrante dell’attrice Lia Careddu e le note della fisarmonica della musicista e compositrice Ivana Busu narrano, attraverso lo sguardo quotidiano di due senzatetto, due “invisibili”, il loro vissuto quotidiano in una città, Cagliari, che li ignora o semplicemente non li guarda affatto.
È una sintesi di linguaggi, dal vocabolario più ricercato a espressioni gergali quotidiane, il “Rìding Tristocomico” portato in scena (venerdì 11) dall’attrice Arianna Porcelli Safonov: un monologo satirico che, attraverso la risata, coglie le contraddizioni della società, riportandole al loro giusto contesto, grazie a uno smascheramento che risveglia il pensiero critico. Il mondo surreale del felice Occidente in cui cerchiamo di sopravvivere è visto sotto la luce impietosa di una lucida comicità.
Anche l’arte del fumetto, come forma d’espressione libera, ha un suo spazio al KME, nell’incontro con l’eclettica Nicoz Balboa, blogger, fumettista, illustratrice, tatuatrice romana, ma da tempo trapiantata in Francia: pubblicata da Oblomov Edizioni, “Play with fire” è la sua autobiografia erotica nell’accezione più ampia, un diario grafico che va dall’infanzia alla scoperta della propria omosessualità, fino alla rottura delle convenzioni e al coming out. I temi della provocazione e della sessualità riemergono ripetutamente nei suoi lavori, perché la sua opera è saldamente radicata nella tradizione del discorso lgbtq e femminista. A dialogare con Nicoz Balboa (giovedì 10) sarà Giacomo Pisano, comunicatore pubblico e social media content manager.
Libertà e avventura in “Diario di una Bicicletta”: con la partecipazione di Silvia Cauli del sito centotreuno.com (giovedì 10) e di Simone Cavagnino di UniCa Radio (venerdì 11), Francesco Accardo racconta il suo viaggio in Italia a pedali; con uno zaino in spalla e lo stretto necessario, il direttore della Fondazione Siotto di Cagliari ha attraversato con la sua bicicletta il Bel Paese in quaranta giorni, da Palermo fino alla Valle Aurina, in Alto Adige, e ritorno, battendo oltre duemila chilometri di strada.
Lo stesso viaggio sarà al centro di “Progetto Tramonti per Immagini”, una mostra documentaria visitabile negli spazi del Lazzaretto nei giorni del festival, che, tra foto e altri cimeli, contribuisce a arricchire la narrazione delle comunità che muovono il tessuto italiano, ognuna con le proprie specificità. Altre suggestioni e racconti di viaggio (sabato 12) si attendono nell’incontro “L’Italia che non c’era”, dove lo stesso Francesco Accardo dialogherà con il giornalista Kevin Ben Alì Zinati, collaboratore per IlFattoQuotidiano.it, Tpi-The Post Internazionale e La Gazzetta dello Sport e redattore di Ohga, per cui si occupa principalmente di salute e ecologia.
All’esplorazione e scoperta dei luoghi meno conosciuti della città, è dedicato anche “Secret Sant’Elia”, che include una conferenza (venerdì 11) a cura di Massimiliano Piga, sulla storia e i misteri del quartiere arricchita da una documentazione fotografica, e un tour guidato a cura dell’associazione I Love Sardegna (sabato 12) alla scoperta di una zona di Cagliari ricca di storia e di spunti tanto suggestivi quanto poco noti.
Come di consueto, il Karel Music Expo riserva uno spazio alla degustazione dei prodotti del territorio: la proposta di quest’anno, sotto l’insegna di “Food Experience @ KME 2020”, sarà a cura dell’Accademia del Buon Gusto, una scuola di cucina fondata dallo chef del Cagliari Calcio William Pitzalis, che vuole essere un’occasione di inclusione per tanti giovani del quartiere di Sant’Elia. In occasione del Karel Music Expo, lo chef, insieme ai ragazzi del quartiere, si metteranno ai fornelli per offrire un’esperienza gastronomica speciale al pubblico del festival, con un menù che permetterà di assaggiare ogni giorno una nuova specialità.
- Biglietti e abbonamenti
Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Vivaticket e, previo appuntamento, anche presso la sede di Vox Day, in via Gramsci 2c, a Selargius (tel. 070840345). Il prezzo dei biglietti va dai 10 euro (più diritti di prevendita) per la serata di giovedi 10, ai 15 euro per le serate di venerdì 11 e sabato 12 settembre (più diritti di prevendita); 37 euro è invece il prezzo dell’abbonamento per l’intero festival. Se acquistati invece al botteghino, il prezzo dei biglietti e dell’abbonamento cresce di 5 euro.
Insieme al biglietto di ingresso, si potranno acquistare in prevendita (anche online) le degustazioni selezionando l’opzione “Intero con degustazione”, con l’aggiunta di 5 euro sul biglietto singolo, e di 15 euro sulle tre serate in abbonamento.
I posti sono limitati. Si consiglia l’acquisto in prevendita e la prenotazione online per gli eventi gratuiti.
Si potrà seguire il festival anche in diretta Zoom dal telefono o dal computer prenotando al prezzo di 5 euro il link d’accesso alla piattaforma web (scaricabile gratuitamente).
Per informazioni si può contattare la segreteria del Karel Music Expo al numero 070840345 e all’indirizzo di posta elettronica info@voxday.com.