La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Roma, di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, ha promosso la Mostra “La moda tra ‘500 e ‘600”, ospite a Tivoli in Villa d’Este dall’8 maggio al 19 ottobre 2014.
L’evento è stato realizzato dalla De Luca Editori d’Arte, curata dal Soprintendente Giorgio Palandri e dal Direttore di Villa d’Este Marina Cogotti.
Circa venti dipinti accompagnati da stoffe e tessuti testimoni della moda tra Cinquecento e Seicento.
L’obiettivo dell’esposizione, è mettere in risalto l’evoluzione della moda e del costume che cominciò ad essere più confortevole; negli abiti femminili erano visibili particolari del corpo, come ad esempio l’altezza del busto, rispetto alla moda precedente nella quale il corpetto era marcato all’altezza del seno, le maniche a sbuffo lasciavano intravedere il collo e le spalle.
L’evoluzione giunse anche nei vestiti maschili, più attillati, mettendo da parte sopravvesti dall’ampio panneggio.
Nel saggio introduttivo contenuto nel catalogo della mostra, vengono assegnate tre tappe importanti, al percorso della moda tra Cinquecento e Seicento.
La prima tappa è costituita dal Rinascimento italiano, secolo nel quale venivano esaltate la bellezza e l’armonia; nella seconda parte del Cinquecento con l’avvento della Controriforma e con il Concilio di Trento, i costumi diventarono austeri; con il Seicento cominciò il declino della moda in Italia, infatti nei dipinti i personaggi indossano costumi alla francese e alla spagnola.
I ritratti sono stati selezionati da prestigiose collezioni pubbliche e private, tra le quali la Galleria Estense, il Museo Civico di Modena, l’Accademia Nazionale di San Luca, il Castello Odescalchi di Bracciano, il Palazzo Chigi di Ariccia.
I dipinti provengono dal Museo Nazionale di Palazzo Venezia, dalla Galleria d’Arte Antica di Palazzo Corsini e dal Museo del Palazzo Ducale di Mantova.
Accanto ai ritratti sono esposte scene di genere, nelle quali si vedono gentiluomini romani sulle pendici del Gianicolo.
Ad accompagnare i dipinti, i costumi che i disegnatori italiani, hanno realizzato per il teatro lirico, per il piccolo schermo e per il cinema.