Secondo la definizione dell’Enciclopedia Treccani, l’Aloe è: “ Una pianta perenne della famiglia delle liliacee, appartenente all’ omonimo genere (lat. scient. Aloe) che comprende più di 200 specie” e aggiunge: “La maggior parte africane: ha fusto semplice o ramificato, alto anche qualche metro, terminante, come i rami, con un ciuffo di foglie carnose, spesso aculeate al margine, le quali presentano vari adattamenti al clima arido (cuticola spessa, cera, mucillagine nei tessuti interni, ecc.); i fiori, in grappoli semplici o composti, sono rossi, gialli o verdicci.”
Si tratta di una descrizione piuttosto accurata, ma quanti conoscono la pianta semplicemente per le sue proprietà curative? Almeno una volta nella vita si è fatto ricorso all’ Aloe per sfruttarne le proprietà terapeutiche, ma ciò che molti non sanno è che essa ha un mercato in continua crescita perché è usata anche come prodotto di bellezza e non bisogna dimenticare una sua ulteriore funzione, quella ornamentale.
Le piante di Aloe appartengono alla famiglia delle Aloaceae o delle Liliaceae e, esssendo specie per lo più provenienti dall’Africa, prediligono i climi caldi e secchi, come le piante grasse.
Inoltre, occorre sottolineare che sono molteplici le varietà, a partire dall’ Aloe Vera, che costituisce quella più famosa e “gettonata”, dalla quale si possono ottenere estratti in forma gelatinosa oppure in polvere e di cui vengono sfruttate le proprietà lenitive e benefiche. Una seconda tipologia, invece, è l’Aloe Arborescens, le cui foglie differiscono dalla prima specie citata per la loro dimensione ridotta rispetto alla varietà “Vera”. Si narra che addirittura Cristoforo Colombo l’abbia citata negli scritti riguardanti i suoi viaggi.
Spesso, citato in relazione alla medicina cinese, si può trovare l’Aloe Chinensis, che costituisce una varietà molto pregiata e, infine, l’Aloe Caesia, ibrido tra l’ Arborescens e Vera.
Gli usi e le proprietà sono davvero tantissimi come, ad esempio, la sua azione benefica per lenire le punture di insetti, in costante aumento con l’avvento della bella stagione, ma, in generale, per gestire le problematiche cutanee come brufoli, scottature ed eritemi, ovviamente sarebbe bene consultare un medico prima di qualsiasi applicazione e accertarsi di non essere allergici.
Spostando l’attenzione verso il versate “bellezza” , si scoproni ancora altri impieghi dell’Aloe, balsamo naturale per le mani screpolate, a cui dona ristoro e idratazione, oppure risulta un’ ottima alleata per la salute dei capelli, rendendoli lucenti e contrastando i problemi fastidiosi del cuoio capelluto.
È possibile usare la pianta per preparare scrub unendo il gel all’Aloe con ingredienti facilmente reperibili anche a casa come lo zucchero oppure il sale e l’ olio d’oliva per ottenere una maggiore idratazione.
Infine, se si cerca una maschera per il viso, sarà possibile unire il gel della pianta all’olio di mandorle dolci, per testarne i benefici e regalarsi un vero trattamento eco-beauty.
In Sardegna ci sono diverse piantagioni di Aloe, all’aperto e al chiuso, nel Sulcis, o nela zona agricola di Galtellì a Nuoro e, le varietà Vera, Arborescens e Caesia sono presenti in ingenti quantità presso l’Orto Botanico di Cagliari.
Certo è che in questi anni si registra, sempre di più, una curiosità verso i prodotti naturali, verso i loro usi ed impieghi, soprattutto in fatto di bellezza homemade, ed i vantaggi potrebbero essere molteplici, primo fra tutti sapere esattamente di cosa sono fatti i prodotti che si utilizzano e quali trattamenti hanno subito, ma, come modus operandi prima di ogni applicazione in qualsiasi campo sarebbe bene consultare uno specialista, infatti, anche i prodotti naturali non sono esenti da eventuali controindicazioni.