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Mercoledì 20 giugno ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato e l’isola di Lampedusa anche quest’anno celebrerà l’evento. Il programma della giornata prevede due appuntamenti principali: alle 17,00 nel Museo delle Migrazioni sarà inaugurata la mostra “Approdi Mediterranei”; alle 19,30 in piazza Garibaldi sarà installato il “Mosaico dell’Umanità”. La Giornata Mondiale del Rifugiato è stata indetta il 20 giugno dalle Nazioni Unite per ricordare la data di approvazione, nel 1951, della Convenzione sui profughi da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU, e viene celebrata contemporaneamente in 19 territori coinvolti dal progetto “Snapshots from the Borders”, che vede il Comune di Lampedusa e Linosa come “Comune capofila”.

“Questo evento – dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa – deve spingerci a ricordare, ma soprattutto a guardare avanti con la consapevolezza delle complessità legate al fenomeno migratorio. Al nostro Comune spetta il compito di guidare un importante progetto della Comunità Europea che ha l’obiettivo di far conoscere ed approfondire i diversi aspetti legati ai flussi di migranti ed ai diritti umani. Argomenti che, specie in questo momento, assumono una valenza fondamentale”.

Il programma degli eventi dedicati alla Giornata mondiale del Rifugiato a Lampedusa il 20 giugno

“Mosaico dell’Umanità” – Realizzata dall’artista viterbese Roberto Joppolo, l’opera è formata da tanti tasselli in ceramica policroma che rappresentano i volti dell’umanità che convergono verso la figura del Santo Padre, simbolo di fraternità universale. Alta 2,5 metri, con una struttura in ferro a forma di croce latina, è stata realizzata in tre esemplari uno dei quali, appunto, sarà installato nell’isola di Lampedusa, terra di approdo e di accoglienza per migliaia di migranti (per quel che riguarda le altre due opere, una è a Viterbo, città dei Papi, l’altra sarà collocata a San Josè di Costa Rica, sede della Corte Inter-Americana dei Diritti Umani e dell’Università per la Pace delle Nazioni Unite).

“Approdi Mediterranei” – L’evento espositivo è organizzato dal Comune di Lampedusa e Linosa nel quadro del progetto “Snapshots from the Borders”, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma DEAR, ed è inserito nel quadro della Campagna di sensibilizzazione #NoMoreBricksInTheWall
La mostra (curata da Marina Cafà, visitabile dal 20 giugno al 6 ottobre 2018 presso il “Museo delle Migrazioni” dell’isola) intende proporre, attraverso il linguaggio universale dell’arte, uno spaccato della realtà storica contemporanea invitando ad una riflessione sul tema delle migrazioni.
I visitatori potranno “viaggiare” nella memoria delle traversate compiute dai migranti tra i pericoli del mare, e vedranno esposte circa trenta opere della collezione “Mediterraneo” realizzate da Barbaro Messina, artista di fama internazionale, iscritto nel 2005 nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia come “Tesoro Umano vivente” per il ciclo della pietra lavica poiché autore di un inedito e singolarissimo connubio tra la lava effusa dal vulcano Etna e la ceramica.

All’inaugurazione interverranno il sindaco del Comune di Lampedusa e Linosa Totò Martello, ed il coordinatore del progetto #SnapshotsFromTheBorders Natale Giordano, che ne illustrerà le azioni e le finalità.
Subito dopo sarà proiettato un documentario del Maestro Barbaro Messina, prodotto dall’associazione Identitas, ed in sottofondo saranno diffuse le musiche di “Arrivante”, ultimo lavoro di Antoine Michel, poliedrico artista compositore di World Music, nato a Tunisi e cittadino di Lampedusa.

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