Cagliari (ITALIA)
Sabato sera varcare la soglia del Parco di Monte Claro è stato un po’ come attraversare lo specchio di Alice ed entrare in un sogno fatto di suoni e colori.
Il benvenuto è stato affidato all’esposizione attiva proveniente dalla Germania “Music 4 kids”, un insieme di gigantesche installazioni sonore ricavate da materiali industriali e di riciclo che, grazie al forte vento, suonavano anche senza l’intervento umano creando un’atmosfera affascinante.
Il Metallofono, l’Orchestra dell’Acqua e l’Orchestra Gigante, alcuni degli insoliti strumenti che componevano l’esposizione, hanno catturato per tutta la serata la curiosità dei tanti bambini presenti, ma anche degli adulti che tra un concerto e l’altro hanno interagito e ascoltato i loro suoni.
Percorrendo le stradine del Parco ad ogni angolo ci si ritrovava di fronte ad un palco su cui a qualsiasi ora artisti sardi, nazionali o internazionali, si esibivano davanti ad un pubblico eterogeneo ed entusiasta. A fare da sfondo il verde del parco, il cielo terso e qualche gabbiano che, come cullato dalle note jazz, volava trasportato dal vento.
Tra i nomi più famosi del programma di sabato c’era sicuramente la pianista Rita Marcotulli che si è esibita in trio con il sassofonista argentino Javier Girotto e con il maestro dell’accordeon Luciano Biondini nel progetto intitolato “Variazioni sul tema”.
Alle 18, orario di inizio del suo concerto, nello spazio della Piccola Arena il pubblico si è presentato numeroso ad ascoltare le note del pianoforte di questa artista romana celebre nel mondo del jazz e conosciuta dal grande pubblico per la colonna sonora del film Basilicata coast to coast, diretto da Rocco Papaleo.
Senza dubbio l’artista più atteso della serata era Stefano Bollani, grande pianista dotato di un’ irresistibile simpatia, che si è esibito insieme ai visionari, un quintetto composto dal sassofonista Mirko Guerrini, il clarinettista e sassofonista Nico Gori, il contrabbassista Ferruccio Spinetti e il batterista Cristiano Calcagnile.
Ancora prima delle 20, orario di inizio dell’esibizione, tantissime persone, forse tutte quelle presenti nel Parco, hanno cominciato ad affollare lo spazio davanti alla Piccola Arena, assistendo così anche al soundcheck dei musicisti e ad alcuni simpatici siparietti di Bollani, che è riuscito ad instaurare una profonda intesa con il numeroso pubblico presente.
Il concerto, a cui ha fatto da cornice uno splendido tramonto, è stato un affascinante viaggio nell’improvvisazione, tra citazioni di brani noti e nuove melodie, in perfetto equilibrio tra jazz, pop, classica e musica popolare.
Un’ora di grandi emozioni, ma anche di simpatia e ironia, gli ingredienti con cui il grande pianista conquista immancabilmente il suo pubblico.
La conclusione della serata è stata affidata ad Alpha Blondy, cantante ivoriano tra le figure più importanti nel panorama del reggae e della cultura africana.
Le sue canzoni, scritte in ebraico, inglese, francese, arabo e in alcuni dialetti africani, oltre ad avere dei ritmi trascinanti hanno importanti messaggi politici che l’artista non ha mancato di sottolineare creando così un profondo coinvolgimento del pubblico.
Le note e i colori di Alpha Blondy e del suo gruppo hanno chiuso questa magica serata all’insegna del jazz, divertendo e accompagnando il pubblico fino a tarda notte.
Sullo sfondo i suoni delle installazioni industriali, una brezza fresca e un meraviglioso cielo stellato.