La cultura mediterranea ruota intorno al mare e alla terra, parla dei suoi sapori, delle sue bellezze, delle sfide e delle storie di successo. Ci sono i vini del Mediterraneo, che raccontano le storie di famiglie locali che non si sono mai arrese e le storie di italiani che non hanno paura di portare queste eccellenze nel resto del mondo.
Poi c’è il mare, un’elemento che sa unire così come sa dividere. Un’elemento che può causare discordia, ma che può anche causare opportunità. Sono questi i sapori del Mediterraneo, salati e freschi, raccolti da pescatori italiani e portati in tavolo dai migliori chef della penisola. Luogo di industria e di svago, il mare è parte del DNA italiano, anche per chi vive sui picchi delle Alpi.
Nei menù dedicati al pesce si trovano spesso piatti tipici come l’impepata di cozze, gli spaghetti allo scoglio e i filetti grigliati accompagnati da fette e fette di limone e un’insalata fresca. Però, recentemente, l’Italia ha lanciato la prima edizione dell’Italian Oyster Fest. Durante la prima settimana di ottobre, la città portuale di La Spezia ha fatto conoscere al resto del mondo le ostriche 100% made in Italy. Un evento gratuito ed aperto a tutti con degustazione di ostriche e vini italiani proposte da 8 aziende partecipanti.
Con oltre 10mila ostriche assaggiate durante il fine settimana del primo Italian Oyster Fest, questo evento è già un successo. Tanto che i produttori francesi dell’ostricoltura rischiano di perdere il loro primato nel settore. Con una produzione annua di 80,000 tonnellate, i francesi continuano ad essere i primi in Europa, data l’attuale produzione italiana di 500 tonnellate. Ma questa tendenza potrebbe presto cambiare.
Il Mediterraneo non è solo pesce. È anche sale ed iniziative come l’Italian Oyster Fest non sono le uniche che vogliono valorizzare il mare. Per questo è nato il coordinamento tra imprenditori e produttori italiani di sale marino.
L’obiettivo è mostrare che questo lavoro è un’attività agricola per poter ottenere un riconoscimento importante dal governo. Con eventi per la valorizzazione del territorio e di questo suo prodotto, il coordinamento chiede al governo un supporto a questo settore che ha millenni di storia alle spalle. Con una produzione annua di sale marino di 1,2 milioni di tonnellate, gli aiuti nazionali possono fare la differenza per regioni mediterranee come la Puglia e la Sicilia.
Se il pesce ed il sale sono i sapori del Mediterraneo, il turismo è uno dei suoi motori. Ed il 2023 è un anno record per quello crocieristico. Con oltre 13 milioni di crocieristi arrivati nei porti italiani, il record ha sfondato anche i numeri pre-Covid, con un aumento del 15% rispetto al 2019. I viaggiatori amano questo nuovo modo di viaggiare che è comodo, divertente e pulito, grazie a strumenti come la pulitrice ultrasuoni, che permette a professionisti (e non) di arrivare in ogni angolo e nicchia. Il divertimento ed il comfort sono assicurati sulle crociere, che puntano sempre più all’Italia, come conferma la nomina di Genova a città ospitante del Clia European Cruise Week a marzo 2024.