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Durante l’ultima giornata di Vinestate, kermesse estiva dedicata ai vini del Sannio, giunta ormai alla 49^ edizione, si è svolto un importantissimo convegno. Infatti, nella giornata del 1 settembre, il sindaco Angelino Iannella ha aperto le porte del Palazzo Caracciolo, sede del municipio di Torrecuso, per ospitare i convenuti al dibattito.

Alle 10:30 presso l’aula consiliare dello storico palazzo cittadino il convegno, con la moderazione di Giovanna Sangiuolo, ha visto la presenza dei seguenti ospiti dibattere in luogo di “La vite a raggiera del Taburno: la pratica agricola tradizionale per la promozione del vino e del territorio”: dopo i saluti istituzionali del primo cittadino di Torrecuso, è intervenuto Nino Lombardi, presidente della Provincia di Benevento, con in seguito Piero De Luca e Francesco Maria Rubano, deputati della Repubblica Italiana. Presente Nicola Caputo, assessore all’agricoltura Regione Campania, Carmine Fusco, presidente Provinciale CIA, e Costantino Caturano, presidente Ente Parco Regionale Taburno-Camposauro.

Durante la disamina i temi affrontati sulle possibilità del territorio hanno sortito interessantissimi spunti di riflessione, ma il momento culminante è stato quando è stata presentata la guida di Torrecuso, redatta grazie alle ricerche di Loredana Orsillo e, per le foto dell’archivio fotografico del prof. Tonino Columbro, Eduardo Rillo, con la curatela di Giovanna Sangiuolo, giurista in Diritto Agroalimentare, che così si è espressa:

Ci sono momenti in cui sorge la necessità di pervenire alla ricomposizione delle fratture e alla costruzione di percorsi condivisi. Il programma di Vinestate 2024, come edizione ponte verso il 50mo anno, si è proposto come contenitore di eventi affidati ai network locali per sollecitare la partecipazione della comunità. E la Guida di Torrecuso, edizione zero, si colloca in questo contesto: non è una guida turistica anche se contiene tutte le indicazioni utili ai visitatori e, in generale, non è un prodotto editoriale; è un progetto di comunità proposto ai residenti per innescare un processo di scoperta e di inventariazione delle risorse locali, di valorizzazione degli asset materiali e immateriali, di individuazione di ciò che manca e di ciò che potrebbe venire aggiunto. Gli esperti di sviluppo territoriale potrebbero riconoscervi un nuovo strumento di governance dove la narrazione è destinata prima a sé stessi e poi agli altri. A Torrecuso hanno semplicemente compreso la natura del gioco e vi stanno partecipando, realizzando il successo dell’iniziativa che ha rivelato un’innegabile portata innovativa”.

Il pubblico e della cittadinanza hanno altresì applaudito all’annuncio della nascita di un museo cittadino che sia contenitore della civiltà vitivinicola sannita.

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