Dopo il riconoscimento assegnato al Quartetto tunisino, il sostegno dell’associazione Rondine ai giovani della Sponda Sud
Vaccari: “Un Nobel che dona speranza al Mediterraneo”
“Una scelta che sentiamo profondamente giusta e quanto mai opportuna quella del Comitato di Oslo che ha assegnato il Nobel per la Pace al Quartetto per il dialogo nazionale tunisino – afferma il presidente di Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari, dopo l’annuncio ufficiale del prestigioso riconoscimento avvenuto nei giorni scorsi – Oggi viene premiato di fronte al mondo l’esempio di chi con coraggio e determinazione ha saputo tenere insieme la società civile per garantire ad un popolo libertà, democrazia e pace, e che ci fa tornare a guardare al Mediterraneo con speranza”
“Proprio nel momento in cui imperversano terrorismi che seminano barbarie e distruzione nel tentativo di cancellare ogni traccia di civiltà dal pianeta – continua Vaccari – il Nobel premia il coraggio della Tunisia che continua a perseguire con tenacia il processo di democratizzazione del Paese, scommettendo sul dialogo tra parti diverse capaci di trovare insieme soluzioni condivise per la costruzione della pace”.
“Il nostro pensiero va a tutte le persone che tanto hanno sacrificato e che continuano a mettere la propria vita al servizio del futuro del proprio popolo tra cui i giovani tunisini che, insieme a tutti gli altri giovani della Sponda Sud, sono venuti a Rondine per formarsi e che con noi hanno condotto un tratto del loro cammino. A loro va il nostro affetto e il nostro sostegno per il contributo alla crescita democratica del proprio Paese e alla costruzione di un Mediterraneo che possa tornare ad essere culla di civiltà ed esempio di convivenza pacifica”.
Rondine infatti nel 2012 ha avviato il progetto triennale “Una nuova classe dirigente per la Sponda Sud del Mediterraneo”, un corso di alta formazione che ha coinvolto decine di giovani per dare un contributo concreto in risposta all’emergenza sorta in seguito agli avvenimenti della cosiddetta Primavera Araba.
“Condivido in pieno le parole della vicepresidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, continua Vaccari: ‘Un bel segnale per chi guarda al Mediterraneo con occhi solidali e con la consapevolezza di dover lavorare affinché torni ad essere un mare di pace, di dialogo e di rispetto tra diverse culture e religioni, culla delle civiltà e non teatro di violenze e terrore’ – conclude il presidente Vaccari – A lei va la nostra gratitudine per aver proposto la candidatura di Rondine per il Nobel, riconoscendola come realtà di calibro internazionale accanto a candidati di alto spessore e per averci dato l’occasione di ritrovare l’affetto di migliaia di persone che ci hanno sostenuto in questi mesi e che sono certo vedranno nel riconoscimento al Quartetto tunisino la vittoria dei valori in cui Rondine ha sempre creduto e che cerca di diffondere attraverso il lavoro quotidiano con impegno e serietà”.