Per noi italiani il mare si gode intensamente durante ”la Stagione” e la Stagione va goduta per definizione in riva al mare.
Nell’ambito dell’alimentazione è il periodo dell’anno in cui il nostro organismo ha più bisogno di cibi leggeri, ricchi in liquidi, facilmente digeribili. Specialmente con il grande caldo si presenta un’appetenza a ora di pranzo, mentre le serate sono dedicate alle uscite, per vivere all’aperto socialità e voglia di vivere. Eppure… eppure voglio spezzare una lancia a favore nel gusto, edonistico e controproducente per la digestione, del pranzare in riva al mare.
Qui le categorie dei bagnanti si dividono in tre partiti. Quelli che pensano alla linea e si nutrono solo di liquidi e si disperano per i rotolini che strabordano dal costume, tirano indietro aria e pancia quando vanno al bar o alla toilette, e approfittano dell’inappetenza diurna per recuperare gli stravizi fuori stagione, quando girano più vestiti e meno consapevoli. Il secondo gruppo si nutre in spiaggia con le provviste portate da casa. E un inno va innalzato ai panini con la frittata di pasta, quella in versione bianca minimalista, e quella più condita alla salsa rossa e mozzarella, o al panino ripieno con i peperoni. Queste sono proposte alimentari che proporrei come patrimonio non materiale da tutelare. Il terzo gruppo pasteggia con grande consapevolezza nel punto cucina e ristoro degli stabilimenti balneari che presidiano le spiagge più suggestive, e chiaramente più affollate. Bon vivants che indulgono nel piacere del trascorrere la controra sorseggiando un vinello della casa, che arriva in caraffa o nella bottiglia che trasuda sensualmente goccioline di freddo, alternandolo con acqua minerale per reidratare la gola e la pelle strapazzata dalla salsedine. I piatti che vanno per la maggiore sono gli antipasti di mare, gamberi e gamberoni, seppioline, calamari, polpi: tutti i brutti ma buoni del patrimonio ittico vengono sacrificati al tripudio dei sensi.
E il mio è un panegirico al pranzo al ristorantino che dà sulla spiaggia. Se ne potrebbe fare a meno, in questo periodo di emergenza e riflusso, ma ci si negherebbe una delle cose belle della vita. Se a questo si aggiunge un panorama che da solo nutrirebbe lo spirito, il piacere è ancora più intenso e ci si sente prima felici di essere vivi e poi di vivere proprio quel momento. Preferisco saltare o limitare la cena che durante le vacanze è quasi un obbligo in ristoranti o pizzerie affollati, dove si suda già solo per guadagnarsi un tavolo, serviti da camerieri stressati che offrono cene da dimenticare. Per questo, meglio consumare un pranzo, anche solo di una portata, cucinato con cura, goduto con calma, assaporato con piacere.
Ogni bella spiaggia ha il suo angolo magico. La lunghissima costa italiana ha spiagge bellissime e luoghi mozzafiato. Ditemi voi i vostri pranzi in spiaggia mitici, io vi dirò ora i miei.
Cercate Il Pirata a Cala degli Infreschi, in quel di Marina di Camerota, graziosissima ma minuscola caletta bianca che si affaccia su acque da tropici. In un battello a pochi passi dalla spiaggia si cucinano per pranzo due-tre variazioni tra antipasti, primi e secondi che riescono a centrare il gusto di tutti. Chiariamo, i prezzi non sono mai proletari, ma abbordabili. Il lusso lo si riceve e lo si paga la sera, quando la spiaggia si addobba con fiaccole e bicchieri di cristallo, le portate sono più sofisticate e i prezzi proporzionali alla ambientazione . Ma il piacere è meno spontaneo, meno immediato.
Sulla Riviera del Conero, a Sirolo, concedetevi un fritto dell’Adriatico nello chalet prima del parcheggio sulla bella spiaggia dove si affaccia Da Arturo, o a livello mare in uno dei due stabilimenti. Tagliatevi la vostra fetta di paradiso a tempo in uno dei bagni sulle lunghe spiagge della Versilia oppure sulle terrazze tipo palafitta di Maiori o Minori. Al Poetto come a Rapallo.
Anche andando solo in gita giornaliera a Positano con il Metrò del Mare, dirigetevi alla sinistra dell’approdo alla Spiaggia dei Positanesi d’America e se decidete di fermarvi allo stabilimento Da Marinella rinunciate magari a lettino e ombrellone.
Lasciatevi piuttosto tatuare la forma dei sassi della spiaggia sul corpo appena protetto dal telo da bagno, ma regalatevi una pausa che questo o i bagni vicini offrono sulle verande. Concedetevi il lusso di ombra e ristoro con Spaghetti al Coccio e Biancolella ghiacciato. Visitate a Capri lo storico Il Riccio di Anacapri, che ha cambiato la lunga gestione famigliare per riaprirsi come dependance a mare del Capri Palace. Rinnovo scenografico mozzafiato, una coreografia che è la quintessenza dello stile marittimo. La saletta dei dessert è un accesso in un mondo da fiaba. La cucina è curata e intrigante. Luogo esclusivo e sostenuto nei prezzi, ma almeno i lettini alcova con i teli turchini sono compresi nel servizio. Da visitare almeno una volta nella vita.
Ovunque voi andiate, sceglietevi la vostra spiaggia e la vostra giornata. Non fatelo ogni giorno, ma concedetevelo almeno un paio di volte durante una vacanza. Saranno i momenti più belli.