osa e comune di Palermo per l'ascolto del disagio
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Dopo Roma, anche la Sicilia ha il suo sportello per il disagio. Firmato a Palermo il protocollo d’intesa tra la Cooperativa e l’amministrazione comunale per la realizzazione della Sportello Multidisciplinare e Multiculturale di Ascolto del Disagio, una rete a sostegno dei cittadini in condizioni di marginalità.

Soddisfatto dell’iniziativa il Presidente di Osa Giuseppe Milanese: “Nell’ottica di un servizio integrato di sostegno al disagio, lo Sportello di ascolto aperto nel capoluogo siciliano è un altro dei modi con cui OSA intende assicurare ausilio alla comunità nazionale. Siamo molto orgogliosi di questo risultato, conseguito peraltro in tempi ragionevolmente brevi con il concorso delle istituzioni a dimostrazione che la cooperazione può svolgere un’opera sussidiaria assai preziosa in sinergia con lo Stato.

L’iniziativa nasce dall’esperienza dello Sportello di ascolto di Roma, fortemente voluto da Papa Francesco, e vede coinvolti anche a Palermo i medesimi attori: la Fondazione Sapientia Mundi, la cooperativa sociosanitaria OSA, l’Istituto per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e l’Alleanza dei Comuni d’Italia. L’obiettivo è quello di istituire anche in Sicilia una rete nel nome della sussidiarietà, dell’impegno e dell’accoglienza.

Il protocollo biennale, sottoscritto dall’Assessore alla Cittadinanza Sociale, dott. Giuseppe Mattina, insieme all’Amministratore Delegato di OSA, dott. Massimo Proverbio, verrà attivato già a partire dalle prossime settimane. All’evento erano presenti, tra gli altri, la dott.ssa Amalia Allocca, della Direzione Programmazione della Cooperativa, il professor Giuseppe Anelli, presidente della Fondazione “Sapientia Mundi”, l’Imam della moschea di piazza Gran Cancelliere, Mustafa Boulaalam Abderrahmane e Padre Antonio Porretta, parroco di San Francesco di Paola. 

 “Fin da subito”, ha spiegato l’Assessore Giuseppe Mattina,“il Comune ha apprezzato lo spirito sussidiario e concreto dello Sportello, un esempio efficace di connubio tra pubblico e privato, molto ricercato da questa amministrazione. Proprio in quest’ottica, lavoreremo per dare diffusione sul territorio delle attività dello Sportello”.

La dottoressa Amalia Allocca della Direzione Programmazione della Cooperativa Osa,  ha sottolineato il modello di intervento integrato tra sanitario e sociale capace di rispettare, in piena sicurezza, le differenze culturali e religiose. “Un modello che è la giusta coniugazione tra gli aspetti sociali e sanitari in cui i soggetti coinvolti, OSA per l’ambito sanitario e il Comune di Palermo per quello più prettamente sociale, finalmente ragionano all’unisono”, ha evidenziato, “lo Sportello di Palermo potrà riproporre qui in Sicilia, grazie al contributo sanitario e tecnologico dell’Istituto Spallanzani, la produttiva esperienza di Roma, che ha permesso di far emergere tematiche legate all’isolamento e alla difficoltà di relazione nel lockdown e aspetti più specifici da un punto di vista sanitario, come il tema della circoncisione”. 

Il professor Giuseppe Anelli, presidente della Fondazione “Sapientia Mundi” ha sottolineato “l’importanza imprescindibile dell’ascolto” che prende il via dall’invito di Papa Francesco. “Un tratto forte della tradizione cristiana in cui lo Sportello si inserisce. Una strada applicabile anche in Sicilia, dove è possibile costruire una rete solidale che vede incrociarsi OSA, la Fondazione Sapientia Mundi, l’Alleanza dei Comuni d’Italia, lo Spallanzani e l’orientamento del Vaticano. Tutto per un corretto rapporto con i cittadini e la risoluzione stragiudiziale delle controversie dovute al COVID-19”. 

Un progetto, quello dello Sportello, accolto con molto interesse ed entusiasmo anche dall’Imam della moschea di piazza Gran Cancelliere, Mustafa Boulaalam Abderrahmane che ha sottolineato come la comunità musulmana stai incontrando difficoltà, acuite dall’emergenza legata al COVID-19. “Ho visto molte famiglie costrette ad una separazione, ad affrontare una lontananza dolorosa”, ha affermato, “lo Sportello di ascolto del disagio è quindi un’iniziativa importante per dare un aiuto alle persone”.

“Iniziative come questa, ci fanno comprendere l’importanza di uscire dal proprio orticello, di ampliare il discorso su un livello multiculturale e multireligioso “, ha chiosato Padre Porretta.

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