My house is a Le Corbusier (Studio-Apartment) Parigi 20 aprile>20 maggio 2015
Le Corbusier’s studio-apartment
Riprende da Parigi, il 20 aprile 2015, My house is a Le Corbusier, un progetto di Cristian Chironi che ha al centro le numerose abitazioni progettate nel mondo dal celebre architetto, nelle quali l’artista trascorrerà un periodo di residenza.
Al contempo opera work in progress, cantiere d’idee, ricerca, didattica, mostra, oltre che residenza, My house is a Le Corbusier ha l’ambizione di realizzarsi in un lungo periodo e di costituirsi come l’insieme di tutte le esperienze che Chironi potrà realizzare all’interno delle tante opere progettate da Le Corbusier nel mondo, trascorrendo nelle stesse un periodo variabile di tempo.
Il progetto a lungo termine (che si svilupperà sull’arco potenziale di 30 opere abitabili di Le Corbusier in 12 nazioni) è una performance dilatata nel tempo, casa dopo casa. “Abitazioni pellegrine” legate imprescindibilmente al movimento e all’incrocio di geografie e culture diverse.
Chironi parte da un fatto realmente accaduto: nella seconda metà degli anni Sessanta, l’artista sardo Costantino Nivola, legato da una profonda amicizia e collaborazione con l’Architetto Le Corbusier, di passaggio a Orani (suo paese di origine e anche dello stesso Chironi) affidò alla famiglia del fratello “Chischeddu” un progetto firmato dal grande architetto, con l’auspicio che, lui e i figli muratori, in procinto di costruire una nuova casa, seguissero scrupolosamente le istruzioni contenute all’interno. L’importanza di questo lascito non fu però recepita. Tempo dopo Costantino, rientrato da Long Island, notò che la casa costruita non corrispondeva affatto alle caratteristiche del progetto che, a detta di tutta la famiglia “non aveva né porte né finestre e assomigliava più a un tugurio che a una casa”. Costantino Nivola reagì riprendendosi quel progetto, di cui oggi non si conosce più il destino. La casa, che si trova tuttora a Orani, costruita preferendo all’idea modernista del maestro una funzionalità popolare riporta, forse, solo “l’umore” di quell’originalità ignorata.
Prendendo spunto da questo episodio reale, Cristian Chironi individua il potenziale narrativo per un’analisi di una serie di relazioni nel contemporaneo, legate al concetto di comunicazione, lettura e interpretazione, con conseguenti implicazioni linguistiche e socio-politiche. Calandosi, in un periodo storico di difficile e precaria stabilità economica, in quell’impossibilità a possedere una casa di proprietà e prendendosi nel cambio di baratto la libertà di abitare le case di Le Corbusier presenti al mondo.
Chironi fa di queste abitazioni “postazioni di osservazione privilegiate”, per capire com’è oggi recepita l’eredità di Le Corbusier e in che condizioni si trova “la casa degli uomini”. Una resa dell’architettura attraverso il racconto e la presa diretta della sua dimensione spazio temporale, dove si potrà discutere e vedere l’artista al lavoro, assistere ad eventi, documentarsi sul materiale raccolto o bere semplicemente un caffè.
La seconda tappa di questa geografia dell’abitare è all’appartamento-studio di Le Corbusier che occupa gli ultimi due piani del blocco di appartamenti Molitor, situato al 24 rue Nungesser et Coli. Progettato tra il 1931 e il 1934 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, l’edificio è anche chiamato “24 NC” e si trova nel 16 ° arrondissement, al confine tra Parigi e Boulogne. Grazie al suo orientamento est-ovest e alla posizione, l’edificio riprende ciò che Le Corbusier definiva “le condizioni della città radiosa”. Immerso nella luce, l’appartamento personale di Le Corbusier si estende per la lunghezza dell’ultimo piano e, inoltre, ospita il suo studio di pittura. L’architetto abitò l’appartamento-terrazzo dal 1934 fino alla sua morte, avvenuta nel 1965. L’appartamento è stato classificato come monumento storico nel 1972.
L’esperienza di Cristian Chironi al “24 NC”, durerà un mese, dal 20 aprile al 20 maggio 2015, e sarà scandita da un momento di lavoro solitario, uno successivo in cui il visitatore potrà interagire direttamente con l’artista e sarà ospitato all’interno dell’abitazione e uno di apertura al pubblico il sabato.
Al Molitor Chironi cercherà di entrare in contatto con le condizioni di vita e le storie individuali dei suoi vicini d’appartamento, scoprendo come questi hanno adattato l’abitazione al loro stile di vita e sollevando la questione del vivere insieme.
Talvolta accompagnando gli ospiti all’esterno, lungo “Le parcours du musée des années 30”, che conduce ad altre tre sue abitazioni: Villa Cook, atelier Miestchaninoff e atelier Lipchitz.
Martedi 12 Maggio dalle ore 20:00, il Padiglione Svizzero ospiterà le performance Cutter e Broken English. Situato all’interno de la Cité internationale universitaire de Paris, la strutture di Le Corbusier dialogheranno per affinità e convergenze con le due performances di Chironi. In Cutter, uno strumento tagliente asporta dalle immagini stampate tutto ciò che è in via d’estinzione. Immagine dopo immagine, attraverso la sottrazione, si formano nuove relazioni nella successione delle pagine. Dai Fondi marini all’Amazzonia, ai Deserti, alle Alpi, guardiamo un po’ affascinati e un po’ inebetiti le Meraviglie della Terra. In Broken English, terminologie mal strutturate perlopiù coniate da soggetti non di madrelingua da semplici elementi del linguaggio diventano immagini, oggetti, suoni, e azioni declinate in un percorso che integra problematiche linguistiche con quesiti di carattere socio-economico.
Giovedi 14 maggio alle ore 19:00, My sound is a Le Corbusier (studio-apartment), performance live eseguita da alcuni elementi de “Le Choeur de Radio France”, che interpreteranno coralmente attraverso l’uso della voce, una partitura ottenuta convertendo le misure dell’abitazione in frequenze, quindi in note musicali. Per l’occasione sarà presentato il vinile registrato a Bologna nella tappa di gennaio 2015, My sound is a Le Corbusier (Esprit Nouveau), con incisa la performance di Francesco Brasini e la guida allo spazio di Giuliano Gresleri.
My house is a Le Corbusier (studio-apartment) è sostenuto dalla Fondation Le Corbusier di Parigi in collaborazione con Fondation Suisse.
Le Corbusier’s studio-apartment, 24 rue Nungesser et Coli, 75016 Paris.
20 aprile > 20 maggio – periodo di residenza
28 aprile > 20 maggio – visite individuali su appuntamento scrivendo una email a cristianchironi@gmail.com
2,9,16 (sabato di maggio) – apertura al pubblico dalle ore 10:00-13:00 / 13:30-17:00