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Al via la 14° edizione del festival della diplomazia, appuntamento autunnale con la geopolitica, le relazioni internazionali e i grandi temi di politica internazionale, al centro il Mediterraneo e le sfide globali dall’intelligenza artificiale ai conflitti bellici alla transizione energetica alla vigilia delle prossime elezioni parlamentari europee. A margine della conferenza stampa il talk con il generale Claudio Graziano Presidente di Fincantieri ha fatto il punto sullo scenario politico e bellico internazionale che stiamo vivendo in queste ore nel bacino del Mediterraneo.

Il Mediterraneo è crocevia certamente di cultura, commercio e scambi ma è anche luogo di tutte le crisi geo-strategiche del globo. Dall’Ucraina al Mar Nero, all’Africa e al Medio Oriente”. Così il presidente di Fincantieri, il generale Claudio Graziano intervenuto alla presentazione della XIV edizione del Festival della diplomazia, in programma a Roma dal 19 al 27 ottobre. “Prima c’è stata la guerra in Ucraina – spiega – un evento inaspettato, che ha riportato la guerra in Europa e che in questo momento non deve essere dimenticata perché ci sono 300.000 morti ed è importante che continui il sostegno all’Ucraina. Se solleviamo gli occhi dall’Ucraina e cerchiamo di vedere il mondo nella sua globalità vediamo lì di fronte a noi, di fianco all’Ucraina, c’è il Mar Nero dove si combatte una battaglia sul mare dove le sanzioni russe impediscono il transito del grano e che affamano l’Africa sub-sahariana. Situazioni in cui agisce anche Wagner in cui si genera terrorismo, emigrazione ed instabilità, e attraversano il Medioriente che rimane un teatro chiave di tensione”.

La Diplomazia ha un forte ruolo, ruolo che deve e può essere espletato se le parti trovano una soluzione per mitigare il contrasto, è un momento caldo quello che stiamo vivendo ed è chiaro che non si sente un grande richiamo ad aspetti diplomatici ma ci sarà un momento in cui la diplomazia deve intervenire e solo il fattore umano quindi potrebbe porre fine al conflitto. Non credo che le macchine potrebbero essere in grado di creare condizioni di pace”. Sono le parole del patron della manifestazione il Segretario generale del Festival Giorgio Bartolomucci intervistato a margine della conferenza stampa

Intervista a Giorgio Bartolomucci, di Federica Baioni

Politica internazionale e attualità al centro della XIV edizione. Una no-stop di 9 giorni con oltre 100 eventi in 24 sedi diverse della Capitale

Politica internazionale e attualità con un occhio puntato sui grandi temi come intelligenza artificiale e cybersecurity, immigrazione, energia, nucleare, cooperazione e sicurezza alimentare, sostenibilità. Dal 19 al 27 ottobre torna a Roma la XIV edizione del Festival della Diplomazia, l’unica manifestazione al mondo interamente dedicata alla geopolitica e alle relazioni internazionali.  Una no-stop di 9 giorni, con oltre 100 eventi in programma e la partecipazione di tanti relatori italiani e internazionali, che animeranno 24 location diverse della Capitale con conferenze, incontri ed eventi speciali per approfondire le trasformazioni geopolitiche e le accelerazioni tecnologiche in corso. Il Festival della Diplomazia offre, come ormai da tradizione, il confronto diretto tra il mondo diplomatico e i protagonisti delle azioni politiche, economiche e culturali globali, ma anche imprese, studenti, giornalisti, addetti ai lavori e chiunque voglia scoprire e capire che cosa succede nel dietro le quinte della governance internazionale. 

In un contesto geopolitico attuale segnato profondamente da tensioni internazionali come quelle in Israele e in Ucraina, il Festival della Diplomazia contribuisce a consolidare il ruolo cruciale di Roma quale hub mondiale delle relazioni internazionali, sede naturale di negoziazione e promozione del dialogo interculturale tra l’Italia, l’Europa e il resto del mondo. L’evento è ormai diventato una tradizione consolidata non solo per la comunità diplomatica ma per tutta Roma che ogni anno risponde con interesse ed entusiasmo.

Al Festival parteciperanno attivamente tanti Ambasciatori stranieri in Italia, confermando Roma quale assoluta protagonista nella discussione e nell’analisi geopolitica e diplomatica. Tra questi: Jack Alan Markell, Ambasciatore degli Stati Uniti d’America; Miguel Ángel Fernández-Palacios Martinez, Ambasciatore della Spagna; Jan Kickert, Ambasciatore d’Austria;Rashad Aslanov, Ambasciatore dell’Azerbaijan; Carlos Eugenio Garcìa de Alba Zepeda,Ambasciatore del Messico; Lendita Haxhitasim, Ambasciatrice del Kosovo; Francesco Di Nitto, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede e il Sacro Ordine; Krisztina Bende, Ambasciatore della Federazione Svizzera presso le Nazioni Unite; Nathaniel G. Imperial, Ambasciatore delle Filippine; Saywan Sabir Mustafa Barzani, Ambasciatore dell’Iraq; Gabriela Dancau, Ambasciatore della Romania; Jan Kohout, Ambasciatore della Repubblica Ceca; Karla Wursterová, Ambasciatrice della Repubblica Slovacca; S.E. Keiichi Katakami, Ambasciatore del Giappone; Dalia Kreiviene, Ambasciatrice della Lituania; Naser M. Y. Al Belooshi, Ambasciatore del Barhein in Italia.

La manifestazione, con un programma sempre più diversificato e interdisciplinare, contribuisce a valorizzare le relazioni multilaterali, fondamentali per numerosi progetti di cooperazione tra imprese, istituzioni accademiche e scientifiche italiane guadagnandosi nel tempo il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, il sostegno del Parlamento e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, nonché il patrocinio del Ministero degli Esteri, di oltre 70 Ambasciate, 9 Università e numerosi partner scientifici.

Il titolo scelto per l’edizione 2023 è “AGAINST ALL ODDS – Betting on the human factor in a machine world”. Il programma approfondirà il rapporto tra uomo e macchina in un’epoca scandita da mutamenti e innovazioni radicali legati allo sviluppo di tecnologie sempre più potenti e da un’inarrestabile spinta verso l’adozione e l’adesione a nuove modalità operative dettate in particolare dagli algoritmi. Dinamiche che si alimentano di profonde contraddizioni che durante il Festival verranno lette attraverso la lente della Diplomazia con un’approfondita azione di analisi e sintesi per costruire una governance globale all’altezza delle sfide future, riportando l’attenzione del dibattito sull’individuo e sui suoi diritti fondamentali.

La sostenibilità economica e ambientale del nostro futuro si basa infatti – oltre che sull’adozione di nuove tecnologie – anche sugli investimenti rivolti allo sviluppo di nuove skills e competences e sulla riqualificazione della forza lavoro globale, delle Istituzioni, delle Aziende e delle Comunità in tutto il mondo. In questo contesto si inserisce la tappa romana del Road Show – Cyber 5.0 Career Day che si terrà nel pomeriggio di giovedì 19 ottobre presso la Casa delle Tecnologie emergenti di Roma e vedrà tra gli altri la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale e del National Cyber Security Competence Center.

Il Festival della Diplomazia, con la sua forte vocazione di divulgazione della geopolitica, anche in questa edizione propone momenti dedicati alle giovani generazioni per rendere accessibili argomenti complessi con un approccio multidisciplinare (accademico, giornalistico, della diplomazia). In programma ci sono ogni giorno una serie di appuntamenti che coinvolgeranno direttamente gli studenti (liceali e universitari): dall’analisi mattutina dei giornali stranieri a cura della stampa estera a Roma a lezioni dedicate all’ABC dell’Internazionalizzazione che coinvolgerà a rotazione i licei di Roma a Question time quotidiani in cui gli Ambasciatori stranieri in Italia, a turno, incontreranno gli studenti del corso di laurea in Global Governance dell’Università Tor Vergata per una sessione di domande e risposte sui temi di stretta attualità.

Novità di questa XIV edizione è il format organizzato in collaborazione con le riviste Formiche ed Aspenia dal titolo “Scenari futuri: possibili, probabili, auspicabili”. Si tratta di un ciclo di incontri dove si proverà insieme a esperti e politologi ad immaginare cosa può accadere nel prossimo futuro, nell’era successiva a Putin e dopo le prossime elezioni europee.

Molto gli ospiti stranieri che hanno confermato la loro partecipazione, tra gli altri: Paul Morland, ricercatore presso il Birkbeck College, University of London; Erik J. Larson, autore del libro “The Myth of Artificial Intelligence: Why Computers Can’t Think the Way We Do”; Patrick Greenfield, reporter sui temi di biodiversità, ambiente a cambiamento climatico per The Guardian e The Observer; Brando Benifei, eurodeputato e correlatore dell’AI Act; Morgan Meaker, senior editor Wired UK; Charles Asher Small, Institute for the Study of Global Antisemitism and Policy; Costanza Andreini, Public Policy Manager – Italy Meta; Bertrand Braunschweig, Coordinatore del Piano Nazionale di Ricerca sull’ Intelligenza artificiale dell’INRIA, Konstantinos Karachalios, Director of Standards and former Managing Director IEEE, Tuan Nguyen, CEO Boston Global Forum, Robert Ross (Sinologo), Fairbank Center for Chinese Studies.

Oltre agli eventi fisici, sono previsti anche una serie di eventi realizzati solo per i 4 Diplochannel come “La Penna del Diplomatico” curato dall’Ambasciatore Stefano Baldi; “Insomma – Problemi senza soluzioni apparenti” di Michele Gerace; “The Writer’s Corner” con presentazioni di libri di Danilo Taino, Micol Flammini, Valentine Lomellini, Serena Giusti, Maurizio Ambrosini, Giorgio Cella, Marco Leonardi, Giulia De Luca; un ciclo di interviste a cura di WIIS (Women in International Security).

Gran parte degli appuntamenti in calendario saranno trasmessi online sui canali ufficiali del Festival: youtube, facebook, linkedin e twitter. L’hashtag ufficiale è #diplomacy23

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