Festival di filosofia 2014
Il conflitto dei valori – la bellezza creata e la bellezza dissipata
Teatro Massimo 2-4 maggio 2014Intervengono al festival
GHERARDO COLOMBO, ROBERTA DE MONTICELLI, STEFANO RODOTA’, GIUSEPPE LORINI, REMO BODEI, PIERLUIGI LECIS, MARIA MICHELA SASSI, ELISABETTA CATTANEI, SALVATORE SETTIS, ANTONELLO SANNA, VITO MANCUSO, PIERPAOLO CICCARELLI
Programma
ELENA
di Euripide
Regia Guido DE MONTICELLI
Con Lia Careddu, Eleonora Giua, Paolo Meloni, Giorgia Senesi, Marco Spiga, Luigi Tontoranelli
Il Festival di filosofia è ormai un appuntamento consolidato, a Cagliari.
Giunto quest’anno alla sua terza edizione, si inquadra nel preciso intento di creare un ponte tra espressione artistica e pensiero. A ogni edizione, infatti, il Festival si collega strettamente a uno spettacolo (nel 2012 fu I fratelli Karamazov dal romanzo di Dostoevskij, nel 2013 Peer Gynt di Ibsen,) capace di suscitare forti e coinvolgenti problematiche. E così, in quei giorni il Teatro Massimo si riempie, in ogni suo grado di posti, di un pubblico intento a seguire i dialoghi filosofici di mattino e pomeriggio e lo spettacolo di sera.
Personaggi come Remo Bodei, Gustavo Zagrebelsky, Vito Mancuso, Maurizio Ferraris, Vittorio Gallese e molti altri hanno dialogato con i docenti dell’Università di Cagliari – che organizza insieme al TSdS l’evento – e col pubblico, su diversi argomenti, dai grandi interrogativi sulla legge e la libertà, ai temi dell’identità e della crescita.
Quest’anno sarà la bellezza a tener campo e il concetto di valore, tante volte ferito ed esiliato dal nostro mondo. Stefano Rodotà, Gherardo Colombo Remo Bodei, Vito Mancuso, Salvatore Settis e altri parleranno di giustizia e potere, dell’idea di Europa, della bellezza dissipata del territorio.
E a fare da specchio teatrale a questi incontri sarà l’Elena di Euripide nell’allestimento del Teatro Stabile della Sardegna.
Festival e spettacolo sono stati preceduti da un laboratorio rivolto agli studenti universitari, che ha ispirato cinque serate di lettura sugli stessi temi che saranno poi sviluppati dal Festival e dallo spettacolo. È attraverso questa e altre iniziative che abbiamo coinvolto in questi anni gli studenti della Facoltà di Filosofia, e poi quelli di Architettura, che hanno lavorato sui progetti scenografici degli spettacoli, e quelli del Conservatorio di Cagliari, che si sono messi all’opera per idearne e realizzarne la parte musicale.
Fare del Teatro Massimo di Cagliari una “bottega delle arti e del pensiero” significa radicarlo nel tessuto culturale e sociale della città, renderlo penetrabile, e nello stesso tempo proiettarlo fuori dalle sue sale e dal chiuso delle sue prove; dar linfa e trarla dai luoghi di formazione e di cultura, sollecitando i giovani e mettendo in contatto i vari mondi espressivi e le varie discipline in cui essi sono impegnati.
Il frutto di tutto questo lavoro fiorisce nei giorni di maggio, col Festival della filosofia e lo spettacolo teatrale, giorni di emozioni e riflessioni che attraggono al teatro Massimo una gran massa di pubblico e di giovani, in un felice clima di partecipazione, di scambio, di incontro.
Guido De Monticelli