Il comune di Castel San Lorenzo supera di poco i 2200 abitanti, fa parte della provincia di Salerno ed è compreso nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Dista dalla costa tirrenica, con un’elevazione dal livello del mare di 358 metri, soltanto 26 km, è attraversato dal fiume Calore Lucano e circondato da boschi, la cui flora è costituita principalmente da Macchia Mediterranea e castagneti, in cui è facile imbattersi in cinghiali, volpi e fagiani. Il centro storico di questo borgo cilentano è fatto risalire al Medioevo, ne costituisce un esempio il palazzo dei principi Carafa; la presenza di un piccolo Museo della Civiltà Contadina si prepone non soltanto l’obiettivo di raccogliere materiale testimoniante il mondo rurale, bensì di avvicinare i giovani alle tradizioni ed alla cultura agricola, molto sentita in queste terre: non a caso Castel San Lorenzo costituisce da sempre un rinomatissimo distretto vitivinicolo, elevato a denominazione di origine controllata nel ’91, ed è famoso anche per la produzione di olio extravergine di oliva.
In questa area lussureggiante del Cilento è stata fondata l’Azienda Agricola Rosa Pepe, precisamente nel 2014, il cui logo è un omaggio alla nonna dell’omonima proprietaria, che ne porta il nome, e che rappresenta le iniziali sulla federa di un cuscino ricamato a mano, datato 1870, rimarcando l’origine familiare di questa realtà aziendale: Rosa Pepe appartiene infatti ad un ramo di storici frantoiani e olivicoltori da parte materna e di viticultori da parte paterna… infatti suo nonno è stato socio fondatore di quella che è stata la storica Cantina Sociale di Castel San Lorenzo, coinvolgendo pertanto i genitori di Rosa nel mestiere del vino e dell’olio.
L’azienda consta di tre corpi aziendali, a circa 2 km l’uno dall’altro: la sede legale è presente nel comune di Castel San Lorenzo in località San Paolo, circondata da un frutteto e castagneto, mentre il vigneto si trova in località Farneta e l’oliveto è presente in località Olivella, ricadente però nel comune di Roccadaspide. A quattro anni dalla sua fondazione la realtà agricola di Rosa Pepe è entrata a far parte delle 68 aziende del Parco Nazionale del Cilento autorizzate a fregiarsi del marchio del Parco sulle etichette dei loro prodotti: uno step fondamentale a conferma che il senso di appartenenza al territorio e la serietà dell’azienda, rispettosa dei parametri stabiliti dal disciplinare e praticante la procedura di qualità Geo-Bio®, vengono monitorati, riconosciuti e ricompensati degli sforzi.
Il vino PepeRosso, assaggiato per essere proposto ai lettori di Mediterranea Online, è esposto al Museo degli Artisti Contemporanei del Terzo Millennio, sito nel comune di Policastro Bussentino, nella sezione di tecnica, arte della conoscenza, del sapere e della tradizione. In etichetta “L’Attesa” del maestro Antonio Balbi da Roccagloriosa, a ricordare la campagna vitivinicola del 2017 caratterizzata da gelate primaverili e da un lungo periodo di siccità.
Queste le caratteristiche sensoriali del PepeRosso Igt Paestum 2020: rosso rubino cupo, di media consistenza. Naso rustico ed un po’ uggioso, con riconoscimenti più vegetali che fruttati, da cui si evince una soffusa nota di mora selvatica e pot pourri di fiori rossi, nota di foglia di pomodoro, peperone crusco essiccato, pepe nero e talco mentolato. Vibra decisamente più in bocca: sorso intrigante, con succosità e sapidità, oltre che un tannino finale non invadente ma che richiede succulenze nel cibo e buona compagnia a tavola. Al sorso la nota piperita è più evidente, arriva un sottofondo di scorza di arancia, tabacco nero e il ricordo del raspo. Prodotto da un blend di uve Barbera, Sangiovese e Cabernet Sauvignon, raccolte a mano, questo vino si presenta in definitiva genuino, sostanzioso, fatto per tavole allegre e pietanze della tradizione culinaria cilentana.