vincitore premio strega- sandro veronesi
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Lo scrittore Sandro Veronesi trionfa con «Il colibrì» (La nave di Teseo). «È il simbolo dei guerrieri, di chi non si arrende». La seconda vittoria per Veronesi, già vincitore nel 2006 con «Caos Calmo» (Bompiani).

Premio Strega 2020, vince Sandro VeronesiSandro Veronesi porta a casa la vittoria, il suo Colibrì ha raccolto 200 voti. Gianrico Carofiglio, considerato il suo avversario più diretto, con La misura del tempo (Einaudi Stile libero) ha ottenuto 132 preferenze. Seguono Valeria Parrella con 86 voti per Almerina (Einaudi), Gian Arturo Ferrari con 70 voti per Ragazzo italiano (Feltrinelli); Daniele Mencarelli con Tutto chiede salvezza (Mondadori) e 67 voti. A chiudere quella che eccezionalmente è stata una sestina al posto della tradizionale cinquina è Jonathan Bazzi con Febbre (Fandango), che ha preso 50 dei 605 voti espressi in totale: l’autore era stato ammesso in finale per una clausola del regolamento che prevede che ci debba essere almeno un libro espressione di un editore medio-piccolo.

Seconda vittoria per Veronesi, è uno storico bis – il primo Strega fu per Caos Calmo nel 2006 – ottenuto prima di lui solamente da Paolo Volponi (La macchina mondiale nel 1965 e La strada per Roma nel 1991). «Il colibrì è il simbolo dei guerrieri, di tutti coloro che non mollano mai, che non si arrendono» ha affermato Veronesi. “È tipico degli italiani vincere in condizioni estreme. In questo sono un italiano vero. Rendo con la pistola alla tempia”, ha spiegato lo scrittore.

La vittoria di Veronesi e del suo Colibrì si è presentata già robusta alla prima conta dei voti: 37 contro i 15 di Bazzi e Carofiglio. Poi Veronesi prende il largo e a metà voti scrutinati stacca 102 a 67 l’autore barese mentre gli altri quattro candidati perdono subito quota. Che fosse una gara a due tra Veronesi e Carofiglio era scritto ovunque.

La soddisfazione per Veronesi deve essere stata doppia, perché i concorrenti in gara erano davvero tutti, con i loro romanzi, di altissima levatura formale ed intellettuale. L’outsider Bazzi – il suo Febbre è un libro che non si dimentica, un libro necessario. Carofiglio nonostante la sconfitta è però indubbiamente riuscito a infrangere due classici tabù dello Strega: il genere noir, considerato con un certo fastidio dei giurati fuori luogo, e perlopiù ennesimo episodio di una corposa saga, è giunto letteralmente ad un passo dalla vittoria; poi con 350mila copie vendute, La Misura del tempo è forse il libro più commerciale giunto ad un passo dal massimo riconoscimento.

La serata televisiva in diretta su Rai3 è stata presentata da Giorgio Zanchini coadiuvato dallo scrittore e giornalista Corrado Augias. Senza ombra di dubbio un’edizione atipica quella di quest’anno, senza quella folla – definita dal presidente di giuria Antonio Scuratianimata, vociante, sudata. Ha regnato sovrano il silenzio, 75 minuti di silenzio, senza il caos distratto degli ospiti in platea del passato. La parola d’ordine di questa edizione è stata distanza, distanze siderali tra i presenti con tanto di microfoni appoggiati ad aste lontane più di un metro, nel pieno rispetto della normativa anti-covid. Chissà cosa ci attenderà il prossimo anno!


Fonte: Il Fatto Quotidiano

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