Il 19 e 20 maggio a Iglesias arriva il Leb Sard Festival
In Libano il progetto di cooperazione internazionale ha già catturato l’attenzione di pubblico, stampa e autorità
Per l’occasione si esibiranno due eccellenze del panorama musicale italiano e libanese: Fabio Furìa e Hiba Al Kawas
La musica come strumento di dialogo tra i popoli del Mediterraneo.
Si chiama “Leb Sard Festival”, progetto di cooperazione tra Sardegna e Libano che dopo un primo evento, l’1 maggio a Beirut, il 19 e 20 maggio approda a Iglesias per due giorni di iniziative che vedranno protagonisti due artisti di spicco della scena musicale italiana e libanese: il bandoneonista Fabio Furìa, ritenuto tra i maggiori rappresentanti della scuola di bandoneon in Europa, e il soprano Hiba Al Kawas, considerata in Libano una autentica leggenda vivente.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea tramite la Fondazione Anna Lindh per il Dialogo tra le culture, è stato ideato e realizzato dalla casa di produzione libanese Zico House (capofila), dall’Associazione Anton Stadler e dal Comune di Iglesias, con il supporto tecnico di ASESEM (organizzazione non governativa fondata da un gruppo di professionisti ed esperti che lavorano per una società più coinvolta e un ambiente sostenibile) di Beirut, e dell’associazione OpenMed di Cagliari.
Dopo la serata che l’1 maggio a Beirut ha visto Fabio Furìa e Hiba Al Kawas assieme sul palco nell’interpretazione, tra l’altro, di composizioni come “Non potho reposare”, brano tra i più conosciuti del repertorio musicale sardo, e di “Yaduka”, un pezzo della tradizione musicale libanese, ora spetta alla Sardegna ospitare un’altra tappa del progetto.
L’appuntamento è per il 20 maggio a Pozzo Sella (nella Miniera di Monteponi) dove alle 18.30 il duo Furìa- Al Kawas si esibirà in un un concerto che intreccerà la tradizione musicale sarda e quella libanese, per una serata ricca di suggestioni. Non è un caso che come luogo per l’esibizione dei due artisti sia stato scelto proprio Pozzo Sella: il progetto Leb Sar Festival punta a valorizzare le culture dei Paesi partecipanti non solo attraverso la creatività musicale ma anche attraverso il coinvolgimento delle aree periferiche e dei giovani.
A precedere il concerto sarà alle 17.30 una conferenza dedicata, oltre che alla presentazione del progetto, a un’analisi e illustrazione dell’importanza della cooperazione transfontaliera, come strumento volto anche a incoraggiare vasti e differenti pubblici alla promozione delle espressioni culturali e al dialogo interculturale, coinvolgendo autorità pubbliche come ministeri, comuni, ambasciate e istituzioni private, sino alle scuole e ai media. L’incontro vedrà la partecipazione del vicesindaco di Iglesias,Simone Franceschi, del presidente della Fondazione Anna Lindh Italia, Michele Capasso, del presidente dell’associazione Pozzo Sella, Giampiero Pinna, di quello dell’Associazione Mineraria Sarda, Enrico Contini, e del coordinatore dell’associazione OpenMed, Daniele Cocco. E’ previsto anche l’intervento della direttrice del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Elisabetta Porrà. Lo spettacolo, infatti, sarà realizzato grazie alla collaborazione dell’Ensemble SCISMA, interamente formato da studenti dell’istituzione musicale cagliaritana, d’età tra i 17 e i 22 anni. Inoltre, grazie al coinvolgimento della classe diComposizione del Conservatorio, sono stati composti tre brani appositamente per l’occasione, che saranno eseguiti per la prima volta.
I giovani saranno protagonisti anche il 19 maggio quando alle 10 a Villa Bellavista si svolgerà un’iniziativa collaterale del LebSard Festival: un incontro in cui si parlerà dei diversi strumenti musicali e dell’importanza della musica quale linguaggio universale per la cooperazione tra i popoli.
Le iniziative organizzate a Iglesias sono realizzate grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Pozzo Sella e dell’Igea che hanno messo a disposizione gli spazi, occupandosi anche di allestirli.
Presentato a marzo a Beirut (dal 1999 capitale della cultura del mondo arabo) in una affollata conferenza stampa svoltasi sotto il patronato del ministro della Cultura, Thattas Khoury, il progetto in Libano ha riscosso un enorme successo richiamando l’attenzione dei rappresentanti delle più alte cariche istituzionali, di gran parte della stampa e di un vasto ed eterogeneo pubblico.
La serata dell’1 maggio a Beirut, nella Chiesa di St. Louis, ha coinvolto il coro della Rafic Hariri Foundation, composto da 70 giovani tra i 6 e i 17 anni, che si sono esibiti insieme a Fabio Furìa e Hiba Al Kawas. Rafic Hariri Foundation, fondata nel 1984, opera nei settori dell’istruzione, della cultura e dei servizi sociali e sanitari con l’obiettivo di qualificare i giovani libanesi – gestisce 3 scuole superiori e un’Università riconosciuta per l’eccellenza).
Informazioni: +39 3425805156; infoantonstadler@gmail.com
Sito web: www.lebsardfestival.com
A questo link è possibile vedere il promo del festival: https://goo.gl/3vWqXx
Bio artisti
Fabio Furia è considerato dalla critica uno dei migliori bandoneonisti d’Europa. La sua attività concertistica lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo nelle più importanti sale da concerto fra cui la Dvorak Hall del Rudolfinum di Praga, il Teatro Bozar di Bruxelles, il Teatro Lirico di Cagliari, l’Onassis Culture Center di Atene e la Großer Saal di Klagenfürt.
Molto apprezzato a livello internazionale, il suo talento è noto a numerose istituzioni e festival musicali, nazionali ed internazionali. Tra gli altri: il Festival di Lubjana, l’Emilia Romagna Festival, il Festival de Nancy, il Maggio dei Monumenti (Napoli), Nei Suoni dei Luoghi, Festival Spaziomusica, Settimane musicali bresciane, Gubbio Summer Festival, Les Floraison Musicales, Recontres musicales en Lorraine.
Ha collaborato con prestigiosi musicisti ed ensemble, quali: Solisti della Scala, Antony Pay, Franco Maggio Ormezowski, Stefano Pagliani, Roberto Cappello, Turner String Quartett, Kodàly String Quartett, Budapest
String Orchestra, Accademia Strumentale di Roma, Pierre Hommage, Michel Michalakakos, Jean Ferrandis, Hugues Leclere, Salzburg Chamber Soloists, Orchestra Sinfonica di Kiev, Baden Baden Sinphony Orchestra, I Filarmonici Italiani, Kso Kärtner Sinfonieorchester, Gubbio Festival Ensemble, Quartetto Archimede, Trio Wanderer, Anne Gastinel, Duo Pepicelli. Si è esibito come solista in Italia, Canada, Messico, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Francia, Slovenia, Macedonia, Lituania, Austria, Spagna, Giappone, Korea, Grecia, Libano e Stati Uniti.
È fondatore e solista dei “ContraMilonga”, formazione con cui si esibisce il tutto il mondo.
Inizia lo studio di pianoforte e fisarmonica classica all’età di sette anni sotto la guida della professoressa Eliana Zajec. Successivamente, all’età di sedici anni, studia clarinetto al Conservatorio di Cagliari diplomandosi, con il massimo dei voti, in soli quattro anni, sotto la guida del M° Roberto Gander. Si è perfezionato con alcuni tra i migliori clarinettisti del mondo tra i quali Antony Pay, Alessandro Carbonare e Wenzel Fuchs ed è stato nominato primo clarinetto della World Symphony, Orchestra internazionale con sede a Seul.
Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, quali per citarne alcuni: Lions d’argento nel 2006, Paul Harris Fellow nel 2012.
E’ direttore artistico dell’associazione culturale “Anton Stadler”, della Scuola Civica di Musica di Iglesias, nonché ideatore di importanti rassegne musicali. Oltre al consolidato Festival Internazionale di Musica da Camera, giunto alla sedicesima edizione, ed alFestival ARTango, dal 2008 è direttore artistico di “Vinum in Musica”, poi “Carignano Music Experience”. La manifestazione, promossa dalla Provincia di Carbonia Iglesias e dalla Associazione Strada del Carignano, nelle cantine del Sulcis Iglesiente, ha raggiunto in poco tempo un grande successo di pubblico, oltre a guadagnarsi l’attenzione mediatica da parte dei più importanti quotidiani regionali e nazionali, e di editoriali di livello nazionale e internazionale quali RAI2-Sì Viaggiare, Repubblica, TU Style, Slow Food, Cuisine Kingdom, Il Corriere.it, RAI International.
E’ anche un apprezzato consulente musicale ed artistico, che supporta enti, associazioni e fondazioni nella programmazione di eventi e attività culturali e di spettacolo.
Si dedica, altresì alla didattica attraverso la realizzazione di corsi e masterclass per istituzioni pubbliche e private, sia di strumento che di musica d’insieme. Nel 2014 realizza un Corso di bandoneon e prassi stilistica del tango presso il Conservatorio di Musica “P. Da Palestrina” di Cagliari.
Ha all’attivo diverse incisioni discografiche: “ContraMilonga” (2010), interamente dedicata ad Astor Piazzolla; “Fabio Furia in concerto” (KNS Classical – 2013), che raccoglie le migliori registrazioni dell’artista negli ultimi anni; “Novafonic Quartet”, capolavoro più recente, incentrato su A. Piazzolla e sulle composizioni dello stesso Fabio Furia (KNS Classical – 2015).
Hiba Al Kawas. Nata il 17 luglio 1972, è soprano lirico, compositrice e accademica libanese. Si è laureata alla “Lebanese University” in Scienze sperimentali e ha conseguito un bachelor’s degree in Psicologia clinica. A questo ha fatto seguito un master in Canto lirico con grande distinzione dal “Conservatorio Nazionale Superiore Libanese” e un master in Composizione e studi in musicologia. Ha completato gli studi finali con un diploma in pianoforte. Più tardi ha ricevuto una borsa speciale dell’Accademia Musicale Chigiana, in Italia, dove ha frequentato studi avanzati nel canto lirico con Carlo Bergonzi, e in composizione con Franco Donatoni.
Ha composto per orchestra sinfonica, orchestra da camera, orchestra d’archi, vari ensemble, pianoforte e voce. Nelle sue composizioni sono inclusi gli strumenti tradizionali arabi nell’orchestra. Le sue composizioni uniscono componenti musicali orientali-arabi con tecniche di composizione internazionale, formando un ponte tra la musica orientale-araba, le forme classiche e neoclassiche e la musica contemporanea.
Le sue opere sono state registrate ed eseguite da alcune prestigiose orchestre internazionali.
Dal primo concerto all’età di sei anni, Hiba Al Kawas sì è esibita in numerosi concerti in Libano, Siria, Emirati Arabi Uniti, Cairo, Tunisi, Bahrein, Londra, Parigi, Italia, Germania, Polonia, Ucraina, Portogallo e Amsterdam. Ha stabilito una carriera in Libano e nel mondo arabo, promuovendo la causa dell’opera araba. Ha sviluppato e adattato tecniche operistiche vocali per trovare il posizionamento vocale corretto per preservare la pronuncia araba e la tradizione cantante. Frequentemente esegue le proprie composizioni vocali in concerti.
Al Kawas è attualmente componente del consiglio di amministrazione del “Conservatorio Nazionale Superiore del Libano” e professoressa di canto e composizione d’Opera. È insegnante all’Università libanese ed è coordinatrice accademica e musicale nell’Accademia di insegnanti per la musica a Beirut. È componente del comitato della Sinfonica Nazionale Libanese e dell’Alto Comitato Nazionale di Musica dell’UNESCO. Fa anche parte del Comitato per la Proprietà Intellettuale della Camera di Commercio Internazionale. Nel 2005 ha tenuto diverse conferenze nell’Università di Amsterdam. È coautrice di “Metodi per le fasi musicali elementari e intermedie in Libano” (1997/1998) e autrice di “Metodi per la formazione degli insegnanti nelle scuole di musica libanese” (2000).
Si è esibita alla cerimonia di apertura del festival di Tiro, in Libano, e del Festival di Al-Medina, a Tunisi. Il 30 novembre 2006 ha cantato insieme a José Carreras a Dubai, in occasione del secondo anniversario del “Dubai International Financial Centre”, accompagnata dalla City of London Sinfonia Orchestra diretta da David Giménez Carreras e Brad Cohen. Il 19 febbraio 2007 ha cantato alla presenza del presidente Jacques Chirac all’IMA di Parigi. Nell’aprile 2008, ha chiuso il quinto Festival di Musica e Arte di Abu Dhabi, accompagnato dalla Bolshoi Theater Symphony Orchestra. Molte delle sue composizioni ispirate alla musica andalusa sono state premiate al Festival con José María Gallardo Del Rey sulla chitarra.
Partner
Zico Kouse. Nel 1999, Beirut è stata scelta per essere la Capitale Culturale del Mondo Arabo; questo riconoscimento ha coinciso con la fondazione di Zico House, organizzazione della società civile per la cultura e lo sviluppo. Zico House è sempre più associata alle arti e presto è diventato il luogo dove si sono svolti eventi culturali. L’intero edificio divenne una casa per le organizzazioni sociali, giovanili e culturali.
Dal 1999 sono state ospitate 250 attività come: mostre, letture poetiche, installazioni, dibattiti, proiezioni video, spettacoli, teatro, concerti, workshop. Lo sforzo culturale avviato da Zico è stato quello di sostenere le creazioni artistiche e le attività di sviluppo delle organizzazioni della società civile, tutte congiunte nello stesso luogo: opere d’arte, progetti studenteschi, prove teatrali, mostre di pittura, installazioni, nonché spazio per lo sviluppo di progetti sociali, associazioni e istituzioni civiche.
L’obiettivo di Zico House è sempre stato quello di diventare un importante centro culturale per la città.
Il Beirut Street Festival è stato fondato nel 2002 dalla Zico House e finanziato dall’Unione Europea, con il contributo di molti paesi europei e della regione. Rappresenta la sua città, un melting pot delle culture occidentali e orientali.
Mawsam è stato un progetto sviluppato con i paesi dell’UE (Spagna, Italia e Francia) per quattro anni dal 2004 al 2006. Zico sviluppa attività di interesse per i bambini (spettacoli di burattini e pagliacci) e studenti (proiezioni cinematografiche, concerti e conferenze).
Anton Stadler, nata nel 1998, è un’associazione culturale non politica, senza scopo di lucro. Il suo scopo è quello di promuovere attività riguardanti l’arte, la cultura, il turismo, la protezione dell’ambiente e il patrimonio, agendo a livello locale, nazionale e internazionale.
Anton Stadler è un organismo professionistico operante in campo musicale, artistico e culturale nel territorio del Sulcis Iglesiente, Sardegna. Fin dalla sua istituzione, la sua mission è costituita dalla promozione e valorizzazione della musica in tutte le sue forme e generi. Ciò è reso possibile, da un lato, attraverso l’attività concertistica, l’organizzazione di importanti rassegne, e laboratori didattici; dall’altro, attraverso la produzione di spettacoli ideati dall’Associazione, distribuiti stabilmente nel territorio nazionale ed europeo.
L’associazione, infatti, ogni anno presenta al pubblico prestigiosi festival dedicati alla musica, spettacoli di compagnie ospiti ed importanti eventi musicali, contribuendo a creare, nell’insieme, un’offerta artistica e culturale di grande valore per l’intero territorio del Sulcis Iglesiente e della Sardegna.
I principali appuntamenti sono il “Festival Internazionale Musica da Camera”, dedicato in prevalenza alla musica classica, e “ARTango&jazz Festival”, totalmente dedicato al tango e alla musica jazz.
Guidata dal direttore artistico Fabio Furia, l’Associazione, nel corso della sua intensa attività, ha stretto importanti collaborazioni con Enti Pubblici, quali la Provincia di Carbonia Iglesias e i Comuni del territorio, nonché con le fondazioni e i teatri, come ad esempio la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari ed il Teatro Centrale di Carbonia, riuscendo in tal modo a divenire un collettore strategico fra le realtà imprenditoriali locali, le organizzazioni no profit e le altre associazioni culturali.
Il Comune di Iglesias rappresenta il centro nervralgico del Sulcis Iglesiente, sud-ovest della Sardegna, sia per il suo ruolo culturale che politico. La ex miniera di Monteponi, una delle aree selezionate per la realizzazione dello spettacolo, rientra nel territorio di Iglesias, co-capitale della provincia di Carbonia-Iglesias e seconda comunità più grande dell’area. Nel periodo della dominazione spagnola, Iglesias è stata una delle più importanti città reali della Sardegna. È anche sede di Curia episcopale. Fu un centro di un importante distretto minerario dove venivano estratti piombo, zinco e argento. Il Comune di Iglesias si è sempre impegnato nella promozione della cultura e delle tradizioni locali con l’obiettivo di sviluppare e svolgere attività nel quadro di diverse aree archeologiche e storiche, come le miniere abbandonate, i vecchi edifici, al fine di salvare l’eredità del passato e renderlo utile per la comunità.