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Allai 26, 27 settembre | Busachi 28, 29 settembre | Samugheo 30 settembre, 1 ottobre

Quanto è importante parlare di ruralità in quest’epoca di innovazione, nuove tecnologie e spostamento verso i grandi centri? Provano a rispondere esponenti del mondo politico, culturale e imprenditoriale sardo e nazionale nel corso di EcoRurality-Qi, il festival organizzato dai comuni di Allai, Busachi e Samugheo, in programma dal 26 settembre al primo ottobre 2023.

Il Festival è maturato nell’ambito del workshop internazionale di progettazione del paesaggio EcoRurality, realizzato ad Allai tra il 2009 e il 2011, da cui derivò la costruzione della famosa Casa sull’albero.

Le serate del festival. EcoRurality-Qi si propone come un percorso all’interno dei territori, delle tematiche e della socialità. Le sei serate – due per ognuno dei tre Comuni ospitanti – saranno all’insegna dei momenti di confronto tra gli attori istituzionali, culturali, sociali ed economici sul grande tema dell’Ecoruralità, dell’arte come strumento di tutela dell’identità e sulla possibilità di immaginare una nuova imprenditorialità, innovativa e vicina ai territori rurali. Dibattiti, laboratori e presentazioni sulle piazze e nei principali siti di interesse culturale e storico, a conferma di un tessuto sociale vivo e orgogliosamente pulsante. E ancora: momenti musicali, proiezioni e spazi per la convivialità enogastronomica.

Tra gli ospiti presenti, Valeria Satta, Assessora dell’Agricoltura della Regione Sardegna, il filosofo Silvano Tagliagambe, il regista Enrico Pau, l’imprenditrice culturale Francesca Sassu, l’artista Maria Jole Serreli, gli autori Renzo Cugis e Alessandro Spedicati e Emilio Casalini giornalista, conduttore televisivo e radiofonico che sulle reti RAI racconta il valore della bellezza dei territori.

EcoRurality-Qi è un’iniziativa realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, su un progetto che vede capofila il Comune di Allai e che coinvolge, oltre alla stessa Allai, le amministrazioni di Busachi e Samugheo con un programma curato dall’agenzia 37Comunicazione.

Il programma. Si inizia il 26 settembre ad Allai dove alle 16:30 nella Casa sull’albero, riaperta per l’occasione e che costituisce la prima struttura pubblica di questo genere in Italia, si terrà un’anticipazione della cerimonia inaugurale con le autorità politiche locali, regionali e delle autorità scolastiche. E proprio in questo scenario, accanto alla Casa sull’albero che fu inaugurata con una esibizione di Paolo Fresu, si terrà il concerto di Marcello Peghin e Salvatore Maltana per Insulae Lab, il centro di produzione della musica jazz e della creatività ideato, firmato e fortemente voluto dall’associazione Time in Jazz, con la direzione artistica di Paolo Fresu.

A partire dalle 18.30 ci si sposta in paese dove in piazza Sant’Isidoro il festival sarà aperto alla presenza di Antonio Pili, Sindaco di Allai, Valeria Satta, Assessora dell’Agricoltura, Regione Sardegna, Giuseppina Cireddu, Servizio sviluppo dei territori, Assessorato dell’Agricoltura, Regione Sardegna e dell’artista Carlo Salvatore Laconi ideatore del progetto Ecorurality.

“La frequenza con la quale vengono riproposti oggi i temi dell’ecoruralità e della ruralizzazione delle città è la conseguenza del tramonto ormai irreversibile di un’illusione: quella, propria anche del Movimento Moderno, secondo la quale il miglioramento dell’urbs, della città costruita e compatta, con le sue strutture e i suoi servizi, determina il miglioramento della civitas, dello spirito di comunità e della coesione sociale”. Da queste premesse muove l’incontro centrale della serata che vedrà, dalle ore 19, il giornalista Vito Biolchini dialogare con il filosofo Silvano Tagliagambe “(…) occorre tener conto – dice Tagliagambe – del fatto che le aree interne oggi sono sempre più inserite nella società e nell’economia regionale, nazionale, europea e globale. Lo sguardo locale e le strategie definite a partire dai luoghi vanno, di conseguenza, necessariamente integrate con una visione olistica. Si deve cercare di essere contemporaneamente cittadini del mondo e cittadini di luoghi determinati, di cui prendersi cura, difendendone le risorse vitali e le qualità relazionali (ospitalità, sicurezza, fecondità culturale)”. 

Gli appuntamenti riprendono alle 21.30 in Piazza Balli Sardi con il reading letterario Ti tiro una foto di e con Lele Pittoni e Renzo Cugis. Lo spettacolo nasce dal libro Miti e ulteriori leggende di un’altra Sardegna Cartoline semiserie da un’Isola bizzarra, degli stessi Pittoni e Cugis. Sul palco un susseguirsi di racconti tragicomici accompagnerà gli spettatori in un ironico viaggio “ai bordi di periferia”, capace di attraversare in maniera insolita e originale feste paesane, i boschi del fantomatico paese di Cancarau e un ristorante gourmet dove due protagonisti si sfideranno tra griglie roventi, schizzi di aceto balsamico, spirali di salsicce e granella di mandorla.

Mercoledì 27, seconda giornata ad Allai dove, dalle 18:30 in piazza Sant’Isidoro, la giornalista Susi Ronchi dialogherà sull’attuale e dibattuto tema del rapporto tra paesaggio e comunità energetiche e sullo spopolamento dei territori. Lo farà con Federica Romano, esperta di certificazione dei paesaggi rurali storici italiani e consulente Programma Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) della FAO, e con il Sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis. All’incontro parteciperanno anche i Dirigenti scolastici di Samugheo e Simaxis, Serafino Piras e Giuseppe Scarpa che interverranno sul tema dei servizi scolastici nei territori rurali.

La seconda parte dell’incontro affronterà i casi di due professionisti che hanno fatto la scelta di lasciare la città prediligendo la dimensione rurale. Si tratta di Alessandro Spedicati e Giovanni Gusai. Spedicati, storica voce e frontman della band cagliaritana Sikitikis, conclusa l’esperienza musicale ha dato vita, nel Sinis, al progetto editoriale Una vita quasi country trasferendosi dalla città alla campagna e raccontando sui social questa scelta. Come in cielo, così in mare è invece il romanzo d’esordio del nuorese Giovanni Gusai, che getta un ponte sull’incomunicabilità tra generazioni, tra chi è partito e chi è rimasto. Una storia che parla di appartenenza, distanze e coraggio a dei giovani sempre in viaggio, lontani da un’isola che muore spopolandosi.

Il programma di Allai sarà chiuso, a partire dalle ore 21:30, in piazza Balli Sardi, dalla proiezione del film L’ombra del fuoco, diretto da Enrico Pau. Una tragedia ambientale ma non solo che ha colpito la regione del Montiferru nel 2021, una ferita profonda, una tragedia collettiva. “Eppure – scrive il regista – in mezzo a quella desolazione si sente inaspettato il canto delle cicale. Con una piccola troupe abbiamo seguito per un anno le stagioni del fuoco, ascoltato le voci, sentito i canti, assistito, dopo il dolore, al miracolo della natura che rinasce”. Al termine della proiezione Enrico Pau incontrerà il pubblico.

Per la seconda due giorni il festival si sposta giovedì 28 a Busachi dove si inizia alle 18:30 con i saluti del Sindaco Giovanni Orrù. Si entra subito nel vivo del programma con la cantante e conduttrice Claudia Aru che coordinerà un incontro che vedrà insieme diverse esperienze legate alla progettazione e produzione di attività artistiche in cui la Sardegna e i suoi piccoli centri diventano luoghi di produzione o di residenza per artisti innovativi. Parleranno Sandra Ennas, di Sardegna Ricerche, Francesca Sassu, artefice di Noce Fresca, un progetto internazionale di residenze artistiche operante a Milis, l’artista Maria Jole Serreli che traccia con le sue opere legami molto forti tra la tradizione e il contemporaneo, l’artista e progettista Carlo Laconi Salvatore III del “Paesaggio Glocal”, Pietrina Atzori, una “fiber artist” contemporanea che lavora con le fibre naturali, artificiali e di recupero e che con il suo lavoro realizza opere di installazione anche urbane, performance e arte partecipativa.

Dopo la pausa dedicata alla degustazione di prodotti tipici dell’agroalimentare, si riprende alle 21:30 con il concerto dei Reverendo Jones che chiuderà la serata. Il cantante cagliaritano, pseudonimo di Antonello Pusceddu, si esibirà in un live che riassumerà tutta la sua carriera. 

Venerdì 29 dalle 18:30 e con la conduzione del giornalista Nicola Muscas un interessante focus sull’impatto che i festival hanno nella valorizzazione delle aree interne. Ne parleranno il musicista Simone Pittau direttore artistico del Culturefestival, Davide Peddis presidente dell’associazione Scienza Società Scienza, organizzatrice del Festival Scienza, unico esempio in Sardegna di un festival dedicato alla divulgazione scientifica e Francesca Casula, organizzatrice dei festival Éntula e Liquida. La due giorni di Busachi si concluderà, dalle 21:30, con la sfilata organizzata da City & City.

Dal 30 settembre al 1 ottobre, il festival si sposta a Samugheo, tra la piazza Repubblica e la Casa Serra, per le due giornate conclusive. Si inizia alle 18:30 con i saluti istituzionali del Sindaco Basilio Patta e si entra subito nel vivo con l’antropologa Alessandra Guigoni che dialogherà con un folto numero di ospiti: una rappresentanza di imprenditori innovativi rappresentati da Simlinks che presenta la startup MicroCHOC che coniuga cioccolato e innovazione tecnologica, Giampietro Tronci del Progetto Barega nato per diffondere una nuova consapevolezza e nuove opportunità legate al tema dell’abitare, il bioarchitetto Franco Urgu creatore del progetto di ospitalità diffusa BisosDhea Mather laboratorio di cosmesi naturale che utilizza il latte d’asina, Erica Saderi del Pastificio senza glutine, Carlo Sanna del laboratorio di artigianato tessile sardo SART APP. Insieme a loro Jessica Cani, creatrice di Sardegna Quanto Basta, che interverrà per parlare di quanto la comunicazione aiuti la valorizzazione delle eccellenze.

Dopo la consueta pausa, alle 21:30 per le vie di Samugheo si terrà il concerto itinerante della SeuinStreet Band. Nata nel 2019 dalla Banda Musicale Gioacchino Rossini, la SeuinStreet Band, conta circa 40 strumentisti. Sono per lo più giovanissimi e provengono dalla scuola fondata dall’associazione culturale che si lega alla banda centenaria, attingendo ad esperienze di un patrimonio musicale sterminato.

Domenica 1 ottobre si inizia alle ore 17. L’apertura della giornata conclusiva del festival è affidata alla lectio magistralis di Emilio Casalini, conduttore televisivo, giornalista, scrittore e progettista culturale. Emilio Casalini è un conduttore televisivo, giornalista, scrittore e progettista culturale.

Dopo 20 anni di inviato in RAI per programmi d’inchiesta tra cui Report con cui ha vinto il premio Ilaria Alpi nel 2012, dal 2014 si occupa di strumenti di narrazione del patrimonio materiale e immateriale e di valorizzazione delle identità dei territori. Ha scritto il libro “Rifondata sulla Bellezza” diventato poi un programma radiofonico per RAIRADIO3 “Bella Davvero” e un programma televisivo per la prima serata di RAI3, “GenerAzione Bellezza” giunto alla terza edizione.

Su questi temi insegna alla 24ore Business School, all’università Bicocca di Milano e Tor Vergata di Roma, ed è consulente per la narrazione dei territori per amministrazioni pubbliche, locali e regionali. Dal 2019 è il direttore creativo del progetto di valorizzazione del territori attraverso la comunità: sciacca5sensi.it

A seguire, Emilio Casalini sarà anche ospite dell’appuntamento condotto da Alessandra Guigoni che vedrà sul palco Fabrizio Frongia in qualità di rappresentante dell’associazione di volontariato Imago Mundi, coordinatrice del progetto Monumenti Aperti, e Fabio Pinna, Professore associato di archeologia all’Università di Cagliari.

La due giorni di Samugheo è organizzata in coincidenza con la seconda edizione di Mojos e Marigas, manifestazione dedicata ai prodotti della tradizione agroalimentare del Mandrolisai.

Il tema. Vista la crescente attenzione del dibattito pubblico su nuove tecnologie e A.I., legate alle grosse aziende e ai grandi centri, immaginare un festival che parla di intelligenza del territorio e dei piccoli centri è già di per sé andare controcorrente. In un mondo in cui la manualità del lavoro e la relazione tra uomo e natura vanno verso l’indebolimento, parlare di ruralità e di idee per salvaguardare questa relazione si trasforma in un gesto rivoluzionario. Intelligenza naturale, quindi: non semplicemente in aperto contrasto con il dibattito pubblico e l’andamento tecnologico globale, bensì capace di immaginare un mondo altro, più attento ai contesti e alle vite di periferia, più presente nei centri in cui si conservano i saperi e i gesti che ci hanno formato per quelli che siamo. Un tornare alle radici per capire che è da lì che devono partire le idee (e le nuove tecnologie) per salvaguardare gli ecosistemi che necessitano di nuova linfa vitale. In questo senso è importante il Qi: il risultato di tutte le conoscenze, le competenze e la creatività – passate, presenti e future – del territorio e della comunità che lo abita.

Il territorio. I tre Comuni fanno parte della provincia di Oristano, tra i territori storici del Mandrolisai e del Barigadu. Circondato dal verde e dai paesaggi rurali dal grande impatto, il territorio conserva le proprie radici e la propria vocazione agropastorale. Al loro interno, nuove iniziative e giovani volenterosi si impegnano quotidianamente per contribuire alla crescita del territorio, in controtendenza rispetto ai fenomeni contemporanei che minacciano l’intera isola, su tutti quello dello spopolamento.

Gli obiettivi. EcoRurality-Qi è un progetto che punta alla creazione di uno spazio di condivisione. Uno spazio in cui scambiare e far germogliare idee, in cui riflettere sullo stato dell’arte dei piccoli centri e su come produrre nuovi approcci innovativi per salvaguardarli. Obiettivi, questi, da perseguire grazie alla visione degli ospiti che, durante le serate, condivideranno le proprie esperienze e i propri punti di vista. Il frutto di queste sei serate di dialogo costituirà il manifesto condiviso del territorio. Un modo, questo, per dare valore alla rete di relazioni che si verrà a creare grazie al progetto e, inoltre, per far crescere dei cittadini attivi e consapevoli.

L’iniziativa  è finanziata con: Legge Regionale n.1 del 21 febbraio 2023 (Legge di stabilità 2023), tabella D. Legge Regionale n.2 (Bilancio di previsione 2023/2025) – DGR 13/24 del 6 aprile 2023.

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