Un vero e proprio percorso salutistico con l’ambizione di indicare un modello di estetica della vita attiva per contrastare l’invecchiamento patologico e presentare l’anziano come risorsa.
E’ questo in estrema sintesi il contenuto del libro scritto a sei mani dal Roberto Pili (Presidente della Comunità Mondiale della Longevità), Ignazio Argiolas (Docente del Centro Federale di Firenze Coverciano) e Mauro Piria (Segretario Regionale e Consigliere Nazionale della Società Scientifica Italiana di Medicina e Fisica Riabilitativa SIMFER) dal titolo “Casa Campidanese – Luogo elettivo per l’invecchiamento elettivo in Sardegna” che sarà presentato mercoledì 9 agosto alle ore 19,30 presso Casa Frau a Pula con il coordinamento di Andrea Loviselli dell’Università di Cagliari.
Gli autori in questo volume dedicato a Valerio Piroddi di 111 anni, l’uomo più longevo d’Italia, sintetizzano alcune loro esperienze professionali e di ricerca sul tema del rapporto tra benessere, invecchiamento e attività fisica. La scelta di un approccio integrato che coniuga le esperienze professionali mediche, dello Specialista di Medicina Generale, quelle dello Specialista di Fisiatria e di attività fisica adattata, con quelle pluriennali nel campo dello Sport professionistico, rappresenta quel valore aggiunto di questo elaborato e afferma l’ottima integrazione di discipline che privilegiano e promuovono il benessere.
“L’inattività fisica ed il sedentarismo nella popolazione anziana rappresentano uno dei fattori che contribuiscono alle epidemie di malattie croniche che pesano sulle popolazioni dei paesi avanzati – sottolinea Roberto Pili – è provato scientificamente quanto l’attività fisica produca effetti positivi in termini di salute lungo tutto l’arco dell’esistenza e, generalmente negli anziani”
La promozione dello sport, delle attività fisiche, abbinata alla cura dell’alimentazione e al mantenimento di una gratificante attività sociale si traduce nell’’asset vincente per promuovere la salute in età avanzata e può contribuire alla sostenibilità della spesa economica del sistema socio sanitario.
La prevenzione in sintesi secondo il lavoro dei ricercatori risulta l’arma vincente per sconfiggere il decadimento psico-fisico. “Agendo in una fase precoce – precisa Mauro Piria – si possono ottenere risultati tali da modificare, a lungo termine, il carico assistenziale e l’impegno economico dovuto alla cura degli anziani e soprattutto avremo non solo più anziani, ma più anziani felici.”
Un progetto questo che come un seme si può radicare sul terreno ed evolvere. “I risultati raccolti in questo volume – dichiara Ignazio Argiolas – hanno scopo di consentire al lettore di procurarsi, da un’unica fonte, la conoscenza scientifica completa anche di quelle parti pratiche che connotano lo sviluppo della Ginnastica dolce per la Terza Età e quelle attività individuali e di gruppo capaci di sviluppare quello stato di benessere che la OMS chiama “Salute.”
Nel testo si riassume un vero e proprio progetto di salute che rientra tra gli impegni della Comunità Mondiale della Longevità, si tratta d una modifica concreta dello stile di vita di un gruppo di anziani sardi, altrimenti votati all’iposedentarismo praticata nella Casa Campidanese, la Domus Sarda per eccellenza dove è andata maturando nei secoli l’originale “Arte di Vivere a Lungo e in Salute” che ha fatto dei Sardi uno dei popoli più longevi al mondo.
“Quando questo impegno si sposa con la competenza di specialisti della “Salute” e del “ Movimento” scatta una sorta di fucina alchemica in grado di sprigionare energie capaci di cambiare la vita – conclude il Presidente della Comunità Mondiale – qui parliamo della realizzazione di una vera dieta salutare, dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιτα, dìaita, «modo di vivere».
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