I messaggi di Mosaico per Procida sono arrivati chiaramente ed hanno perdurato fino ad oggi dal 1 settembre di due anni fa…
Da soli si va più veloci, assieme si va più lontano. Il network di cantine, ristoranti, imprenditori dell’agroalimentare e del packaging ha funzionato, le relazioni umane sopra ogni cosa.
Una ferrea volontà di promuovere e valorizzare il territorio, senza secondi fini, non necessità di compromessi o permessi.
Come sosteneva il grande nolano, non è la materia che genera il pensiero ma il Pensiero che genera la materia.
Insomma, Mosaico per Procida si è rivelato un progetto tanto francescano quanto eversivo ed è stato interessante, malgrado tutti i pronostici contrari e le correnti avverse, come il primo vino a celebrare una capitale della cultura sia diventato tale, inaugurando l’umanesimo del vino stesso.
Le innumerevoli degustazioni ufficiali con l’Associazione Italiana Sommelier e non solo, oltre che le uscite in pubblico al MAVV Wine Art Museum, al Vinitaly di Verona, campeggiando in tre padiglioni e una trentina di stand, al Mediterranean Wine Art Fest al Complesso Monumentale di san Domenico Maggiore a Napoli, al Macellum di Pozzuoli e al Merano Wine Festival, hanno decretato tanto il successo enologico di Roberto Cipresso che quello progettuale di Gaetano Cataldo, spintosi ben oltre il limite ed ha saputo gettare il cuore ben oltre l’ostacolo, di qualsiasi cosa si sia trattato. Le autorità politiche, oltre che del mondo della cultura e dello spettacolo, ad essere state raggiunte dalla bottiglia in formato magnum, sono state tante, ma a noi piace citare il dono fatto a Francesco Bergoglio e la Jéroboam dedicata a San Gennaro in ricordo di Procida Capitale 2022. È stato proprio un “Incanto diVino”, potremmo dire, citando l’opera d’arte di Carolina Albano che ne è divenuta l’etichetta.
Ragguardevole per la bottiglia celebrativa l’essere stata oggetto di tesi universitaria ad un corso di wine marketing e rientrare tra le tematiche del Museo Virtuale della Dieta Mediterranea.
In coda al 2023 non sono mancate le occasioni a Mosaico per Procida per attestare il buono e il bello che lo ha contraddistinto: Identità Mediterranea lo ha portato a Procida, per cui tutto è nato, alla Festa del Vino che non vi si celebrava da anni e che ha avuto luogo nel giorno dell’Immacolata, lo ha offerto ad un pranzo di beneficenza per la Caritas procidana, tenutosi il giorno successivo presso il ristorante Albatros, proprio dopo la celebrazione della consegna della bandiera di Città del Vino, alla presenza del sindaco Raimondo Ambrosino e dell’assessore Leonardo Costagliola, officiata dal presidente nazionale Angelo Radica. Salpata dall’Isola di Arturo, Identità Mediterranea è approdata verso un altro appuntamento: il 14 dicembre scorso, grazie ad un’idea di Francesco Di Martino, la piccola associazione culturale fondata da Gaetano Cataldo, ha presenziato alla cena di beneficenza organizzata, entro il progetto Punch Art Helps People, al ristorante La Gare di Pompei. In tale occasione è stata donata una bottiglia magnum di Mosaico per Procida a Giuseppe Peroziello, presidente dell’associazione onlus Live for Africa, di modo che, come per March of Dimes, possa essere battuta all’asta per finalità benefiche. Infine, la stessa Identità Mediterranea ha partecipato anche alla manifestazione per la consegna della bandiera delle Città del Vino a Pozzuoli e, in segno di buon auspicio, ha fatto dono di un magnum della celebre bottiglia al capoluogo flegreo, consegnandola nelle mani dell’assessore Titti Zazzaro.