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Tutti sanno che sono sommelier professionista di scuola AIS e pertanto credo sia più opportuno che parli in prima persona nel tentativo di redigere un pezzo gradevole ed aderente alla realtà, evitando di nascondere il mio personale e duplice coinvolgimento: infatti, oltre ad essere un membro dell’Associazione Italiana Sommelier, rappresento Identità Mediterranea, associazione che ho creato nel 2016 e che a sua volta ha ricevuto il patrocinio morale dell’AIS Campania per mezzo di Nicoletta Gargiulo, su avallo unanime della presidenza nazionale e quindi di Antonello Maietta, inoltre ho un palese legame con Mosaico per Procida in quanto ne avrei diretto il progetto in prima persona, non senza l’aiuto di Roberto Cipresso, delle 26 cantine e di tutti i partner.

Tutto ciò per dire che non è poi così colpevolmente soggettivo avere il bene di scrivere questo pezzo con il cuore colmo di gratitudine verso tutti coloro che oggettivamente hanno contribuito alla realizzazione o, se preferite, alla co-creazione di un progetto che, per quanto nobile, era dato già per spacciato. È con sincerità, affetto e cognizione di causa che desidero ringraziare il primo sommelier, anzi sommelière che ha effettuato una libera donazione per aiutarci a conseguire i fantastici risultati che oggi sono, evidentemente, sotto gli occhi di tutti…

Lei è Adele Munaretto è salernitana di nascita e flegrea di adozione. La sua carriera professionale la porta dapprima ad essere logopedista e successivamente proprietaria e coordinatrice di un centro di riabilitazione del linguaggio per bambini; dopo i suoi primi trent’anni si avvicina al mondo del vino e si tuffa appieno nel mondo dell’Associazione Italiana Sommelier di Napoli, diventando sommelier e più recentemente degustatore ufficiale. Tra i suoi interessi principali primeggia l’enogastronomia, la scrittura creativa e la promozione dei Campi flegrei, editando articoli su alcune riviste e sul suo blog ironicsommelier. Adele ama quindi divulgare il buon cibo ed il buon vino in chiave leggera e accessibile a tutti.

Dopo di lei naturalmente è giusto citare altri colleghi che ho incontrato lungo la strada che ha portato Mosaico per Procida a diventare, oltre che famoso a livello nazionale, oggetto di studio, fino a rientrare in una vera e propria tesi di laurea sul wine marketing internazionale a firma di Giovanna Agnello.

Il secondo collega ad aver sposato la causa è il pomiglianese Gianni Riccio. Ci siamo conosciuti grazie alla complicità di un semplice cartone di vini Alois, tessera casertana del nostro Mosaico, che stavo portando ad un’attività sul vino a Castel dell’Ovo. In pratica Gianni credeva vi fossero i vini rispondenti alla confezione e invece, con somma sorpresa, ha scoperto che vi erano contenute le bottiglie celebrative che Roberto Cipresso ha realizzato per Procida Capitale 2022. Per mantenersi durante il corso di studi che lo ha portato a diventare ingegnere meccanico, Gianni si è avvicinato al mondo della ristorazione e, quella che dapprima era una necessità, poi è diventata una grandissima passione, una passione che dopo 20 anni ha continuato ad alimentare la sua sete di conoscenza, spingendolo quindi a conseguire il diploma dell’AIS, rientrando tra l’altro nei gruppi di servizi. Tra i suoi hobbies ci sono i viaggi e la frequentazione delle persone che lo circondano, pure loro legate alla gran parte dei suoi interessi. Come ogni campano, va fiero del suo territorio, dei prodotti d’eccellenza tipici di questa regione e di poterli raccontare. Gianni è un professionista del vino che oggi rappresenta diverse aziende vitivinicole di diverse aree della Campania.

Last but not least…

Marco Starace è ischitano verace e sommelier dal 1995, ha ricoperto da dodici anni la funzione di delegato, per 4 anni quella di membro della Giunta Nazionale e da altri 4 in funzione di consigliere nazionale. Nell’Associazione Italiana Sommelier, sia regionale che nazionale, ha ricoperto diversi ruoli ed incarichi, dai rapporti tra associazione ed enti pubblici, fino a membro del comitato per la valorizzazione della viticoltura in Campania; inoltre è anche stato promotore del percorso didattico “Il Sommelier del Sigaro”. È stato anche redattore della Guida ai Vini della Campania nelle prime edizioni e redattore di articoli sulla rivista associativa Vitae. Per anni ha seguito, in qualità di vicepresidente della Strada dei Vini e dei Sapori dell’isola d’Ischia, progetti legati alla viticultura eroica. Dirige un boutique hotel ed un bistrot legato ai cibi ed ai vini del territorio. Tra i suoi motti preferiti c’è il seguente: non esistono progetti impossibili, solo uomini incapaci. Devo dire che, anche se Marco si è piazzato al terzo posto in classifica, ha cominciato ad amare Mosaico per Procida ben prima dell’imbottigliamento ed, assieme a Tommaso Mascolo, è stato tra i primi specialisti ad assaggiarlo, prodigandosi persino al Vinitaly a promuovere una degustazione di grandissimo stile presso lo stand del Club Amici del Toscano e che ha riscosso grande successo.

Detto questo l’AIS, da quando ha conferito il patrocinio morale ad Identità Mediterranea, ha da sempre sostenuto il progetto, partecipando a tutte le iniziative che sono state realizzate fino ad ora e con il contributo di tutte le delegazioni in quanto le degustazioni ufficiali di Mosaico per Procida sono officiate nelle singole province proprio dai delegati di quei comprensori a cui va il mio ringraziamento, non ultimo a Tommaso Luongo, neopresidente eletto dell’AIS Campania, che ha tenuto ultimamente il wine tasting a Villa di Livia a Pozzuoli.

Insomma, è proprio il caso di dirlo: quando Mosaico per Procida chiama l’AIS risponde. Questo è quello che io chiamo Umanesimo del Vino!

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