Dopo il successo degli eventi del 4 e 5 settembre, ritorna in data 18, 19 e 20 settembre il QuFestival. Quando tutte le donne del mondo. Critica. Poesia. Scienza. Multicultura, con la direzione artistica di Bastiana Madau. Il festival delle autrici è sostenuto dal Comune di Orani, dalla Fondazione di Sardegna, dal Nuovi Scenari, il Museo Nivola, la Pro Loco di Orani e la Scuola di musica “Costantino Nivola”.
Venerdì 18 settembre, alle ore 19, nel parco del Museo Nivola, la protagonista dell’evento “Mosul e altre poesie” sarà la poeta e musicista Donatella Cheri, che dialogherà con la giornalista Alessandra Pigliaru e accompagnerà, suonando dal vivo, le letture dell’attrice Valentina Loche.
Donatella Cheri, dopo gli studi classici e il Diploma in flauto traverso al Conservatorio di Sassari, si Laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Firenze, città in cui vive e insegna Letteratura e Storia. Collabora con artisti di varie estrazioni, tenendo concerti in formazioni cameristiche e come solista per enti e associazioni in Italia e all’estero, spaziando dal repertorio classico al contemporaneo. Per Aletti ha pubblicato nel 2019 il libro di poesie Il ladro di peperoni. La raccolta si è classificata al quarto posto al IV Premio Letterario Internazionale Maria Cumani Quasimodo.
Sabato 19 settembre, alle ore 19, in piazza Mazzini (Su Postu), l’evento “Biblioteche perdute” vedrà come protagonista la scrittrice Adania Shibli, accompagnata dall’arabista Monica Ruoco, docente Ordinario di Lingua e Letteratura Araba presso il Dipartimento Asia Africa e Mediterraneo dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. L’incontro sarà accompagnato dalle letture e musiche dal vivo a cura dell’attrice teatrale Maria Giovanna Ganga e del Maestro Mauro Usai.
Adania Shibli è considerata una delle più importanti scrittrici contemporanee dei Territori occupati. Nasce nel 1974 in un villaggio al confine israeliano nell’alta Galilea; ha studiato comunicazione, regia cinematografica e giornalismo; lavora nel campo delle arti visive e collabora con l’al-Hakawati Theater di Gerusalemme e il Sakakini Cultural Centre di Ramallah. È una delle autrici comprese nell’elenco dei giovani scrittori di lingua araba più promettenti individuati dal progetto Beirut39. In Italia sono state tradotte e pubblicate due sue opere: Sensi (Argo, 2007) e Pallidi segni di quiete (Argo, 2014).
Domenica 20 settembre, alle ore 19, chiuderà il QuFestival la nota, interessantissima scrittrice Savina Dolores Massa, invitata con la critica Anna Maria Capraro a dialogare sul tema della sua “Scrittura immaginifica”. Nell’occasione sarà presentato anche l’ultimo libro dell’autrice, Lampadari a gocce, dato recentemente alle stampe dall’editore Il Maestrale.
Gli spazi di accoglienza del pubblico del QuFestival sono predisposti secondo le norme antiCovid. In caso di maltempo gli eventi si sposteranno nei locali dell’ExMà.