Mastroberardino è sinonimo di enologia campana nel mondo, merito conquistato dall’esistenza di questa cantina dalla prima metà del ‘700 col lavoro costante di ben dieci generazioni. Una cantina che non ha quindi bisogno di presentazioni e che, indipendentemente da dove oggi lo Spirito del Taurasi e la sua più genuina interpretazione risiedano, è stata il motore della ripresa economica irpina ed il baluardo alla salvaguardia dei più nobili vitigni di questa terra splendida e generosa.
Le uve Aglianico per la produzione di questo vino emblematico provengono dai vigneti ventennali di Montemarano e di Mirabella Eclano, rispettivamente innestati su terreni argillosi ed esposizione a Sud Est e su terreni franco-sabbiosi con esposizione a Sud Ovest, entrambi posti ad un’altitudine media di 450 metri dal livello del mare, allevati a spalliera con potatura a cordone, con una densità di impianto media pari a 4.000 ceppi per ettaro ed una resa di 1,3 kg per ceppo. La raccolta di queste uve è rigorosamente manuale e la vendemmia avviene tra la fine di Ottobre e gli inizi di Novembre. Lunga maturazione sulle bucce a temperatura controllata a cui segue un affinamento in barrique e fusti di rovere per due anni con altri due anni di affinamento in bottiglia.
Il Taurasi Radici del 2010 indossa una veste di rosso rubino intenso con timidi accenni al rosso granato ed una fitta consistenza. Naso generoso in ampiezza ed intensità nelle note di viola appassita, marasca più che ciliegia, prugna e confettura di mirtilli, attraverso cui si scorge il melograno e la scorza di arancia candita a cui fanno seguito le percezioni del cuoio, del pepe e del chiodo di garofano con una chiusura balsamica da liquirizia lievemente vanigliata ed un elegante tocco cinereo. Al palato il tannino si dimostra tuttavia esuberante con sferzate di freschezza, frutti rossi ed agrumi caratterizzano il sorso appagante senza tradire le aspettative che la grande personalità e la struttura di spessore promettono, chiudendo dunque in sapidità e percezione aromatica intensa da contare per diverse lunghezze. Filetto di agnello marinato ed arrostito con fonduta di carmasciano e salsa di ciliegie.
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