REWIND 007
Enrico Ghezzi, Mi è sembrato di vedere un gatto
“Mi è sembrato di vedere un gatto” è la famosa battuta che Titti pronuncia ogni volta che Gatto Silvestro tenta di avvicinarsi, con un movimento che si vorrebbe agile ma che risulta invece marcato e pesante.
Enrico Ghezzi, invitato da Mario Fortunato nell’ambito delle Ratti Lectures, prende spunto da questa citazione per affrontare quella che definisce “la doppia impostura” dell’immagine cinematografica. Tramite una concatenazione di idee e citazioni che spaziano dalla letteratura alla storia alla televisione, Ghezzi racconta l’illusione dietro l’immagine solo apparentemente mobile e senza limiti del cinema. Questo doppio inganno, però, costituisce la prima occasione in cui il mondo può guardarsi accadere: “Si dice per convenzione che il XX secolo è stato il secolo dell’immagine invece è stato il secolo della registrazione”. Così la storia del cinema diventa la storia dell’umanità che si riprende e si ri-guarda, fino ad arrivare all’ipotesi paradossale che ogni attimo, compreso quello a venire, sia soltanto la ripetizione di qualcosa già accaduto.
Enrico Ghezzi (Lovere, 1952) è un critico cinematografico, scrittore, autore televisivo, conduttore televisivo e regista. Nel 1978 entra in RAI come programmista e inizia a curare il palinsesto cinematografico della Raitre di Angelo Guglielmi. All’interno del palinsesto è l’ideatore di Fuori Orario. Cose (mai) viste (1988), un “contenitore anarchico di immagini” e di Blob (1989), striscia satirica quotidiana composta dal montaggio di frammenti televisivi. L’utilizzo libero e ironico delle immagini all’interno dei suoi programmi lo ha consacrato come uno dei grandi autori della televisione italiana. Ha diretto il Festival cinematografico di Taormina dal 1991 al 1998 e, successivamente, il Festival Il Vento del Cinema a Procida.
REWIND
Il periodo di chiusura temporanea è stato per la Fondazione Antonio Ratti l’occasione per rendere attivo il proprio archivio.
Nel corso dei suoi trentacinque anni di attività, la FAR ha promosso numerosi incontri, conferenze, workshop, seminari e pubblicazioni, invitando alla riflessione esperti di ambiti diversi, dall’arte contemporanea alla storia del tessuto, dall’antropologia alla letteratura fino alla cultura d’impresa. Il progetto Rewind ha come scopo la diffusione e la condivisione di questa straordinaria risorsa. Il materiale selezionato, presentato con cadenza bisettimanale, spazia fra periodi e discipline diverse, offrendo una nuova prospettiva su tematiche e idee ancora attuali.
Guardare indietro, ri-ascoltare, re-imparare diventano così strategie per andare avanti e l’archivio si attiva come strumento fondamentale per immaginarsi nel futuro.