La cultura ha il potere di favorire il bello, il buono e il giusto insito in tutte le cose e nel cuore degli uomini che sanno apprezzarla, sospinti da valori e progetti comuni; probabilmente la vera forza della cultura è quella di rigenerare sé stessa, di riprodursi perché il presente ed il futuro possano essere forieri di una grande bellezza e di iniziative sane.
È quanto sta accadendo grazie alla nomina della graziosa isola di Procida a Capitale della Cultura del 2022, portando finalmente agli onori della cronaca la Campania, la regione ampeloograficamente più ricca, rendendo fieri i suoi abitanti e tutti quelli del Mezzogiorno d’Italia, chiamati pure loro a diventare testimonial di questa grande cultura, immenso bene da tramandare.
È con queste premesse che, da un’idea di Roberto Cipresso, winemaker e scrittore cult di fama internazionale, nasce l’idea di una bottiglia celebrativa che possa dare un senso di coesione e di appartenenza ai produttori di vino in Campania e renderli attivamente partecipi a questo grande evento.
Già autore di grandi progetti inediti, esclusivi e di estrema rilevanza quali il vino per il 150° anniversario della Repubblica Italiana, per papa Giovanni Paolo II e Francesco poi, secondo l’idea di Roberto Cipresso l’unione delle aziende vitivinicole campane si fonderà in un unico grande abbraccio di riconoscenza verso l’isola partenopea, una riconoscenza frutto di senso identitario, cooperazione ed intelligenza collettiva.
I produttori, e sono già in tanti ad aver dato la loro adesione, verranno selezionati in base a criteri specifici attinenti alla tipologia di vite che meglio esprimono, al clima, all’area geografica e, soprattutto, per distinguersi nell’essere ambasciatori virtuosi del loro territorio di appartenenza e per il loro lavoro costante negli anni. Da questo punto di vista sarebbe bello poter immaginare la partecipazione di tutti i protagonisti dell’enologia campana ma l’ultima parola spetterà proprio a Roberto Cipresso, regista della splendida iniziativa e winemaker al di sopra delle parti che, rispetto alla scala di valori precedentemente enunciata, si occuperà di valutare attentamente i campioni che perverranno a Montalcino nella sua cantina sperimentale e sulla base dei quali si decideranno le quote di assemblaggio per questo appassionatissimo abbraccio in forma liquida che inneggerà alla gioia e alla festa che avrà luogo a Procida l’anno nuovo.