Un’arte che fa parte del DNA di una comunità. Prima un oggetto di arredamento e ora anche un prezioso e ambito elemento di design.
Rombi grandi, righe e stelle. Questo è il nome, ispirato ad un tappeto disegnato da Eugenio Tavolara, del corso di tessitura al telaio verticale organizzato dal Comune di Sarule che, con il fondamentale aiuto delle tessitrici del paese, sì terrà a partire da febbraio 2023.
Sarule, paese a forte vocazione artigiana, rinomato per le sue produzioni in pietra, legno e metallo, custodisce ancora viva la tradizione per la tessitura.
È a Sarule che Eugenio Tavolara, durante la sua esperienza all’I.S.O.L.A. (agenzia regionale fondata nel 1957 per mettere le botteghe artigiane in condizione di rispondere alle sfide della modernità) individua in alcune giovani tessitrici un potenziale straordinario di tecnica e creatività, e nei pattern e simili tradizionali il punto di partenza per nuove realizzazioni al tempo stesso identitarie e moderne.
Da quella collaborazione nascono alcuni dei tappeti più belli della produzione I.S.O.L.A.
A Sarule arrivano designer e artisti per collaborare con gli artigiani locali.
A Sarule Nivola fa tessere i suoi arazzi modernisti da esporre a New York.
La stagione eroica dell’ I.S.O.L.A ebbe però breve durata (Tavolara sarebbe morto nel 1963) ma lo spirito dell’iniziativa è rimasto vivo nella comunità locale e un modello di eccellenza a cui guardare oggi, in una nuova prospettiva internazionale.
È proprio dalla storia di questi tentativi, e dalla tradizione secolare della tessitura del paese, nasce la volontà del Comune di Sarule di rivitalizzare l’artigianato attraverso la valorizzazione dell ’eccellenza artigiana come tale e attraverso lo spostamento del focus dall’oggetto al suo artefice, l’artigiano.
“In questi anni di amministrazione, sia pur difficili per via della pandemia, abbiamo investito tempo e risorse per contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio attraverso l’innovazione e la valorizzazione delle pratiche artigiane. Il corso di tessitura, destinato ai Sarulesi – e finanziato interamente con risorse proprie comunali – mira a preservare l’arte antica della tessitura e a stimolare lo sviluppo di nuova impresa sostenibile con il conseguente contrasto al fenomeno dello spopolamento del nostro paese”, ha detto il sindaco di Sarule Paolo Ledda che insieme all’assessore alla Cultura Luca Cheri ha promosso l’iniziativa.
“Il corso di tessitura del Comune di Sarule si inserisce in un progetto di più ampio respiro che vede, da una parte, la volontà di conservare e di tramandare il patrimonio iconografico e tecnico legato al telaio verticale e, dall’altra, grazie al progetto Tempo Artigiano – sviluppato con il designer Giulio Iacchetti e la Fondazione Nivola – punta ad attivare sinergie fra designer contemporanei e artigiani con scambio dei rispettivi know-how in una prospettiva di medio e lungo termine”.
Il design di Tavolara è essenziale, modulare, architettonico, progettuale, ma anche tattile, sensuale, materico, pensato per la vita, al servizio della comunità. È antico e contemporaneo; è sardo, mediterraneo e internazionale. Così dovrebbe essere anche l’artigianato del paese di Sarule se vuole uscire dal ghetto delle produzioni turistiche a buon mercato e entrare nella cultura del craft design”.