PAZZA IDEA – FEMMINILE PLURALE Cagliari, 21-25 novembre 2018 L’edizione 2018 del festival di letteratura e cultura contemporanea e digitale è dedicata quest’anno alla visione femminile nei libri, nel lavoro, nell’arte e nelle relazioni Femminile Plurale: quest’anno Pazza Idea, il festival di letteratura sulla contemporaneità, dichiara subito e senza tentennamenti la direzione che vuole prendere.
Un tema chiaro, quello della visione femminile delle cose, che si articola in un programma particolarmente ricco nella parte letteraria, artistica e performativa. Senza dimenticare il consueto “fil rouge” che lega tutti gli argomenti esplorati: i libri, bussole preziose per orientarci nel presente. Il lavoro e le professioni, l’attualità del femminismo, la visione nelle arti, le testimonianze e le conquiste femminili e della società tutta, la poesia, le grandi voci femminili nella musica e nella letteratura. Storie, narrazioni, il racconto della determinazione delle donne per un tema di grande respiro e attualità.
A Cagliari cinque giornate – da mercoledì a domenica – di incontri, reading, proiezioni, workshop, teatro e cultura digitale a conclusione di un lavoro annuale, panel a più voci e lectio magistralis che compongono il mosaico di Pazza Idea. Femminile Plurale. Il tema di quest’anno privilegia lo sguardo femminile come “altro”, non in contrapposizione, ma in collaborazione con quello che finora è stato l’approccio standard, cioè il maschile. Le donne, quindi, come protagoniste silenti o rivelate dell’arte, della letteratura, del sociale e dei linguaggi moderni; come navigatori del nostro mondo complesso, attraverso le loro testimonianze di vita e professionali.
Si comincia, mercoledì 21 novembre, con un focus importante sulla fotografia con la mostra e l’incontro con la fotografa palermitana Letizia Battaglia, la prima donna in Italia a entrare nella redazione di un quotidiano (“L’Ora” di Palermo), molto nota per i suoi straordinari ritratti di bambine e donne e i suoi reportages di impegno civile contro la mafia. L’incontro apre la sua mostra, che rimarrà allestita per tutta la durata del festival: una esposizione dedicata ai suoi grandi temi, con 30 immagini degli anni della guerra di mafia a Palermo mescolate ai suoi celebri ritratti di bambine, perchè “anche se fragili sono la salvezza, la forza delle nuove donne di domani”.
A seguire, il racconto del lungo, difficile e bellissimo cammino della consapevolezza ed emancipazione femminile nel reading con la grande attrice teatrale Lia Careddu e Luigi Tontoranelli, accompagnati dalle musiche di Safir Nòu, con i brani tratti dalle opere di Angela Davis, Chimamanda Adichie, Virginia Woolf. Un filo rosso di evoluzione e riscatto che parte dalla “stanza tutta per sé” che ogni donna dovrebbe avere, fino ai molteplici motivi per cui tutti, ma proprio tutti, dovremmo oggi essere autenticamente femministi.
Non può mancare l’omaggio alle grandi donne della letteratura e della Storia insieme a Sandra Petrignani, con il suo “La Corsara” – dedicato a Natalia Ginzburg – già candidata al Premio Strega e recente vincitrice del Premio Dessì e le letture di Monica Zuncheddu; e col documentario di Marcella Piccinini “La mia casa e i miei coinquilini”, un ricordo della scrittrice, poetessa e fiera antifascista Joyce Lussu. Quest’anno lo spazio poetico è riservato a Patrizia Valduga e la sua dirompente produzione letteraria, un incontro imperdibile per gli appassionati di poesia e letteratura in generale. La poetessa sarà a Cagliari per un incontro-recital delle sue poesie più significative, appassionate lettere d’amore al mondo.
Uno sguardo particolare sulla società con Violetta Bellocchio e i suoi ultimi libri: il racconto allo stesso tempo contemporaneo e distopico di un’Italia fatta di comunità e violenza, di realtà aumentata dalla tecnologia e desiderio di autarchia, la perdita del senso di comunità raccontate da una delle scrittrici italiane oggi più interessanti. Altrettanto particolare lo sguardo di Melania Mazzucco con “Io sono con te. Storia di Brigitte”, una storia difficile e bella di migrazioni, incontri, rinascite tra l’Africa e l’Italia.
Temi densi, importanti, nel segno dell’attualità, un elemento importante nelle scelte artistiche del festival Pazza Idea. Da sempre, infatti, il festival sceglie con grande attenzione gli intervistatori, esperti e giornalisti che conducono gli incontri: Maddalena Brunetti, Donatella Percivale, Francesca Mulas, Stefano Salis, Yari Selvetella, Renato Chiocca, Alberto Urgu. L’arte, come nelle precedenti edizioni in collaborazione con il Consorzio Camù per il progetto EXMA, è un formidabile “cuore rivelatore” delle evoluzioni della società. Quest’anno Pazza Idea incontra l’artista turca più dissacrante e affermata nel panorama internazionale: Şükran Moral e la sua opera impegnata e modernissima incentrata sulle donne, la lotta per la loro emancipazione, la diversità, la società contemporanea.
Pazza Idea è anche un festival di cultura digitale molto attento alle evoluzioni della comunicazione in generale e nella cultura in particolare, esplorata con l’incontro sulla Comunicazione Digitale della Cultura, protagonisti il giornalista Antonio Prudenzano, la scrittrice e fondatrice della pagina FB “L’ha scritto una femmina” Carolina Capria e la booktuber Ilenia Zodiaco. Di grande interesse anche l’incontro con la scrittrici Francesca Marciano e Irene Di Caccamo col suo libro sulla poetessa Anne Sexton sulla potenza della letteratura, dell’identità e del riconoscimento di sè, dell’uso del linguaggio, sia esso una lingua straniera o quella dei luoghi d’origine. E ancora: Yari Selvetella, con il suo “Le stanze dell’addio”, racconta la storia terribile e necessaria di una perdita che può essere la via imprevista per una rinascita, così come nel romanzo di Nadia Terranova, “Addio fantasmi”, quello col passato è un combattimento “corpo a corpo”, visto da una prospettiva femminile.
Uno sguardo più ampio, quest’anno, è rivolto alla visione femminile del mondo, alle lontananze e alle sfumature dell’identità: l’omaggio ai “Nobel di frontiera”, il filo rosso che unisce Grazia Deledda e il Nobel svedese Selma Lagerlöf (ricordiamo che su 892 premi Nobel assegnati dalla sua istituzione nel 1901, solo 48 sono stati attribuiti a donne e nella sezione Letteratura addirittura solo 14 su 114), raccontate dalla scrittrice Siri Ranva Hjelm Jacobsen e il suo libro “Isola” (Iperborea), insieme allo scrittore Marcello Fois e la studiosa di letteratura scandinava e traduttrice Katia De Marco.
E ancora, l’incontro con la scrittrice Farian Sabahi Seyed e il suo racconto di una identità sospesa tra due religioni, quello dedicato al concorso letterario “Lingua Madre” con Luisa Ricaldone e Marcela Luque- un progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino che da diversi anni dà voce alle donne straniere in Italia – che si concretizza in un premio e in un libro di recentissima uscita.
Il coraggio delle scelte importanti negli incontri con la giornalista di Repubblica, Federica Angeli e il suo libro “A mano disarmata” – il racconto della sua scelta di esporsi professionalmente e personalmente nella lotta contro Mafia Capitale – e con la prima donna magistrato in Italia, Maria Gabriella Luccioli e il suo “Diario di una giudice. I miei cinquant’anni in magistratura” – una testimonianza di volontà ed emancipazione che sarà di grande ispirazione, soprattutto per le più giovani.
Il teatro, formidabile strumento di rappresentazione della realtà, arriva a Cagliari dal Teatro Eliseo con “Processo per stupro”: è la pièce teatrale che rilegge il documentario girato nell’aula di Corte D’Assise del tribunale di Latina nel 1978, durante il processo per la violenza carnale su una diciottenne. Il processo fu visto in tv da 12 milioni di spettatori e rimane un documento indimenticabile non solo per il tema trattato, ma anche per la straordinaria figura dell’avvocata Tina Lagostena Bassi. La giornalista Angela Iantosca, da tempo impegnata sul fronte dei reportages di mafia e le storie di donne contraddittorie, sarà in conversazione con la scrittrice Giusi Marchetta e il suo manifesto femminista in uscita, “Tutte le ragazze avanti!”: il punto sulla situazione del femminismo in Italia, con una particolare attenzione verso le più giovani.
Le trasformazioni delle relazioni nella lectio magistralis della sociologa Gabriella Turnaturi sull’amore e i tradimenti: “Non resta che l’amore. Paesaggi sentimentali italiani” (Il Mulino), già nel titolo anticipa l’indagine sulla pluralità e le trasformazioni dei sentimenti nella contemporaneità. Le grandi donne del Novecento verranno restituite in tutto il loro fascino e lucentezza nel reading-spettacolo di Luca Scarlini, scrittore e performer, e il suo “Il fascino e la gloria – Ritratti di donne italiane del primo Novecento”.
Emozioni e suggestioni nel reading di Neri Marcorè dedicato a Cesare Pavese, in collaborazione con la Fondazione dedicata al grande scrittore: l’omaggio a uno dei più profondi e tormentati cantori della figura femminile della storia della letteratura italiana verrà accompagnato dalle musiche di Antonio Firinu e Sergio Tifu.
Il festival Pazza Idea, da sempre, si caratterizza per il suo lato contemporaneo e operativo e offre al pubblico la possibilità di confrontarsi con i professionisti e gli esperti nei workshop mattutini: quello con Antonio Prudenzano (Il Libraio.it), la studiosa di migrazioni Lavinia Bianchi, la designer Carolina Melis. Ancora, il workshop sulla fotografia di Anna Marceddu, Rosi Giua e Rossella Fadda, il consueto focus sui social media con il workshop sulla comunicazione politica con Dino Amenduni. Sono confermate le tradizionali collaborazioni con lo IED e il progetto TwLetteratura.
Mostre e proiezioni, presentate dagli autori che ci racconteranno del loro progetto, accompagneranno la chiusura delle giornate: La mia casa e i miei coinquilini di Marcella Piccinini e Lievito Madre di Esmeralda Calabria e Concita De Gregorio, con le testimonianze di grandi donne del secolo scorso. L’installazione Repertorio dei misteri della mia infanzia di Manuela Fiori sarà esposta per tutta la durata del festival.
Da non perdere la chiusura di domenica 25: la mattina con Virginia Tonfoni e l’incontro sulla graphic novel dedicata alla poetessa cilena Violeta Parra, e il concerto di Ginevra di Marco e il suo vibrante e riuscito omaggio a Mercedes Sosa con “La Rubia canta la Negra”; la sera con la leggerezza del ragionamento e l’ironia del reading-spettacolo di Arianna Porcelli Safonov, l’apprezzata attrice comica, scrittrice conduttrice di format tv e live, autrice di monologhi di stand-up comedy e cabaret, popolarissima in Rete.
Tutti gli appuntamenti e gli incontri sono gratuiti e con ingresso libero, e si terranno al Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto e allo spazio ex I.S.O.L.A in via Santa Croce a Cagliari.
Pazza idea è anche nel Sistema Bibliotecario della Gallura in collaborazione con i Comuni di Tempio, Viddalba e Sedini.
L’8 novembre a Viddalba, con Il Ritmo della Voce, Letture ad Alta Voce condotto da Monica Viglioli.
Lunedì 12 a Tempio Pausania, con l’incontro dal titolo Vivere con i libri, nei libri, per i libri: librerie e biblioteche 2.0, condotto da Roberta Balestrucci.
E ancora mercoledì 14 a Sedini, con un incontro dal titolo Il Femminile nella Fiaba, con la partecipazione ed il coordinamento di Monica Viglioli.
La settima edizione del festival Pazza idea è organizzata dall’Associazione Luna Scarlatta il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo) e della Fondazione di Sardegna. E ancora della Danish Arts Foundations Committee for Literature, Lenovo e Sardex. www.pazzaidea.org www.lunascarlatta.it