Simone Onnis
e l’arte della chitarra classica per il I Alirio Díaz International Guitar Festival: dopo il successo del concerto inaugurale di Senio Alirio Díaz, la kermesse intitolata al grande maestro venezuelano proseguirà sabato 16 giugno alle 21 all’Antica Casa Olla di Quartu Sant’Elena con il recital del brillante interprete delle sei corde, tra pagine celeberrime e rare dedicate allo strumento amato da Niccolò Paganini e riportato in auge nelle sale e nei teatri da Andrés Segovia.
Virtuosismi sulle sei corde con il recital del chitarrista Simone Onnis, allievo e assistente del maestro venezuelano Alirio Díaz e raffinato interprete dello strumento prediletto da Niccolò Paganini (ma riscoperto e reso celebre tra gli amanti della musica classica da Andrés Segovia), protagonista sabato 16 giugno alle 21 all’Antica Casa Olla di Quartu Sant’Elena per il secondo atteso appuntamento con la prima edizione dell’Alirio Díaz International Guitar Festival. Sotto i riflettori l’artista di fama internazionale con all’attivo un’intensa carriera concertistica, che alterna le numerose tournées fra l’Italia e l’Europa, il Medio Oriente, le due Americhe e le capitali dell’Asia all’attività didattica e alle masterclass, per un viaggio attraverso alcuni secoli di musica, tra riletture di melodie e danze popolari e brani originali.
Un’antologia preziosa di pagine rare e celeberrime della letteratura chitarristica, per il recital incastonato nella kermesse di respiro internazionale organizzata dall’Accademia di Musica Alirio Díaz di Quartu Sant’Elena – in collaborazione con la Fundación Alirio Díaz – e dedicata al grande chitarrista e compositore campesino, amatissimo nel suo Paese e nel mondo e considerato l’erede di Andrés Segovia. Nato in una famiglia contadina, Alirio Díaz approdato nella capitale Caracas poi in Spagna e infine in Italia, sua patria d’elezione, in virtù del suo talento oltre che dell’attento studio della tecnica e delle capacità espressive dello strumento a sei corde, è diventato un simbolo dell’arte chitarristica e della cultura e della musica del Venezuela.
Sulle tracce del suo maestro, Simone Onnis si confronterà con il vasto e variegato repertorio chitarristico, in un assolo in cui momenti squisitamente virtuosistici si alterneranno a più intimistiche, incantevoli e suadenti melodie, tra ritmi di danze latino americane – dal tango al vals – e delicate ninnananne, spaziando da Gran Jota de Concierto e dalla Fantasia di motivi della Traviata del compositore spagnolo Francisco Tárrega (1852-1909) alle suggestive Elegie e alla Fantaisie Hongroise op 65 n.1 dello slovacco Johann Kaspar Mertz (1806 -1856).
Non mancheranno pagine più recenti e citazioni di classici in un Recital punta a sedurre gli ascoltatori trasportandoli dalle atmosfere della Penisola Iberica alla vivace temperie culturale del Nuovo Mondo, in cui la tradizione ispanica e portoghese si intreccia ai ritmi indigeni e africani. Tra affascinanti partiture pensate per lo strumento a sei corde e eleganti trascrizioni, il chitarrista Simone Onnis offrirà al pubblico un saggio della sua versatilità d’interprete, spaziando tra differenti generi e stili, per evocare intriganti paesaggi sonori.
Il I Alirio Díaz International Guitar Festival inaugurato (lo scorso 19 maggio) da Senio Alirio Díaz, figlio del grande maestro venezuelano, proseguirà il 27 luglio all’Antica Casa Olla con l’assolo del chitarrista e docente Davide Mocci.
Tra i prossimi appuntamenti, da non perdere, quello con il chitarrista venezuelano Gabriel Guillén, allievo di Mario Vidalin (che lo ha introdotto alla tecnica di Abel Carlevaro), poi di Leopoldo Igarza, José Gregorio Guanchez e Alberto Espinosa (sabato 8 settembre).
Spazio anche ai giovani interpreti che si sono distinti nei più importanti concorsi del mondo, tra cui la chitarrista polacca Bianka Szalaty (il 13 ottobre) e l’italiana Carlotta Dalia (il 10 novembre).
l’Accademia di Musica Alirio Díaz
Tra masterclass e lezioni prosegue l’attività dell’Accademia di Musica Alirio Díaz – intitolata al grande maestro venezuelano, erede della scuola del leggendario chitarrista spagnolo Andrés Segovia (che ha rivoluzionato la tecnica esecutiva e le capacità espressive dello strumento a sei corde, favorendo il rinnovamento del repertorio, fino a portare la chitarra nelle grandi sale da concerto).
Una scuola di alto perfezionamento musicale con docenti del calibro del flautista Riccardo Ghiani (primo flauto dell’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari) e del violinista Gianmaria Melis (primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari), del pianista Orio Buccellato (formatosi a Roma con Tito Aprea, poi docente al Conservatorio di Cagliari) e del baritono Angelo Romero (apprezzato interprete del repertorio rossiniano, con all’attivo una lunga e intensa carriera sui palcoscenici di tutto il mondo). Tra le discipline, non poteva mancare l’insegnamento di teoria e tecnica dell’arte chitarristica, affidata al musicista e compositore Simone Onnis allievo e poi assistente di Alirio Díaz, brillante interprete delle sei corde, applaudito in Europa e oltre oceano, spesso ospite di rassegne e festivals in qualità di concertista e docente.
I corsi dell’Accademia di Musica Alirio Díaz, sono articolati in vari livelli per grado di preparazione degli allievi, con l’intento di accostare all’alto perfezionamento l’idea della diffusione e promozione della cultura musicale.
«L’Accademia di Musica Alirio Díaz si pone l’ambizioso obiettivo di diventare il punto di riferimento in Sardegna per l’alta formazione musicale e contribuire attivamente alla promozione della musica in Sardegna» spiega il direttore artistico, il chitarrista Simone Onnis.
«L’Accademia di Musica Alirio Díaz nasce soprattutto dalla volontà di guidare gli studenti, grazie ad una struttura organizzata, in un percorso di studi regolare e professionale che non li obblighi necessariamente a dover affrontare lunghi viaggi all’estero che, anche se altamente formativi, necessitano di investimenti economici spesso difficili da sostenere.
Il nostro punto di forza quindi è il corpo docente, scelto puntando solo sulle eccellenze e sulla chiara fama dei musicisti, riconosciuti professionalmente a livello internazionale sia nel campo didattico che concertistico. Riteniamo che puntare su musicisti che conoscano il mondo del concertismo, sia un punto di forza imprescindibile per la formazione dei nostri studenti».
«Un’Accademia di alto livello pensata non solo per studenti avanzati che avranno la possibilità di perfezionarsi, ma anche agli appassionati, che ammessi tramite una selezione basata sulle attitudini e obiettivi di studio, potranno coltivare la loro passione per la musica con la serenità e la sicurezza di trovarsi nella struttura adatta a soddisfare le loro aspettative» conclude l’artista. «Tutti i nostri studenti, seguiranno un programma di studio personalizzato che terrà conto, degli obiettivi e del tempo disponibile per lo studio dello strumento».
Simone Onnis – chitarra
«Posso sostenere con convinzione che Simone Onnis rappresenta una delle più felici realtà chitarristiche di tutto il mondo. Grande studioso del suo strumento, didatta instancabile nonché interprete di grandissimo spessore. Nella mia vita, raramente ho conosciuto musicisti come lui e considerando la mia lunga carriera, non è un commento da prendere alla leggera.”(Alirio Diaz)
“E’ un chitarrista ispirato e maturo con una spiccata intelligenza musicale che è rara nei chitarristi della sua generazione”. (John W. Duarte)
Simone Onnis è considerato una delle “Eccellenze italiane” e per questo viene sovente invitato a rappresentare l’Italia nel mondo dalle istituzioni italiane. Alcuni dei maggiori Maestri della chitarra del ventesimo secolo lo hanno definito come uno dei chitarristi classici più interessanti e originali della sua generazione per la fantasia interpretativa e per un utilizzo “spettacolare” della timbrica e delle dinamiche.
È annoverato tra gli eredi della scuola del Maestro venezuelano Alirio Díaz (diretto successore di Andrés Segovia), con il quale sin da piccolo ha intrapreso i suoi più importanti studi musicali a Roma, diventando successivamente suo assistente nei corsi internazionali di alto perfezionamento chitarristico e partner in numerosi concerti in duo.
Ha seguito inoltre numerosi corsi di perfezionamento con musicisti di caratura internazionale assimilando i diversi saperi musicali, tra questi figurano: Manuel Barrueco (corsi di perfezionamento presso il Peabody Conservatory of Music di Baltimora – USA), David Russell, John Duarte, Roland Dyens, Leo Brouwer, Julian Bream, Oscar Ghiglia, Abel Carlevaro.
In Svizzera si è perfezionato nella prassi esecutiva rinascimentale e barocca con il liutista Hopkinson Smith (Basilea) e con la clavicembalista Christiane Jaccottet (Ginevra). Ha inoltre studiato composizione con il Maestro Azio Corghi. Ha collaborato con numerose orchestre sinfoniche e gruppi da camera, tra cui Weber Symphony Orchestra, Stuttgart Chamber Orchestra, Quartetto d’archi della Scala di Milano e con artisti d’eccezione come Angelo Romero (baritono), Giuseppe Anedda (mandolino), Charbel Rouhna (oud), Riccardo Ghiani (flauto) e Paola Gassman (attrice).
Da un ventennio forma duo stabile con il chitarrista Luigi Puddu (Duo Gioachino Rossini). Si è esibito in tutta Europa, nelle due Americhe, Medio Oriente e in Asia, (Amman, Astana, Atene, Amsterdam, Barcellona, Byblos, Boston, Bruxelles, Budapest, Caracas, Copenaghen, Damasco, Dubai, Havana, Il Cairo, Lussemburgo, Malta, Milano, Mosca, Osaka, Parigi, Roma, Rotterdam, Singapore, Tokyo, Tunisi, Toronto, Tripoli, Vienna, Varsavia, Washington) esibendosi nelle sale e nei teatri più prestigiosi tra cui il Rudolfinum (Praga), Stedelijk Museum (Amsterdam), il Stadttheater (Basilea), il Castello di Wolfsburg, Assembly Hall – AUB American University of Beirut (Libano), Teatro Nazionale di Minsk (Bielorussia), Austrian Hospice (Gerusalemme), The Sheung Wan Civic Centre (Hong Kong). Nel 2010 debutta presso la prestigiosa Carnegie Hall di New York.
Importante per la sua carriera la tournée tenuta in Germania nel 1997 (Berlino, Colonia, Düsseldorf, Francoforte, Lipsia, Monaco, Amburgo) nella quale ha interpretato l’opera integrale per liuto di Johann Sebastian Bach (BWV 995-1006a) e quella del 1998 in Svizzera (Basilea, Lucerna, Zurigo, Ginevra) in cui ha interpretato le Sonate e Partite per violino solo (BWV 1001 -1006), sempre di J. S. BACH, riscontrando unanimi consensi di pubblico e critica.
Nel 2008 il tour in Asia e in Medio Oriente per il progetto musicale “Attraverso i Secoli” lo porta ad esibirsi a Pechino, Shanghai, Hong Kong, Macao, Taipei, Nanchino, Ulaan Baatar, Seoul, Tel Aviv, Gerusalemme, Haifa, Ramallah e Betlemme raggiungendo il sold out in ogni data. Nel 2014 si esibisce nel Regno Unito (Londra, Cambridge, Oxford, Manchester, Leeds) con il tour “Dreaming” interpretando un programma monografico sulla figura del grande liutista inglese John Dowland.
La stampa ha sempre premiato Simone Onnis con lusinghiere critiche:
“Signore e Signori ecco a voi un genio!” (Events – USA)
“Una Star della chitarra tra i grattaceli di Shanghai” (Shanghai Daily – Cina)
“Uno dei più grandi musicisti che Israele abbia mai ospitato” (Ashams – Israele)
“Protagonista di un intervento di levatura musicale indiscutibile” (Chitarre – Italia)
“Al contrario di tanti, lui è in possesso di una dote fondamentale: arriva a tutti e nonostante il suo solistico carisma si trovi dietro il suo strumento, è come se la sua persona svanisse pur trovandosi, come protagonista della serata, al centro del palcoscenico” (Keiler Nachrichten – Germania)
“La sua interpretazione, è stata raffinata e di elevatissimo livello; il pubblico incantato dall’ascolto di un’ora e un quarto di musica terminata la quale la platea non riusciva a smettere di applaudire, esprimendo così, il piacere della performance di questo genio delle sei corde” (Panet – Israele)
Simone Onnis ha tenuto numerose masterclass in Università, Conservatori, Accademie, Società dei concerti e Festival di tutto il mondo tra cui Siria (Damascus High Institute of Music), in Israele (Beit al Musica Conservatory), Libano (Lebanon Conservatoire National Superieur de Musique of Beirut e presso la AUT –American University of Tecnology of Byblos) e ancora a Pechino, Hong Kong, Shanghai, Singapore, Bangkok, Atene, Lisbona, Vienna, Varsavia, Budapest, Stoccolma, Parigi, Londra.
Sin da giovanissimo si avvicina alla musica contemporanea stimolato dalla conoscenza e frequentazione dei più importanti compositori del Novecento tra cui: Bruno Bettinelli, Luciano Berio e Karlheinz Stockhausen. È dedicatario di nuove opere per chitarra da parte dei più autorevoli compositori contemporanei italiani tra cui Giacomo Manzoni (Dedica 2015), Azio Corghi (… Recitazione Sognante…), Adriano Guarnieri (Nel cielo … Sconfinato…), Lucio Garau (Sardegna op. 45 n.1), Andrea Nicoli (Notturnale Stravagante), Domenico Bellissimo (Immagini riflesse nell’Acqua). Tali opere hanno contribuito ad arricchire di nuove e importanti composizioni il repertorio della musica contemporanea per chitarra.