Arte partecipata, interazione multiculturale e innovative app
, come quella studiata per far apprendere velocemente le lingue. E’ un calendario fitto di sorprese e di esperienze quello pensato per la quarta edizione di “Approdi, festa d’arte e comunità”, manifestazione organizzata dall’associazione Carovana SMI, partner del progetto 10 nodi-Festival d’autunno.
L’edizione 2016 di Approdi valorizza la rete Silence in the dance landscape, per la promozione della danza interdisciplinare e la coesione sociale, selezionata e finanziata dal MIBACT con un progetto triennale 2015/2017, di cui Carovana SMI è capofila, insieme all’associazione Cenci CasaLab e alle compagnie Tecnologia Filosofica, Fosca, , Sign Dance Collective, che partecipano al programma 2016 di Cagliari.
Dopo le anteprime del 25 ottobre e del 5 e 6 novembre, con lo spettacolo sull’omofobia “Comuni marziani” e le performance “L’Imbuteatro” e “Tenue_radiodramma tattile”, sino al 25 novembre si va avanti con un ricco cartellone di attività che avranno per cornice, prevalentemente, il Lazzaretto di Sant’Elia e le aree vicine, ma anche i Grottoni dei Giardini Pubblici e il Cinema Odissea.
Il primo appuntamento, in programma già domani venerdì 11 novembre, è realizzato dall’associazione Spaziomusica in collaborazione con Carovana SMI: alle 22 nei Grottoni della Galleria comunale d’arte ci si immergerà nelle atmosfere della musica degli albori con “Santeros. Musica e religione nella cultura afrocubana”, concerto dell’ensemble Omo Abbilona (composto da quattro giovani suonatori di tamburi batá provenienti da L’Avana), con la partecipazione dei danzatori Ulises Mora e Irma Castillo (associazione Timbalaye). Lo spettacolo è curato da Marco Lutzu, etnomusicologo all’Università di Cagliari, e organizzato in collaborazione anche con l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, con l’Associazione Timbalaye di Roma.
Domenica 13 novembre l’appuntamento è ancora una volta nei Grottoni dei Giardini pubblici per “Rites”, performance in programma alle 18 e alle 19 (si può partecipare dietro prenotazione scrivendo a carovana.smi@gmail.com o inviando un messaggio al numero 339 3537727) in cui gli elementi caratteristici della Santeria incontrano le note dell’ensemble Omo Abbilona, i suoni della musica colta del Modular Ensemble e della musica elettronica di Spaziomusica, e i performer di Carovana SMI che incorporano gli spazi evocativi di mondi paralleli e le opere di Rosanna Rossi. Lo spettacolo è a cura di Marco Lutzu, Fabrizio Casti (Musica), Ornella D’Agostino (Danza).
Da lunedì 14 negli spazi del Lazzaretto e del quartiere Sant’Elia prenderà il via “Disigiu. Ovvero sul coraggio del desiderare”, una produzione di Carovana Smi, nata dalla mente dell’artista visiva Roberta Puddu (Officina Orsi- Svizzera, progetto della rete FinEstateFestival, sostenuto da ProHelvetia). Gli abitanti di Sant’Elia saranno invitati a raccontare i loro desideri di salute, amore, casa, denaro o altro: il risultato finale sarà la performance in programma il 25 e 26 novembre in orari e spazi che saranno comunicati.
Il 19 novembre alle 16 arriva invece “Giro di Stile. Scambio d’abito al femminile”: è il risultato finale di un progetto d’arte pubblica partecipata, curato dall’associazione Fosca, volto allo svolgimento di uno swap-party, cioè una festa dedicata all’universo femminile in cui sarà possibile scambiare i vestiti che non si indossano più con altri non più usati, di proprietà di altre donne. L’evento sarà preceduto, sino al 18 novembre, da laboratori di preparazione e dalla raccolta dei capi di vestiario che si intende scambiare (info carovana.smi@gmail.com o cell. 339 3537727).
Prende il nome dal progetto “Sardegna fatti bella!”, lanciato dalla Regione nel 2006, il programma di recupero del quartiere “Sant’Elia si fa bella!”, una serie di attività che dal 14 al 25 novembre coinvolgeranno attivamente la cittadinanza in azioni come la pulizia e lo smaltimento creativo ed emotivo dei rifiuti nelle aree più “brutte” di Sant’Elia. Il progetto, in stretta collaborazione con la cooperativa Sant’Elia 2003, l’accademia di Santa Cecilia, e SardegnaTeatro, annovera anche la gestione di spazi condivisi, con laboratori sul teatro, il selfing, l’arredo urbano e altre modalità di vivere gli spazi, come quella del Parkour, la disciplina nata in Francia all’inizio degli anni ’90, che consente di esplorare il territorio circostante (urbano o naturale) superando col proprio corpo gli ostacoli esterni.
Il 17 novembre alle 16.30, al Teatro Massimo, in collaborazione con Tuttestorie, incontro dedicato agli insegnanti e alle pedagogie innovative nelle scuole primarie, con lo scrittore, maestro elementare e membro storico del Movimento di cooperazione educativa Franco Lorenzoni, autore del libro “I bambini pensano in grande, per una pedagogia capace di ascolto”.
Karaoke danzante domenica 20 novembre alle 20 con “Tutorial # Alieno nr 1”, di e con Glen Çaçi, autore e performer albanese attivo in Italia, Belgio e Francia dal 2005.
Dal progetto “Lunàdigas”, web doc e “Lunàdigas”, film e web doc di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler sulle tracce delle donne che hanno deciso di non avere figli, arrivano i “Monologhi impossibili”, performance su testi di Carlo A. Borghi, in programma il 25 novembre su Radio X: leggerà i monologhi l’attrice Monica Trettel.
Sino al 20 dicembre Approdi prosegue con le azioni di Navigare i Confini, una serie di attività pensate per rafforzare i legami tra immigrati e popolazione locale e aperte anche a chi vorrà unirsi. Si tratta di:
– Ear2Memory: azioni di promozione della lingua italiana con l’utilizzo di innovative app per cellulari e tablet a cura di Bernd Sebastian Kamps. (E2M) è un’applicazione gratuita concepita e realizzata dai fratelli Bernd Sebastian e Stephan Kamps, per smartphone per imparare tutte le lingue del mondo.
– Jam session sulla musica e la danza africana. Con Peter Ositadinma Ani, Destiny Emmanuel Siwewku, Amadou Saho, Modou Lobba, Saikou Jallow, Amadou Amoah Issaka, Isolte Avila, David Bower, Godstime Mathiew. Direzione artistica Ornella D’Agostino con musicisti ospiti.
– A letter from afar a cura di Zoe Partington (modulo del progetto Chartage). Workshop con il Sign Dance Collective International, direzione artistica di Davie Bower and Isolte Avila (partner progetto di rete Silence in the Dance Landscape). Ricerca applicata sul tema dell“accessibilità linguistica e i social media”. Un progetto per facilitare la comunicazione tra persone diverse, anche disabili, sui temi del progetto Chartage, regia Ornella D’Agostino.
– Lo stato dell’arte per l’accoglienza dei migranti in Sardegna: Un ciclo di incontri, realizzati in collaborazione con lo SPRAR Emilio Lussu e la comunità La Collina di Serdiana, in cui condividere esperienze, riflessioni e informazioni utili a costruire una prospettiva sostenibile a lungo termine dell’ospitalità e dell’interazione interculturale.
– Sport oltre i Confini: continua il progetto avviato per favorire l’inserimento di calciatori migranti nelle società sportive in Sardegna. Oltre a Carovana Smi, sono coinvolti gli Uffici del Gabinetto della Presidenza Regionale, la FIGC e l’associazione ex rossoblu ( con gli ex calciatori Beppe Tomasini, Pino Bellini e Sandro Camba).
– campagna di sensibilizzazione contro la xenofobia: realizzazione di spot, audio, video e scrittura multimediale per superare i pregiudizi, l’avversione e la paura di chi non si conosce.
– Lavorare stanca. Trattamenti esperienziali e performativi a domicilio e installazione interattiva performativa al Lazzaretto, per invitare i partecipanti a indagare la malattia cronica del nostro tempo: la stanchezza. Idea e regia di Ornella D’Agostino, con Francesca Cinalli e Paolo De Santis – Tecnologia Filosofica. Progetto triennale di Carovana SMI nell’ambito del progetto di rete Silence in the Dance Landscape. Nel progetto si “lava” la stanchezza ispirandosi ad alcune tradizioni popolari e olistiche di cura di diverse cultur-.
– Yertle the Turtle. Workshop, seminario e incursioni in zona d’acqua. E’ una residenza artistica dedicata alle tartarughe: il collettivo di artisti Sign Dance Collective lavora alla realizzazione, nel 2017, di una performance, in collaborazione con Carovana SMI, per bambini e adulti volta all’abbattimento dei pregiudizi sull’handicap e l’alterità.
Approdi propone anche attività formative che rientrano, incrociando i progetti in programma, nei due moduli:
La Scuola CreAttiva. Coinvolge bambini, insegnanti e operatori di diversa provenienza nell’incontro, in collaborazione con TutteStorie, “I bambini pensano in grande”, con Franco Lorenzoni, e i progetti “Disigiu”, “Sant’Elia si fa bella” e “Navigare i Confini”.
Creative Akademy nel 2016 riunisce le associazioni Spaziomusica e Carovana SMI, membri della rete 10Nodi, nel progetto Santeros, coinvolgendo artisti del territorio e di provenienza internazionale in processi di ricerca interdisciplinare ed interculturale che indaga il rito, dalla trance e improvvisazione nelle culture contemporanee e tradizionali. Altre attività di Creative Akademy sono le azioni del progetto Navigare i Confini tra diversi linguaggi, per favorire l’attraversamento di linguaggi diversi: Ear2Memory, le Jam session sulla musica e la danza africana, A letter from afar per l’accessibilità ai linguaggi con i digital social media e nuove tecnologie, rivolte anche per persone disabili. Questo modulo ha lo scopo di strutturare percorsi di professionalizzazione degli artisti e dei migranti. Comprende anche i moduli Navigare i Confini, Sant’Elia si fa bella e Tutoral.
Approdi si inserisce nell’ambito del festival pluriennale “Mare di danza- l’arte del vivere in viaggio” e nel progetto di cooperazione internazionale “Silence in the dance landscape”.
E’ sostenuta, tra gli altri, da: MIBACT, REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA, COMUNE DI CAGLIARI.
Carovana SMI. Dalla sua fondazione nel 1994, traccia percorsi di ricerca e produzione artistica interdisciplinare per promuovere il dialogo tra culture diverse e l’arte come volano di cura della persona, di trasformazione e coesione sociale. Agisce, attraverso le reti di cooperazione internazionale dalla Sardegna in ambito internazionale e Mediterraneo. Dagli anni ’90 collabora con Università del Paris 8 in Francia, il Dipartimento di Scienze Sociali di Lecce, il Dartington College of Art in Inghilterra, indagando i fenomeni di trance e degli stati extra-ordinari in diverse culture tradizionali e contemporanee, con la preziosa guida degli antropologi George Lapassade (un massimo esperto, ormai deceduto, dei riti di trance, della RicercAzione, e dei movimenti giovanili come l’Hip hop), Piero Fumarola, Remi Hess…Molte delle produzioni artistiche di Carovana, con la direzione artistica di Ornella D’Agostino e la ricerca sociale di Alessandro Melis, sono dispositivi performativi che divulgano i risultati della ricerca intrapresa, come un archivio performativo che combina danza, musica, documenti audiovisivo derivanti dalla ricerca sul campo. Mare di Danza, Mescolanze. Hip ho e altro, Inutili Belati, Approdi e Navigare i Confini sono i progetti che collegano gli artisti di provenienza internazionale con cui Carovana collabora e comunità di immigrati e migranti in Sardegna. Per il progetto Santeros, Carovana SMI invita danzatori con portati culturali ed artistici eterogenei, ma sensibili alla specificità del progetto: l’artista cubana Isolte Avila del Sign Dance Collective (Inghilterra), Francesca Cinalli (Tecnologia Filosofica, Torino), Peter Ositadinma Ani, danzatore nigeriano del progetto Navigare i Confini, selezionato dal MIBACT con il massimo punteggio in Italia per il bando MigrArti, arrivato in Sardegna attraverso i flussi migratori dal Nord Africa, Michela Laconi, danzatrice indipendente in Sardegna, che collabora con diverse compagnie come Lucido Sottile, Abaco Teatro, Batisfera