Il 15 ottobre è stata presentata a Montecatini Terme la nuova Slow Wine, la guida dei vini di Slow Food.
La guida è frutto del lavoro di 200 esperti che hanno degustato 24.000 vini e hanno visitato 1943 cantine.
Slow Wine non è una guida come tutte le altre, perché nel giudicare i vini tiene in considerazione anche le modalità con cui essi vengono prodotti.
Per esempio nella guida di quest’anno i due riconoscimenti più ambiti, ossia le Chiocciole (cantine considerate in sintonia con Slow Food per ragioni organolettiche, territoriali e ambientali, quest’anno 193) e i Vini Slow (che condensano nel bicchiere l’identità del territorio d’origine, quest’anno sono 265) , sono stati conferiti solo a quelle aziende agricole e vinicole che non hanno utilizzato diserbanti chimici in vigna.
Perché questo? Perché i diserbanti chimici sono nocivi per il vignaiolo e talvolta possono essere anche cancerogeni; perché i diserbanti peggiorano il territorio in cui vengono usati e uccidono la biodiversità; e poi perché i vini prodotti senza diserbanti hanno generalmente un sapore più puro e più legato al territorio.
E proprio al rapporto tra produttore e territorio questa guida tiene in modo molto particolare, tanto che, oltre a premiare e suggerire dei vini, essa racconta la storia e la particolarità di chi quei vini li produce.
Una novità di Slow Wine di quest’anno è la segnalazione di 100 locali per bere Slow, che sono stati scelti per il loro essere legati strettamente al territorio e per il modo con cui le persone che ci lavorano interagiscono con i clienti, non solo consigliando dei vini, ma trasmettendo una vera e propria cultura del vino.
Un luogo dove si può fare questa esperienza è Tenuta Cucco, un’azienda agricola e vinicola situata a Serralunga d’Alba dove le persone vivono in simbiosi con il proprio territorio. In questa tenuta vengono prodotti diverse tipologie di vino: la Barbera d’Alba DOC; il Dolcetto d’Alba DOC, tre tipi di Barolo DOCG, il Langhe DOC Nebbiolo, il Langhe DOC Chardonnay e lo Spumante Brut Metodo Classico.
Per sperimentare di persona come questi vini contengano in sé le specificità del territorio da cui provengono, è possibile effettuare un Wine Tour nella Tenuta, un’esperienza unica e irripetibile che prevede la degustazione dei vini, una passeggiata tra i filari del vigneto Cerrati, il cru dell’azienda, una visita ai borghi antichi di questa zona del Piemonte, e la scoperta dei segreti di una delle più conosciute cantine delle Langhe.