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Carissimi amici mediterranei,

dopo una consultazione con gli amici artisti e gli altri redattori del magazine, abbiamo deciso di modificare il nome della rubrica da WEB_IN_ART in StART_Up! Perché, chiederete?

Perchè il significato di questo nuovo spazio espositivo virtuale di Mediterraneaonline, dedicato agli autori meritevoli di attenzione – molti di loro rintracciati sui canali social media – è quello di essere una start up dell’ARTE efficace per far conoscere gli artisti e renderli presenti in modo virale e aumentato attraverso la loro diffusione sui canali social media.

Questo spazio rappresenta un modo per fare cultura a costo zero, al di là dei canali tradizionali e si articola in fotogallery di uno o più artisti, in un progetto o un’idea.

E’ un format volto alla valorizzazione di personalità artistiche note e meno note attraverso la divulgazione virale su canali di informazione e interazione digitali su tutti i canali social media (Twitter, Facebook, Google +,Linkedin, etc).

La capacità di divulgazione via web rende possibile far rimbalzare le personalità artistiche e, conseguentemente, le loro opere, presso un numero di persone interessate che non sarebbe stato raggiungibile in altro modo.

Lo sviluppo naturale di questo progetto è quello di “agganciare” le webmostre a mostre reali in un gioco di scambio, in un passaggio tra virtuale e reale che ne accresce il valore divulgativo e culturale.

Il progetto si estende a tutte le arti visive nelle loro mille declinazioni, fotografia , disegno, scultura, grafica, installazioni, design, artigianato d’arte, tecniche miste, prodotti multimedia: qualunque manifestazione di creatività che abbia dignità artistica.

La realizzazione virtuale delle mostre, i commenti e la supervisione sono curati da Viviana Maxia.

 

La StART_Up! di oggi è #QUANTALUCE

L’AUTORE

Carlo-Arace

Carlo Arace  www.carloarace.it

Carlo Arace nasce nel 1968. Fotografo per passione e diletto incontra la fotografia giovanissimo grazie ad una Olympus presa in prestito da uno zio. Ben presto si accorge che guardare attraverso il mirino di una macchina da presa istantanea e fermare attimi rappresenta una necessità alla quale non può fare a meno.

Introverso, solitario, sperimentatore e mancino. Amante della musica e delle arti visive, fotografa principalmente eventi musicali e teatrali. È fotografo ufficiale di varie rassegne musicali.

 

LA MOSTRA: #QUANTALUCE

locandina DEF

#QUANTALUCE nasce dall’idea di Carlo Arace per legare indissolubilmente Napoli alla sua luce. Una luce fissata attraverso la fotografia per superare quei preconcetti, quegli stereotipi oramai obsoleti rispetto alla complessità di trame che caratterizzano la città, ovvero le immagini di pizza, Vesuvio e mandolino, estremamente limitanti.

La mostra, fisicamente, viene inaugurata oggi 4 dicembre 2014, alle ore 18.00 presso il meraviglioso Chiostro di Santa Chiara a Napoli e si può visitare dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 17.30 e la domenica dalle 10.00 alle 14.00 fino al 7 gennaio 2015.

Il nostro intento, come StART_UP!, è quello di agganciare in contemporanea la mostra reale del Chiostro di S. Chiara a questa – virtuale – che allestiamo qui su Mediterraneaonline, con la ambiziosa finalità di superare i confini fisico/geografici e accompagnare viralmente le sue splendide immagini dappertutto: da quel Mare Nostrum di cui Napoli rappresenta una figlia, a volte prediletta, a volte, contrastata, verso verso tutto il mondo.

La mostra è articolata in diverse sezioni: la prima quella che si può ammirare dal vivo al Chiostro di S. Chiara è composta da cinque immagini che lo stesso autore invita a vedere, raccontandoci che: E’ Napoli, da vedere come una luce nuova”. Carlo Arace, attraverso il suo sguardo, ci racconta ancora che: “ #QUANTALUCE  è un viaggio; un viaggio di un figlio di questa Napoli, fatto da spettatore nella sua città…città di opposti tra contrasti di luci e ombre, visivi, percettivi e sensoriali che solo questa città sa diffondere. I suoi viaggiatori, i suoi spettatori sono le ombre, immerse nelle vie, nelle piazze, nella luce. Luce chiara, piena, infinita; luce assetata, curiosa , invadente. Luce passata, presente, a volte assente. Luce ribelle, mansueta e ruffiana. Luce di storia e di vita…luce.”

Che altro vi è da aggiungere se non che Napoli è esattamente la sua luce?

 

FOTOGALLERY #QUANTALUCE

Qui potete ammirare le splendide cinque immagini  esposte al Chiostro di S. Chiara

Ma il progetto nel suo complesso, raccoglie le immagini fotografiche di Carlo Arace, i testi/scritture brevi di Maurizio De Giovanni, il tutto accompagnato dai brani musicali inediti di BERT e viene declinato in un video che vi mostriamo come parte integrante e completante della webmostra.

 

FOTOGALLERY VIDEO

Qui sotto potete vedere la gallery delle altre immagini presenti nel video successivo

La luce, come è noto, è un elemento fondamentale nella fotografia.Ci si può giocare all’infinito con la città, plasmandola, nascondendola o esaltandola. Così è Napoli con la sua luce viva e splendida sul lungomare mentre si riflette sugli scogli di via Caracciolo, ma anche nascosta nei vicoli dei quartieri del centro storico.

 

VIDEO

Qui potete vedere il video che rappresenta il progetto nel suo complesso con le immagini dell’autore Carlo Arace, descritte dalla penna di Maurizio De Giovanni e accompagnate dalle note originali di BERT.

I due concetti fondamentali del “fisso” e del “variabile” sono stati volutamente chiamati “capitali”, in quanto intesi come risorse della città stessa. Dalla fusione-unione del capitale immobile e variabile nasce #quantaluce. Per poter meglio separare, nell’unione delle fotografie facenti parti del progetto, questi due aspetti si è scelto di elaborare le immagini facendo riferimento essenzialmente alla luce e all’ombra.

La parte “fissa” delle immagini è stata fortemente illuminata, caricata di luce. Quasi a simboleggiare la necessità che questa città ha di essere guardata diversamente e non “stereotipata” con i classici concetti che, seppur rappresentando Napoli nel mondo, le hanno di fatto “tarpato le ali”. Napoli è una città che ha voglia di cambiamento,  una città che cerca di rinnovarsi, sorprendendo sia chi ci abita sia chi la vive da visitatore (le nuove stazioni della metropolitana di Toledo, Garibaldi ed Università non sono forse attualmente le più belle d’Europa?).

La parte “variabile” invece, a contrasto e arricchita di ombre, è rappresentata dalle persone, dagli abitanti del luogo, visitatori, artisti di strada. Variabile nel senso di tempo, di passaggio sui e nei luoghi urbani. Il contrasto nelle immagini fotografiche, che poi viene ripetuto anche nei “moduli costruttivi” dell’esposizione (di seguito meglio descritti), riportano originariamente ai contrasti che da sempre caratterizzano la città di Napoli: il buio nei vicoli stretti dei quartieri Spagnoli con la luce del sole che si riflette sugli scogli di via Caracciolo, l’eleganza del palazzo Serracassano di Montecalvario che convive col degrado architettonico nel quale è inserito, il silenzio d morte della Napoli sotterranea con la chiassosa vitalità del quartiere sovrastante. Punto focale della città, quale luogo in cui mostrarsi, è la Piazza del Plebiscito con l’ingresso dalla Via Toledo.

Una visione integrata mobile/immobile, realizzata a più mani, (fotografia, scrittura , musica) che rappresenta da sempre la dicotomia tra eterno e contingente.

 

 

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