“…Il tavolo della cucina era un palco perfetto, volevo fare la musica , e scuotere su e giù la testa imbracciando una chitarra vera … “. Volevo fare la Rockstar” e ci è riuscita. L’ha raccontato ieri sera al Teatro Massimo di Cagliari, con la sua musica.
L’artista si è esibita, in tre atti, con l’accompagnamento alla batteria di Marina Rei e gli interventi alla chitarra di Massimo Roccaforte. Non c’era un posto libero. A introdurre la serata una voce fuori campo, la sua, calda, suadente, e vibrante come sempre, chi ha conosciuto il freddo dell’inverno può apprezzare il calore che alberga in un gesto ….e calda e calorosa è stata l’accoglienza dei suoi fans.
Il pubblico gioisce, si rattrista, si commuove, giacché ogni brano è pura poesia, è vita.
Ed è così che sei venuto a salutarmi in un dormiveglia inebriato dai sogni …Ed avrei voluto chiederti se ti aspettavi qualcosa di più da me…ed è così che sei venuto a ricordarmi l’impegno e la coerenza…. Ed avrei voluto stringerti a me…(Armonie numeriche). E’ il brano dedicato al padre che fin da piccola la incoraggia a studiare e creare la sua musica. A coltivare quel sogno che forse qualcuno, potrebbe essere un amico, ha dimenticato. Davanti a noi l’oceano abbracciava le nuvole, dicevi che tutto è possibile …La verità è che un giorno o l’altro dovrai riprendere il filo…dovrai decidere la sorte di questo ricordo…(l’Aquilone).
La pandemia, il lockdown vissuto, durante il quale la natura si riafferma con tutta la sua forza, ha ispirato all’artista una riflessione interessante: proprio quando la paura rischia di prendersi tutto, abbiamo una possibilità. E chissà che non sia un bene, Ricominciare, Imparare dagli alberi a camminare senza calpestare…(Imparare dagli alberi a camminare). Perché la vita può essere come “Una domenica al mare”, Se solo ci fermassimo a respirare col cuore, daremmo un po’ di ossigeno a pensieri e parole…se solo ci fermassimo ad ascoltare col cuore…Anche quando viviamo momenti bui. Un invito dunque a non trascurare i propri desideri, perché solo così anche il sogno più grande si può avverare. Ho superato anche l’inverno ed ho pregato a lungo ed ho cantato a lungo, e non sono per niente stanca…(Non sono per niente stanca).
Il pubblico a tratti canta con lei, le luci abbagliano, rapiscono. Sullo schermo, in omaggio a Franco Battiato, alcuni frammenti dei suoi testi. Poi un pensiero dedicato alle donne: Marina Rei canta “Donna che parla in fretta”.
I brani si susseguono in una continua ovazione. Infine il bis, “Amore di plastica”.