Sassari (ITALIA)
Davide Fadda giovane allievo dell’accademia delle Belle Arti di Sassari ci invita ad avvicinarci in sordina alle sue sculture. Esseri artificiali che si collocano in uno scenario immaginario post-apocalittico in cui appare chiaro un abuso del progresso e della tecnologia.
Il rapporto uomo-natura sembra vacillare e inevitabilmente rivoltarsi contro. Lo scultore ci invita a riflettere su un tema sempre e più che mai attuale e, negli ultimi tempi, sentito nell’isola. Nascono così creature dalla cartilagine di metallo, presenze inquietanti, riadattate per una nuova progettazione dell’esistenza. Primigenie creature meccaniche strisciano, muovendosi a scatti come macchine intelligenti.
Un assalto alla terra di organismi radioattivi che indisturbati si nutrono e auto-producono. Queste opere non danno risposte ma spingono ad interrogarsi sul comportamento dell’uomo sulla natura e offrono infinite riflessioni sul destino di questo sistema precario. Nessuno ci vieta però di godere a tutto tondo questi curiosi lavori che denotano un’accurata ricerca e attenzione per il particolare. Per ora sembra davvero un bel passo in avanti che un ragazzo poco più che ventenne proiettato nel mondo dell’arte con il proprio operato ci proponga la personale riflessione di un tema che tocca da vicino ognuno di noi.
Davide Fadda nasce a Ghilarza il 28 luglio 1989 attualmente frequenta l’Accademia delle Belle arti di Sassari dove studia e lavora.