Un tesoro prezioso, i libri corali con musica polifonica della Cappella Ducale di San Marco, dichiarati patrimonio mondiale UNESCO (UNESCO World Heritage) nel 2014, sono stati al centro del progetto internazionale di ricerca “The Sound of St Mark’s” conclusosi quest’anno con la pubblicazione di un catalogo digitale, realizzato sulla piattaforma multimediale «Venetian Music Online» dell’Università Ca’ Foscari, dedicata alla storia musicale di Venezia e dei suoi territori.
I libri corali con musica polifonica della Cappella Ducale di San Marco, oggi conservati presso l’Archivio Storico del Patriarcato di Venezia, sono costituiti da 14 manoscritti «in folio grande» e alcuni frammenti e vanno dalla seconda metà del ‘600 ai primi decenni del ‘700. Queste fonti rappresentano il nucleo più consistente di quanto sopravvive del fondo musicale antico della cappella marciana. Trasmettono un repertorio polifonico ‘a cappella’ (senza accompagnamento strumentale) che i cantori intonavano sul pulpitum magnum (la cantoria esagonale posta in navata sul lato destro dell’iconostasi, protagonista del celebre disegno di Canaletto dei «musici che canta nella Chiesa Ducal di S. Marco in Venezia»). Per secoli, questo repertorio ha rappresentato il principale ‘soundscape’ della Cappella Ducale. Si tratta infatti di manoscritti che trasmettono un repertorio molto più antico della loro datazione effettiva realizzati per perpetuare una consuetudine sonora che risale a secoli addietro.
Il progetto, oltre al sostegno dell’ateneo che lo ha finanziato, ha visto la collaborazione della Basilica Cattedrale di San Marco, dell’Archivio Storico del Patriarcato di Venezia, e del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, che ha finanziato le ricerche archivistiche e la realizzazione delle riproduzioni digitali dei manoscritti, dopo il restauro avvenuto nel 2015 grazie ai finanziamenti della Save Venice Foundation di New York, della Fondazione Svizzera Pro Venezia e dei Comitati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia, con il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Librari della Regione Veneto.
Il portale digitale multimediale è stato sviluppato da Rafael Brundo Uriarte, con la supervisione di Augusto Celentano e Renzo Orsini (DAIS) e, per quanto riguarda i metadati storici e bibliografici, di David Douglas Bryant (coordinator) e Luigi Collarile del Dipartimento di Filosofia e beni Culturali. È stato così realizzato un catalogo digitale in modalità open-access con una trascrizione critica di tutte le composizioni e di alcuni frammenti, che ora sono a disposizione degli studiosi.
Si tratta della prima edizione critica completa dell’importante fondo musicale veneziano: tra le 64 composizioni trascritte, 59 sono ancora mai pubblicati in epoca moderna. La trascrizione critica e messa in partitura delle musiche dei codici marciani, notate ‘a libro corale’ (cioè in singole parti, non quindi leggibili come partitura nel loro assetto originale), è stata realizzata da Luigi Collarile.
È stato altresì realizzato da Luigi Collarile e David Bryant il catalogo digitale dei codici, contenente i metadati bibliografici relativi a ciascun manoscritto (segnatura, titolo breve, fascicolazione/cartulazione, materiali, datazione, copisti, inventari storici, riferimenti bibliografici, note) e quelli riguardanti le singole composizioni (titolo originale, incipit, compositore, collocazione nella fonte, organico musicale, chiavi, derivazione e destinazioni liturgiche del testo, trascrizione del testo, concordanze, riferimenti bibliografici, note), con link alle immagini dei manoscritti, ai pdf delle messe in partitura e alla edizione critica dell’inventario del fondo marciano redatto da Marchio Angeli nel 1720, realizzata da Luigi Collarile: seconda pubblicazione digitale ospitata sulla piattaforma «Venetian Music Online».
Sono stati poi predisposti indici dei compositori, titoli, copisti, feste liturgiche, ecc., nonché un catalogo delle filigrane delle carte dei libri corali marciani. Nel complesso, sono state realizzate oltre 500 pagine di musica in edizione moderna e oltre 300 pagine di metadati. La piattaforma digitale «Venetian Music Online» dell’Università Ca’ Foscari è stata concepita per ospitare non solo i risultati della ricerca sui libri corali della Cappella Ducale di San Marco, ma anche altre pubblicazioni scientifiche dedicate alla storia musicale di Venezia e dei suoi territori storici, con il coordinamento di un comitato scientifico internazionale. Sono in cantiere altre pubblicazioni digitali, quali approfondimenti sulle pratiche musicali nelle chiese parrocchiali e monastiche delle città venete dalla fine del Duecento alla caduta della Repubblica, con documentazione e studi su Padova, Treviso, Conegliano, i territori dell’entroterra veneziano (riviera del Brenta); uno spoglio delle notizie relative all’attività musicale e teatrale veneziana fornite dai notatori del nobile veneziano Pietro Gradenigo (1748-1774); studi sul quotidiano del consumo della musica d’opera a Venezia nell’Ottocento, non solo nei teatri d’opera ma anche attraverso gli spettacoli di prosa, in piazza (ad opera delle bande musicali), nei caffè, in birreria, o presso gli stabilimenti balneari; un catalogo delle edizioni musicali veneziane disperse, pubblicate prima del 1800