Porque tanto perderse tanto buscarse sin encontrarse…
è l’incipit di “Barcelona” pezzo più rappresentativo della colonna sonora dell’ultimo film di Woody Allen “Vicky Cristina Barcelona” ambientato interamente in Spagna e per buona parte nella capitale catalana.
“Barcelona”, insieme a “La ley del retiro”, rappresenta il contributo di Giulia y los Tellarini, gruppo indipendente nato in Catalogna, alla colonna sonora dell’ultima fatica di Allen.
Le circostanze che hanno portato alla scelta di “Barcelona” come pezzo rappresentativo del film hanno un pizzico di fiabesco: pare che un cd demo del disco di Giulia y los Tellarini sia stato lasciato nella hall dell’hotel in cui alloggiava Woody Allen con sopra un post-it con il messaggio «We hope you like it». Il regista è rimasto entusiasta dall’ascolto del cd, tanto da inserire ben due tracce nella colonna sonora di “Vicky Cristina Barcelona”, costituita interamente di musiche spagnole.
Le chitarre di Giulia y los Tellarini aprono il trailer del film e l’incipit di “Barcelona” è il sottofondo ideale per l’intreccio di storie e passioni che coinvolgono due turiste americane a Barcellona per l’estate ed una coppia di artisti spagnoli legata da un sentimento alquanto burrascoso. Una trama costituita da relazioni intricate che conducono a gesti irrazionali e alla rottura delle convenzioni, non a caso i critici hanno definito “Vicky Cristina Barcelona” come il film più sensuale di Woody Allen.
Scarlett Johansson e Rebecca Hall interpretano rispettivamente Cristina e Vicky, mentre Javier Bardem dà vita al tormentato pittore Juan Antonio, sposato con l’isterica quanto passionale Maria Elena, interpretata da Penelope Cruz, oscar come miglior attrice non protagonista per questo ruolo.
La scelta di un cast formato da artisti così affascinanti e sensuali è perfetto per le storie passionali e tormentate che nascono dall’incontro tra questi personaggi, storie incorniciate dagli splendidi scorci di Barcellona e dai notturni di Oviedo ed innaffiate da abbondante vino spagnolo.
Il film regala immagini di una Spagna inedita: accanto ai celebri monumenti e ad alcune vedute panoramiche della città c’è la campagna spagnola, i vigneti, il verde delle residenze suburbane illuminate dal sole. A questa fotografia si lega indissolubile la sceneggiatura del film che, al di là degli intrecci amorosi, estende il concetto di passione e sensualità al modo di vivere del popolo mediterraneo, all’ambiente, al bere, al mangiare, all’arte e alla musica. Una vita, quella dei personaggi Juan Antonio e Maria Elena, vissuta intensamente e senza mezze misure che travolge Vicky e Cristina facendo vacillare i loro riferimenti e restituendo agli Stati Uniti, alla fine della vacanza, due donne profondamente mutate.
Per questa trama così fortemente mediterranea Woody Allen ha scelto una canzone, “Barcelona” di Giulia y los Tellarini, che racconta la storia del doloroso addio di due amanti lacerati da profonde incomprensioni. Un testo perfetto per l’intreccio del film, ma che in realtà, come rivela la stessa Giulia Tellarini, leader del gruppo, racconta del suo tormentato rapporto di amore – odio con la capitale catalana.
Al di là del perfetto connubio tra testo della canzone e trama del film, anche le sonorità dei Giulia y los Tellarini, che fondono vari generi mescolando flamenco e jazz, tango e bossanova, rappresentano l’ideale sottofondo della storia. Una musica calda e sensuale che accompagna lo spettatore alla scoperta di una Barcellona da cartolina, di cui pare quasi di sentire gli odori tanto le immagini sono evocative e colorate, una musica puramente mediterranea per una storia che è la celebrazione della passione e della sensualità mediterranee.