La violenza, sotto qualunque forma, si manifesti, è un fallimento.
Jean-Paul Sartre
In Italia, ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna.
In Italia, ogni 2,4 giorni un uomo uccide una donna
In Italia, uno o più uomini hanno esercitato violenza fisica nell’arco della vita di circa 7 milioni di donne (tra il 16 e 70 anni).
“La violenza contro le donne costituisce un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo e della pace”.
La violenza contro le donne è una gravissima violazione dei diritti umani e rappresenta un problema ampio e diffuso sebbene sia spesso trascurato, nascosto o negato, spesso giustificato o minimizzato. È messa in atto con l’unico scopo di ottenere e mantenere il controllo sulla donna, una posizione di supremazia e dominio, si ha indipendentemente da quello che può essere l’ orientamento sessuale o religioso, l’età, l’etnia e il livello economico o sociale.
“La violenza contro le donne significa ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, che avvenga nella vita pubblica o privata“.
La violenza di genere non può che determinare conseguenze negative nei confronti della donna, nella sua dimensione fisica ma soprattutto psicologica e morale, coinvolgendo anche la vita dei familiari e di tutti quelli implicati direttamente o indirettamente.
La sfera affettiva e relazionale di una donna vittima di violenza risulta essere col tempo profondamente compromessa; basti pensare che la maggior parte di episodi di violenza di genere avvengono all’interno di relazioni affettive e familiari stabilizzate, all’interno degli affetti che dovrebbero rassicurare, spesso dove i rapporti intrafamiliari non avevano subito fino ad allora alcun segno di incrinatura o collisione.
“La violenza contro le donne è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna, che ha portato al dominio degli uomini sulle donne e alla discriminazione contro di loro, e ha impedito un vero progresso nella condizione delle donne“.
Contro la violenza di genere, contro questa “cultura della violenza” (mai associazione di parole fu più detestabile), gli obiettivi sono sostanzialmente tre: prevenire i reati, dare una punizione esemplare ai colpevoli, e soprattutto proteggere le vittime e la loro famiglia.
Appare doveroso analizzare però anche l’origine della violenza, la cultura della prevaricazione, del possesso, del disagio interpersonale e sociale vissuto dal soggetto che pratica violenza: analizzarla per poi bloccarla immediatamente e con fermezza.
La violenza di genere è una crepa profonda della nostra società, un buco nero, che inghiotte tutto e tutti, crea dipendenza, assuefazione, dalla quale è necessario uscire come sfida, come esempio di civiltà, non solo per la vittima ma per l’umanità intera.
La violenza, sotto qualunque forma, si manifesti, è un fallimento.
Jean-Paul Sartre
per il genere umano, sì
Telefono Rosa Antiviolenza e Antistalking al numero 1522.
Rif.: Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne: adotta da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, 20 dicembre 1993. http://unipd-centrodirittiumani.it/it/strumenti_internazionali/Dichiarazionesulleliminazione-della-violenza-contro-le-donne-1993/27
https://www.direcontrolaviolenza.it/wp-content/uploads/2016/10/Violenza-contro-le-donne-definizioni-UN.pdf
http://www.noino.org/pagina.php?id=7757
Dati tratti dalla ricerca ISTAT “La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia”
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