Cagliari (ITALIA)Le foto sono di Virginia Straffalaci
Una musica liberatoria e divertente che i suoi ritmi rockettari, a tratti nostalgici e malinconici, hanno risuonato nella nostra anima, lasciando andare il nostro corpo liberamente imparando di nuovo a gioire come fanciulli.
E’ indubbio che la magia e il ritmo della musica di Vasco suscitano un’atmosfera suggestionante e carica di energia. Il mondo misterioso e affascinante dei suoi pezzi migliori, si traduce in movimenti armoniosi dei corpi che li ascoltano evocando tramite la sua gestualità sensuale e primitiva, il meraviglioso connubio esistente tra la musica e la dimensione spirituale dell’uomo. Impossibile non rimanere incantati dai ritmi e dagli accordi che riportano indietro con gli anni: cosi coinvolgenti, incalzanti e carichi di vitalità ed anima; cosi come non si può rimanere contagiati dall’allegria e dai colori dei nuovi singoli che con i suoi ritmi gioiosi insieme ai suoi movimenti accattivanti, sembrano trasportarci immediatamente tra lo scintillio e la magnificenza del mondo di Vasco.
Concerto straordinario quello di ieri a Cagliari con il rocker italiano per eccellenza, unico concerto all’aperto del suo “Europe Indoor Tour” che lo ha riportato in Sardegna dopo ben 5 anni, alla Fiera di Cagliari, unica tappa organizzata dal Live Nation in collaborazione con Sardinia Entertainment.
E’ un Vasco che cerca, tra una canzone e l’altra, di comunicare brevi ed efficaci messaggi al popolo che lo acclama e che non smette di cantare e di urlare la sua musica e il suo nome in un “Vasco olè olè…” a tratti fastidioso, ma che fa parte del “fan musicale” in cui gli appassionati dell’artista seguono religiosamente ogni tournée, collezionando ogni album, raccogliendo poster, gadget di ogni genere, trasformandosi quasi in sostenitori di una squadra calcistica. Nessun disagio particolare, a parte il cedimento di alcune fanciulle che per mancanza d’aria o per stanchezza, di volta in volta, venivano prese con forza e attenzione dai vigilanti.
A momenti Vasco sorride e deride affettuosamente il pubblico che, pur avendo le mani sollevate verso l’alto, non molla i cellulari di ultima generazione per non perdere il ricordo di una serata indimenticabile, di una straordinaria performance di Vasco, ciascuno, ovviamente dalla propria angolatura. “Tutti con i cellulari eh! Ah fare i video, ma allora scusate, riprendetemi bene! E poi li metterete su facebook, vero? Le parole di Vasco invitano il pubblico esilarante a godersi il concerto a mani nude, come un tempo si faceva, ma i tempi sono cambiati e lui lo sa bene e non fa finta di nulla.
Non manca nemmeno l’inno ai piaceri della vita e in particolare modo verso le donne, soggetto non certo secondario o trascurato dal cantante che ha sempre scritto i suoi pezzi ispirandosi al fascino, all’emotività e alla complicatezza del genere femminile. Affascinante, seducente, ironico e deciso: il Vasco di ieri sera ha convinto tutti quanti.
Non mancano neppure i consigli proposti dall’artista che invitano a stare alla larga dalla televisione e ad una realistica chiave di interpretazione per capire ciò che appare sul teleschermo, ad avere un atteggiamento più attivo di fronte all’immagine, alle emozioni e ai messaggi televisivi. “Ragazzi attenti alla televisione, è strumentalizzata e in questo periodo anche in modo pericoloso!
“Siete voi la rivoluzione, siete grandi, i più grandi!” Con questa frase di incoraggiamento, Vasco rapisce e ringrazia Cagliari che, con i suoi 35.000 mila partecipanti, ha reso questa tappa musicale una delle più belle ed emozionanti che chiudono la stagione estiva dell’isola come meglio non si poteva sperare. “Grazie, grazie Cagliari, siete stupendi! Ciao, ciao, ciao!” le ultime parole con cui Vasco abbandona un pubblico ancora affamato della sua musica.